Curarsi senza controindicazioni. Come curarsi utilizzando il subconscio e la medicina naturale
Lingua: Italiano
L’oggetto di questo libro è la guarigione. Il libro comprende due approcci curativi diversi ma complementari come il subconscio e la medicina naturale. La prima parte fornisce un elenco completo e la spiegazione di metodi di guarigione utilizzando la più potente di tutte le risorse degli esseri umani, la mente subconscia. Si apprenderà quanto potente sia la mente in ogni processo di guarigione e si imparerà a lavorare con quelle leggi naturali e fondamentali della mente e della natura, come la Legge di Causa ed Effetto e la Legge della Vibrazione. Attraverso questi semplici ma efficaci metodi, il lettore sarà in grado di riprogrammare il proprio subconscio. Nella seconda parte del libro, si trovano una grande quantità di informazioni utili sulla medicina naturale come la fitoterapia, l’omeopatia, l’omo-tossicologia (omeopatia complessista), la micoterapia, l’alimentazione e la terapia embrionale a basso dosaggio (low-dose therapy) per il cancro. Il libro inoltre comprende un elenco completo di protocolli di medicina naturale per diversi disturbi di salute e un compendio completo di ormoni, citochine e fattori di crescita omeopatici (low-dose), con le relative indicazioni principali.
Una raccolta di racconti interamente scritti da donne, che abbraccia generi diversi, dalla fiaba al racconto intimista, passando per il thriller e il noir romantico. Filo conduttore l’adesione delle autrici stesse al progetto “Sono ancora una bambina. Proteggimi”. L’intero ricavato del libro sarà utilizzato per adottare una bambina a distanza. Per sostenerne il mantenimento, per promuovere la sua educazione e migliorare le sue condizioni di vita anche da un punto di vista igienico-sanitario. I racconti contenuti nel libro: Maria Pia Monda “In un giorno di pioggia”; Anna Maria Bagordo Altamura “Arturo e Clotilde”; Francesca Monica Campolo “C’è un mistero in ogni dove”; Marisa Cecchetti “In che senso”; Chiara Cerri “Esther e gli occhi”; Maria Teresa Landi e Luciana Tola “La caffettiera”; Simona Genovali “Il canto dei masai”; Rossana Giorgi Consorti “Piazza”; Marianna Borella “Racconto 2”; Cristina Zappelli “Il viaggio”; Luisella Audero “Orecchio lungo”; Paola Alberti “Universi di carta”; Francesca Mazzoni “La casa delle bambole”; Miranda Biondi “So di avere camminato a lungo”.
Furio Colombo, che allora viveva a New York, e scriveva per “il Mondo” e “L’Espresso”, racconta un avventura esaltante, che la brutale soluzione di Dallas ha reso subito mitica nella memoria e nel confronto. Colombo frequentava la Casa Bianca, conosceva il presidente e gli uomini di cui si era circondato, allora giovani poco più che trentenni – Arthur Schlesinger, Theodore Sorensen, Robert Kennedy – e in queste pagine ne analizza l’attività e le capacità di risolvere positivamente momenti storici drammatici come l’arrivo dei missili atomici di Kruscev a Cuba.
Geografia dei rifiuti urbani in Italia. Studio del fenomeno nel periodo 2001-2010
Lingua: Italiano
Il volume si propone di esaminare il complesso problema della gestione dei rifiuti urbani in Italia, nell’inedita ottica della geografia dell’ambiente. Dopo una sintesi storica che dall’età classica giunge ai nostri giorni, lo studio offre un quadro della produzione e gestione dei rifiuti urbani nelle diverse aree geografiche del pianeta, con particolare riguardo all’Unione Europea, di cui vengono ricordate le direttive dei programmi.
