Da attento osservatore, oltre che implacabile fustigatore, dei molti vizi italici, Luca Goldoni concentra la sua attenzione, in questo nuovo lavoro, sul sempre attuale problema degli incendi. Avvalendosi questa volta di una struttura letteraria per lui insolita, il racconto, Goldoni presenta un repertorio sconvolgente di incendi criminosi, di truffe e di casi giudiziari che solo l’acume e l’abilità investigativa del protagonista riescono a individuare e risolvere. Ma nella sua narrazione Goldoni non rinuncia a mettere alla berlina, con il suo solito raffinato stile, il “sistema Italia”, che nel codice penale prevede, per chi causa un incendio, la “reclusione da tre a sette anni se dall’incendio della cosa propria deriva pericolo per altri”, anche se è una disgrazia, ma nell’articolo successivo prevede una pena molto più mite, da sei mesi a due anni, per chiunque appicchi il fuoco “al solo scopo di danneggiare la cosa altrui”. E attacca la cultura buonista che coinvolge anche i mass media, che continuano a definire questi autentici criminali come “piromani”, cioè maniaci, che sarebbe come chiamare “cleptomani” i rapinatori con mitraglietta.