Roma, estate 1939: una coppia di poliziotti del tenebroso Organo Vigilanza Reati Antistatali è impegnata in un’inchiesta d’omicidio. Il più anziano dei due, Eupremio Carruezzo, sovrintendente alle indagini, mentre il più giovane, Luciano Serra, si aggira tra i palazzi del potere fascista alla ricerca del colpevole. Quando l’inchiesta lo porterà a Fáulas, in Sardegna, Serra si troverà di fronte a un paese intero che al poliziotto venuto da Roma vuole raccontare le sue contrastanti verità. Primo romanzo di Luciano Marrocu, studioso di storia e docente universitario.
Infant Research e trattamento degli adulti. Un modello sistemico-diadico delle interazioni
Lingua: Italiano
Frutto della collaborazione dei due autori per più di trent’anni, questo libro è uno dei contributi più validi e originali apparsi in ambito psicoanalitico negli ultimi dieci anni. Applicando le affascinanti scoperte delle osservazioni sulla coppia madre-bambino al trattamento dei pazienti adulti, Beebe e Lachmann aprono nuove strade per comprendere la miriade di comunicazioni fra paziente e analista che rappresentano il nucleo del processo analitico.
L’articolo 416 bis definisce il “concorso esterno in associazione di stampo mafioso” e si applica a chi, pur non essendo affiliato all’organizzazione criminale, ne favorisce consapevolmente l’attività. E in questa accusa che incappa il protagonista, in seguito a una serie di avvenimenti più o meno casuali, un piccolo incidente, un invito a cena, un’amica svagata, una lezione universitaria. Questi i “fatti” che, secondo l’interpretazione dell’accusa, portano il protagonista da una fase all’altra del processo penale con la velocità con cui il ragno tesse la sua tela e vi cattura la mosca. Una “novella esemplare”, dura, precisa, inesorabile, che è anche un esperimento di “fast-reading” (scrittura essenziale, niente punteggiatura, periodi brevi) ancorato ai tempi e ai modi del processo penale. L’autore è un giudice, che conosce bene questa materia e racconta un episodio giudiziario, tra realtà e apologo, tenendoci con il fiato sospeso fin dall’inizio: “Volevo invitarlo a cena” alla fine: “In nome del popolo italiano”.
Pubblicati postumi, questi 38 stratagemmi di Schopenhauer rappresentano un utile strumento per trasformare qualsiasi disputa in una vittoria. Non importa se l’opinione professata sia giusta o sbagliata, vera o falsa: esistono modi precisi per ribaltare le discussioni e superare dialetticamente chiunque. Sono precetti di immediata applicabilità, quasi i princìpi di una scienza, e spaziano dalla nobile disamina delle parole dell’avversario fino ad astuzie retoriche in grado di sgretolare le certezze di chi ci fronteggia: sfruttare i pregiudizi altrui, generalizzare e banalizzare, ritorcere le contraddizioni (oggettive e soggettive), suscitare nell’avversario la confusione con domande inaspettate o l’ira con affermazioni provocatorie, proporre in tono denigratorio l’opposto della propria tesi al solo scopo di evidenziarne l’assurdità, fino a spingersi all’estremo dello sproloquio privo di senso o dell’offesa diretta, pur di ricacciare indietro l’oppositore.
Orgoglio di classe. Piccolo manuale di autostima per la scuola italiana e chi la frequenta
Lingua: Italiano
Margherita Oggero ha lavorato nella scuola per più di trent’anni, durante i quali ha raccolto tante esperienze da trarne romanzi – i suoi gialli, amatissimi – e riflessioni utili a tutti. Parlando con il piccolo Christian, per esempio, aveva scoperto che al ragazzino era stato insegnato a tornare a casa da solo, mangiare un piatto freddo e aspettare il ritorno dei genitori fino a sera: la scuola, infatti, non offriva il tempo pieno. Sì, perché il tempo della scuola è e non deve cessare di essere un tempo pieno di cose, di nozioni da insegnare e imparare e di rapporti umani da far crescere, di maturità da conquistare; un tempo che è il più grande investimento che la nostra società possa fare su se stessa, un tempo sul quale non ci possono essere tagli e risparmi: perché gli studenti di oggi sono il Paese del futuro, e rendere la vita migliore a loro, ai loro genitori, ai loro insegnanti può contribuire all’aumento della natalità e alla diffusione di valori condivisi. Ma negli ultimi anni la scuola è stata curata da molti medici e sottoposta a un eccesso di cure fantasiosamente sperimentali: in seguito alle quali non solo non si è ripresa, ma ha visto peggiorare i propri sintomi, sino a trovarsi in prognosi riservata. Che fare, adesso? Margherita Oggero lancia un messaggio a docenti, alunni, genitori e ai politici che si occupano dell’”illustre malata”: per ritrovare l’orgoglio, l’efficienza, l’intelligenza di una scuola che rivendichi con forza il proprio ruolo educativo.
