L’autore ricostruisce il processo che condusse il latino – originariamente una varietà di indoeuropeo parlata nell’VIII secolo a.C. nella bassa valle del Tevere e sui colli Albani – a differenziarsi geograficamente in una serie di varietà linguistiche, le lingue romanze, che sono oggi in uso in gran parte dell’Europa, nell’America centrale e meridionale e altrove. Di questo processo l’autore illustra le diverse fasi, offrendo un quadro sintetico delle caratteristiche linguistiche degli idiomi che ne derivarono e fornendo alcuni possibili modelli d’interpretazione delle innovazioni avvenute.