Lo sfondo è il Lido di Venezia, ammaliante, malinconico e romantico che si muove e vibra tra le pagine del romanzo di Gianni Farinetti, La verità del serpente. L’occasione è quella della Mostra Internazionale del cinema dove si muovono personaggi più o meno noti del red carpet e piccoli e ignoti portaborse. Una famiglia ricca, perbene e mondana ospita tanti strani individui, apparentemente giunti anche da molto lontano per essere presenti a questa grande occasione festivaliera. O forse, altre ragioni, più oscure e meno palesi, sono il motivo di quella visita? In un immaginario palcoscenico dove personaggi alla Agatha Christie si danno il cambio sulla scena raccontando di se, delle loro vite, dei loro segreti taciuti o svelati, Farinetti ambienta un romanzo al femminile in cui Venezia è lo scenario assoluto e fondamentale. Senza di lei, le storie non avrebbero senso e non sarebbero giustificabili perché è lei la protagonista assoluta vista al finire dell’estate e sorprendente con un epilogo ancor più romantico e malinconico in inverno. I personaggi si avvicendano tra le pagine e sorprendono il lettore con il loro ironico snobbismo, preso in giro dall’autore, e considerato macchietta fondamentale per il tono prevalentemente noir di La verità del serpente. Due anziane sorelle torinesi, una signora della Milano da bere, uno sceneggiatore romano disilluso sui perduti sogni cinematografici, uno svizzero snob con la sua nuova e giovanissima fiamma, una cuoca che prepara piatti da far perdere la testa e una ragazza dolce e simpatica, apparentemente normale e di buona famiglia, si trovano coinvolti in un enigma, una tragedia incompiuta e irrisolta che solo Venezia, con le sue bellezze malinconiche, suggestive, lascive e irreali potrà portare ad una soluzione. Passioni d’amore, rancori, rivincite, rimpianti e vendette si consumeranno tutte in una gita di fine d’estate, tra una festa al Canal Grande e una visita alla Giudecca. In La verità del serpente le donne, come nella copertina, si affacciano sulla laguna per scorgere la verità e la bellezza della vita.