I preti e i mafiosi. Storia dei rapporti tra mafie e Chiesa cattolica
Lingua: Italiano
Sono duecento anni che esistono le mafie in Italia. Se non sono state ancora sconfitte vuol dire che i motivi del loro “successo” non sono stati completamente individuati. Il libro affronta il tema delle responsabilità della Chiesa cattolica e dei suoi esponenti nell’affermazione delle organizzazioni mafiose, esaminando l’apporto culturale che direttamente o indirettamente la dottrina della Chiesa ha fornito al loro apparato ideologico. Come spiegare il fatto che in quattro “cattolicissime” regioni meridionali si siano sviluppate alcune delle organizzazioni criminali più spietate e potenti al mondo? Come spiegare che la maggioranza degli affiliati a queste bande di assassini si dichiarino cattolici osservanti? Che rapporto c’è tra cultura mafiosa e cultura cattolica? E perché questo rapporto non è stato mai indagato in sede storica e, invece, è sempre smentito o sottovalutato? Il libro parla di tutto questo, senza intenti scandalistici. La convinzione dell’autore è che senza il sostegno culturale della Chiesa le mafie non si sarebbero potute radicare così profondamente nel Sud del nostro Paese. Il successo di queste organizzazioni criminali rappresenta dunque un insuccesso della Chiesa cattolica ma, al tempo stesso, senza una Chiesa realmente e cristianamente antimafiosa la lotta per la sconfitta definitiva delle mafie sarà ancora lunga.
Dal ritrovamento di un diario, scritto dal padre a matita in campo di concentramento, è venuta a Franco Buffoni la prima idea di comporre, passo dopo passo, un libro monotematico sulla guerra, una sorta di poema per episodi autonomi e al tempo stesso indissolubilmente connessi. Ne è venuta quest’opera, caratterizzata da una strenua, violenta energia, da una viva tensione morale e dalla esemplare nitidezza di un linguaggio dai contorni netti e forti, felicemente comunicativo.
Coccole per cuori solitari. Teorie e tecniche del corteggiamento (romantico)
Lingua: Italiano
Diciamo la verità una volta per tutte: un cuore solitario che si rispetti non è tale per scelta o per indole, ma solo per temporanea necessità. E allora giù la maschera. Ci si può lasciare andare alla depressione o, al contrario, lanciarsi in un universo di possibilità. Si può tremare di paura davanti alla persona amata o trovare il coraggio per compiere imprese formidabili. Dedicato a chi spera di trovare al più presto l’amore e a chi, pur avendolo lì a portata di mano, non sa come afferrarlo,”Coccole per cuori solitari” guida i single irriducibili e gli eterni innamorati alla scoperta dell’educazione sentimentale del terzo millennio. Imparerete a gestire i colpi di fulmine, apprenderete le infallibili istruzioni per attirare l’attenzione della preda, saprete decifrare gli ambigui segnali della seduzione, conoscerete le mosse giuste per far capitolare l’uomo o la donna dei vostri sogni (anche se si tratta solo del vostro dentista…). Se pensate di essere davanti a un possibile amore o anche solo intravedete all’orizzonte una nuova travolgente avventura, vi consigliamo di abbandonare ogni timidezza e di mettervi in gioco: da oggi in poi è severamente vietato restare a guardare…
“Chiamare i deputati e i senatori “rappresentanti del popolo” non vuol dire oggi quello che voleva dire in altri tempi: si dovrebbero chiamare “impiegati del loro partito””
È ancora possibile trattare la grammatica storica come una materia di base? È corretto collocare all’inizio di un corso di studi una materia così “pericolosamente” compromessa con la lingua latina? Questi esercizi vorrebbero essere una risposta affermativa a tali domande: sono stati pensati per semplificare il lavoro ai principianti e possono essere risolti anche da chi, della lingua latina, ha una conoscenza superficiale. Il testo ha preso forma sul campo, nei corsi universitari, e ricalca le linee proposte dai manuali di grammatica storica italiana attualmente più diffusi. Oltre agli esercizi, gli studenti troveranno nel volume soluzioni ragionate in cui tutte le risposte giuste e sbagliate – sono discusse analiticamente.
La traduzione filmica. Aspetti del parlato doppiato dall’inglese all’italiano
Lingua: Italiano
Partendo da una rassegna dei concetti e dei temi fondamentali della traduzione per il doppiaggio, l’autore si concentra sulle caratteristiche del parlato filmico tradotto, con particolare riferimento ad alcuni costrutti che hanno in comune un ordine delle parole diverso rispetto a quello canonico per l’italiano e che nel discorso svolgono diverse funzioni sia a livello informativo, sia a livello interazionale. Attraverso un campione di film americani e britannici, il lavoro si propone di valutare, da una parte, l’aderenza del parlato filmico tradotto alle norme dell’italiano parlato, dall’altra, la dipendenza dai testi di partenza, ossia dall’inglese dei copioni dei film originali.
