“Un Paese normale?” raccoglie le riflessioni di intellettuali, saggisti e studiosi italiani e stranieri sull’Italia contemporanea e i suoi problemi. Nato dall’esigenza di andare oltre le consuete, e spesso demagogiche, discussioni su un generico malessere nazionale e sulla singola figura di Berlusconi, il libro propone nuove analisi e identifica molte delle cause del declino del Belpaese offrendo anche strumenti e idee utili per costruire una democrazia migliore e una società più matura. L’idea centrale di questo lavoro collettivo è il rifiuto di riconoscere in una o poche cause l’essenza della crisi dell’Italia degli ultimi decenni, cercando invece di adottare una prospettiva più ampia e uno sguardo che, superando le barriere concettuali, disciplinari, e ideologiche, si apre anche alla “società civile”. I capitoli esaminano la crisi della politica e delle élite dirigenti, gli aspetti della vita democratica italiana, i partiti, parlano d’incompiutezza e moralità, di fallimenti e memoria pubblica, scrutinano le mafie, il clientelismo, il razzismo, le banche e il capitalismo, trattano di donne e di famiglia, d’informazione e di federalismo, discutono di Meridione, Chiesa e laicità, e così via. Per la molteplicità degli sguardi, il libro intercetta gli interessi di un pubblico ampio e diversificato, che vuole comprendere meglio una realtà ben diversa da quella raccontata giornalmente e una nazione che rischia realmente di naufragare. Prefazione di Tiziana Ferrario.