Novij Urengoi, città quasi metafisica, circondata dal grande nulla della tundra, non esiste sulle carte geografiche eppure la sua importanza è enorme, dato che possiede i più grandi giacimenti di gas naturale del mondo. Questa ricchezza la condanna a sorgere in un luogo all’estremo nord dell’immenso territorio russo ma le permette anche di essere indispensabile a molte altre città e metropoli europee. Giuseppe Tornatore, riprendendo in mano uno strumento a lui molto caro in gioventù, l’obiettivo fotografico, entra nelle case, si intrufola nei mercati, negli ospedali, negli uffici, insegue sorrisi e stupori, meraviglie e distrazioni, documenta il luogo e la gente attraverso immagini che fissano la storia di un territorio e degli uomini che lo abitano.