Per più di duemila anni i papi, vicari di Cristo, hanno plasmato la storia con il loro potere, e nessuna istituzione ha creato tanta ingiustizia e iniquità quanto la Chiesa. Dalle sante crociate al tribunale dell’Inquisizione, dalla condanna di Galileo e Copernico al rogo di Giordano Bruno: qualsiasi idea o persona non conforme ai dettami della Chiesa o in contrasto con le sue retrograde convinzioni scientifiche, artistiche o storiche è stata bollata come eretica ed eliminata con i metodi più atroci. Crimini che i papi hanno continuato a commettere nel XX e XXI secolo: pensiamo agli accordi con Mussolini, Franco e Hitler, alla “via dei monasteri” per aiutare la fuga dei criminali nazisti, per non parlare dell’olocausto canadese, il più dimenticato di tutti i crimini, in cui 50.000 bambini nativi canadesi rapiti e seviziati morirono, insieme con i familiari che li reclamavano, per mano dei preti cattolici. E parallelamente si allarga lo scandalo finanziario del Vaticano, e crescono i sospetti di collusioni con la mafia e i governi militari conservatori. Mentre continua a opporsi all’eutanasia e al controllo delle nascite, il papa sostiene ancora oggi l’arrogante superiorità della Chiesa, rifiutando il dialogo e attaccando chi rifiuta di piegarsi alla dottrina cristiana.
La società globale è interconnessa come mai prima d’ora. Business, idee, tecnologie, persone, ma purtroppo anche malattie epidemiche attraversano i confini con una velocità e un’intensità senza precedenti. Condividiamo l’euforia per la nuova era dell’informazione, ma anche le paure per possibili sconvolgimenti ambientali su scala planetaria. Stanno rapidamente cambiando le pratiche di business e le tecnologie nonché le dimensioni e la struttura per età delle popolazioni. Ci sono nuove opportunità, ma anche nuovi rischi. Per questi motivi si può ipotizzare di essere entrati nell’era dello sviluppo sostenibile. Lo sviluppo sostenibile è una modalità di guardare al mondo, con un focus sulle interazioni tra cambiamenti economici, sociali e ambientali; ma è anche una modalità di descrizione delle nostre aspirazioni condivise per una vita decorosa, in cui si combinino sviluppo economico, inclusione sociale e sostenibilità ambientale. In sintesi è una teoria e una cornice normativa e etica. Prefazione di Ban Ki-moon.
I luoghi della memoria. Il cimitero monumentale di Cesena
Lingua: Italiano
I cimiteri che hanno nutrito la mia immaginazione nel progettare quello di Cesena sono in terra scandinava, a Lund e a Stoccolma e si tratta questa volta di cimiteri urbani, legati a grandi città e non riducibili a una immagine semplice e unitaria. Dal 1916 al 1969 l’architetto Sigurd Lewerenz si occupò del cimitero di Malmo, una piccola città della Svezia meridionale mentre un anno prima, insieme a Gunnar Asplund, aveva vinto il concorso per il celeberrimo “Cimitero nel Bosco” di Stoccolma, dichiarato dall’Unesco “patrimonio dell’Umanità”. In entrambi i casi si avverte l’influenza di un momento particolarmente felice della cultura architettonica scandinava in cui si identificava la modernità con una rilettura della tradizione classica in una direzione già prefigurata in Germania da Karl Fredrich Schinkel; tornare alla millimetrica esattezza del modo greco di modellare le forme architettoniche e interpretare la natura come l’indispensabile sfondo e il segreto nutrimento della immagine architettonica.
Perché comprare creme anticellulite sotto banco, indossare il burqa durante l’estate ed evitare a tutti i costi di rimanere senza veli con le luci accese? Oggi arriva in tuo soccorso Jill Cooper che, armata di un pizzico di ironia, un sano senso della misura e un’estrema professionalità, ti aiuterà finalmente a combattere il tuo più grande nemico: la cellulite! Smettila di compiangerti davanti allo specchio: non tutto è perduto. La cellulite non è una condanna divina ma la conseguenza di uno stile di vita errato. Apri il magico manuale e comincia a conoscere il tuo avversario. Fidati di Jill: seguendo i suoi semplici consigli ti munirai delle armi adeguate e vincerai finalmente la “grande guerra” contro tutti gli inestetismi. Minerai alla radice le cause dell’odiosa buccia d’arancia e tutto diventerà presto solo un fastidioso, lontanissimo ricordo.