Ogni appassionato di calcio si rifiuta di credere che i risultati dello sport che ama possano essere il frutto di trucchi, imbrogli, corruzione. Per questo, la prima reazione davanti agli scandali è quella dell’incredulità. L’inchiesta di Declan Hill rivela che quella che riteniamo l’eccezione è, nel mondo, la regola: il calcio muove interessi troppo grandi (nel campo dei contratti pubblicitari, dei diritti televisivi, delle scommesse) per non attrarre l’attenzione della grande criminalità organizzata, dalla mafia russa alle Triadi cinesi. Con abbondanza di documenti inediti e testimonianze di prima mano, Hill ci mette davanti agli occhi la teoria e la pratica della corruzione (di dirigenti, calciatori, arbitri), senza trascurare i guai toccati a molti di coloro che hanno cercato di opporsi al malaffare.