Furio Colombo, che allora viveva a New York, e scriveva per “il Mondo” e “L’Espresso”, racconta un avventura esaltante, che la brutale soluzione di Dallas ha reso subito mitica nella memoria e nel confronto. Colombo frequentava la Casa Bianca, conosceva il presidente e gli uomini di cui si era circondato, allora giovani poco più che trentenni – Arthur Schlesinger, Theodore Sorensen, Robert Kennedy – e in queste pagine ne analizza l’attività e le capacità di risolvere positivamente momenti storici drammatici come l’arrivo dei missili atomici di Kruscev a Cuba.