È grande l’amicizia che li lega, sono grandi le loro intelligenze (uno è un campione in matematica e l’altro in italiano), è grande la famiglia in cui vivono (e anche un po’ allargata, come si dice oggi), sono grandi le loro scorpacciate quotidiane (uno ingurgita tutto ciò che sa di dolce e l’altro beve Coca-Cola come fosse acqua) e grande ma proprio grande, direi notevole, è il loro peso. Ma il primo giorno di liceo, il loro mondo diventa più piccolo: Lucrezia sorride a Gas che subito si scioglie, e Zucchero non ha occhi che per Isabella, lunga e sottile e con una serie di tatuaggi da fare invidia a Zayn Malik degli One Direction. E così tra un compito d’inglese e un saggio di danza, tra una gita a Parigi e un sms d’amore, tra un bacio strappato e un fratello che arriva, Gas e Zucchero scopriranno che la cosa più grande che hanno è il loro cuore, tanto grande, ma così grande, da contenere tutti. E il loro corpo, che fine fa? Vabbè, questa è un’altra storia…
In occasione del centenario della nascita di Silvio Consadori (1909-1994), una monografia per rendere omaggio alla figura e alla personalità dell’artista di origini bresciane. Esponente tipico della cultura figurativa, spaziando dalla pittura murale a quella di cavalletto, Consadori è anche professore al Liceo Artistico dell’Accademia di Brera dal 1941 al 1973. Partecipa nel 1944 alla Biennale d’Arte Sacra all’Angelicum, nel 1962 affresca in Santa Maria delle Grazie a Milano e dal 1963 esegue gli affreschi nella Cappella degli Svizzeri in Vaticano e nella cappella privata di Papa Paolo VI. Monografia a cura di Flaminio Gualdoni con un testo di Paolo Biscottini e un’antologia critica con testi di Giulia Veronesi, Oscar Di Prata, Carlo Munari, Ermanno F. Scopinich, Mario Ghilardi, Claudio Toscani, Giannetto Valzelli, Luigi Santucci, Raffaele De Grada, Orlando Consonni, Mauro Corradini.
“Aquila, rondine, alcione”, questo, e tante altre cose, è stato Fausto Coppi per Orio Vergani. “Il grande airone ha chiuso le ali” scrisse Vergani alla morte di Coppi, conscio che con il ciclista scompariva anche un simbolo dell’Italia di quegli anni. Ai ricordi del padre, il figlio Guido ha unito le sue recenti ricerche, e le tante testimonianze raccolte, dando vita a un libro che, insieme a quella di un campione, narra anche la storia di una nazione.
Viviamo immersi nel tempo, lo abbiamo misurato con strumenti di crescente complessità, dalle clessidre agli orologi atomici, e ne parliamo nei modi più svariati. Ma che cosa è davvero il tempo e in che senso possiamo dire che esiste indipendentemente dalle nostre menti? Nel vivace dibattito su questo tema in corso tra i filosofi analitici, si contrappongono due punti di vista. Secondo la teoria A, più vicina al senso comune, è la differenza tra passato, presente e futuro a conferire oggettività al tempo. Per la teoria B, invece, sono relazioni quali la precedenza e la simultaneità a garantire l’oggettività del tempo, in sintonia con la teoria della relatività di Einstein. Il libro descrive e analizza la controversia, soffermandosi in particolare sulla versione della teoria A attualmente più discussa: il presentismo.
Il viaggio iniziatico. Clinica dei corpi familiari
Lingua: Italiano
Il testo porta a compimento la ricerca clinica dell’autore sui “corpi familiari” iniziata negli anni Novanta del secolo scorso. È dedicato alla nuova generazione di clinici che vogliono orientarsi in senso familiare. Essi sono accompagnati in un viaggio iniziatico che attraversa culture, tempi e luoghi. Musei, luoghi ameni, “età dell’oro”, ricerca di tradizioni, opere di scultura e di pittura, servono a delineare le tappe del viaggio per far emergere i corpi familiari nel loro contesto vitale e nelle loro qualità relazionali profonde. È infatti straordinario rilevare come al di là delle molteplici differenze di forme familiari (il visibile) vi siano comunanze, specie “simboliche”. Ma non facciamo forse parte di una comune umanità? A seguire vengono delineati i principi teorici, la metodologia e le tecniche di lavoro clinico proprie dell’orientamento dei corpi familiari, con particolare riferimento all’”incorporazione” e al transfert generazionale nelle sue diverse manifestazioni. Viene successivamente presentata la concezione drammaturgica che guida l’intervento clinico. Le trame e gli intrecci che chiudono il testo servono proprio a offrire evidenza su come e a quale scopo entrare nel vivo dei corpi familiari.
L’ uomo, la macchina, l’automa. Lavoro e conoscenza tra futuro prossimo e passato remoto
Lingua: Italiano
Il sogno dell’automa, della macchina pensante, è antico, ma mai come oggi suscita speranze e timori, desideri e riprovazioni. Il libro di Sini ne scandaglia la storia, pervenendo al sorprendente risultato, non solo di rimuovere perduranti ingenuità e superstizioni, ma anche di capovolgere i termini del problema: è davvero l’automa il doppio dell’umano o non è già l’umano, nella storia del suo corpo e del suo lavoro, un automa in cammino? L’intera cultura funziona infatti come un grande automa; essa è da sempre mossa e governata dal sogno di resuscitare il fantasma dell’origine e di impadronirsi in tal modo di ciò che eternamente “si muove da sé”, cioè della sostanza fatale e immaginaria dell’automa immortale.