L’ altro Wojtyla. Riforma, restaurazione e sfide del millennio
Lingua: Italiano
Questo volume esplora senza veli agiografici le valenze durature dei 25 anni di pontificato di Giovanni Paolo II. Il dialogo interreligioso, la riforma del papato, l’autocritica per gli errori del passato, l’azione per la pace, la giustizia e l’etica medica e scientifica, la critica alle logiche neoliberistiche, il nuovo confronto tra Papato e Impero sono tra gli atti che interpellano gli elettori della Sistina. A dispetto di alcune gesta poco felici della curia, questo leader spirituale ha accresciuto il ruolo globale del cristianesimo sulle questioni chiave del futuro umano e ha aperto con la cultura laica un confronto etico sulle derive della modernità e sulla laicità stessa.
“Partita doppia è il titolo della rubrica che ho tenuto per cinque anni a “Panorama”. Un gioco di parole per alludere da un lato al mio interesse per l’economia industriale, dall’altro alla mia propensione a considerare il diritto e il rovescio di ogni questione. Ma è stata anche una doppia partita: una a dimostrare che nel centrosinistra non ci sono (solo) gli antimercato, i nostalgici della programmazione, gli austeri custodi delle virtù di bilancio e i virtuosi piagnoni del partito delle tasse: insomma quelli che Berlusconi chiama affettuosamente “comunisti”. L’altra a mostrare a chi ha creduto al programma liberale con cui Berlusconi aveva vinto le elezioni, quanto quei propositi siano rimasti irrealizzati, quelle promesse tradite”. Con 20 vignette di Altan.
Il pianeta delle scimmie. La guida ufficiale alla saga
Lingua: Italiano
Un film, un fenomeno pop: quando uscì nelle sale nel 1968, “Il pianeta delle scimmie” cambiò il volto della fantascienza. Nonostante la diretta concorrenza di “2001. Odissea nello spazio”, la pellicola di Franklin J. Schaffner, tratta dal romanzo di Pierre Boulle pubblicato nel 1963, sconvolse gli spettatori grazie alle sue tematiche ambientaliste e sociologiche e a uno dei finali più spiazzanti mai visti al cinema. Paul A. Woods mostra l’altra faccia del “Pianeta delle scimmie”: analisi dettagliate di tutti i film della serie e relativa accoglienza critica, interviste esclusive ad attori, sceneggiatori, registi e produttori, da Schaffner a Rod Serling, fino a Tim Burton. E ancora: tutte le serie “derivate” dal ciclo delle scimmie (telefilm, cartoni, fumetti) e le verità nascoste dietro alle tante versioni dello script del primo film, compreso un finale che doveva essere molto diverso da quello che si conosce.
Un uomo di mezza età si ritrova in un luogo in riva al mare dove non gli pare di essere mai stato, molto somigliante a un albergo di lusso dalla stravagante clientela. Starà sognando, magari fra poco si risveglierà… Ben presto però si imbatte in due giovani che dichiarano di essere Romeo e Giulietta e che gli si rivolgono chiamandolo Mercuzio. La storia che raccontano tuttavia non somiglia affatto a quella che abbiamo conosciuto in Shakespeare. Ma le sorprese non finiscono. A un tratto il supposto Mercuzio si accorge di essere inseguito da una strana voce di donna, che canta una popolare canzone d’amore. A chi appartiene e da dove proviene quella incantevole voce? Come deve interpretare ciò che gli sta accadendo? Passano i giorni e, aggirandosi nel parco del misterioso hotel che impara essere il Mon Repos, fa la conoscenza di altri sorprendenti ospiti, celeberrime coppie della storia, reale e letteraria: Paolo e Francesca, Abelardo ed Eloisa, Napoleone e Giuseppina, Oscar Wilde e Bosie, Proust e Agostinelli, la Yourcernar e Grace Frick, Leopardi con Ranieri, Michelstaedter e Nadia… Tutto ciò non è solo stupefacente ma anche inquietante. La cosa migliore forse è fuggire da quell’apparente paradiso per cercare di far ritorno all’esistenza reale. Andarsene dal Mon Repos sembra però piuttosto complicato, a meno di volersi affidare al cuore fino in fondo, rispondendo alla chiamata d’amore della donna che cantava, colei che lo porterà a capire dove si trovi…
Il volume documenta l’opera architettonica di Heinz Tesar. Formatosi all’Akademie der Bildenden Kunste di Vienna, dove ha sede il suo studio, Tesar sviluppa i suoi progetti con l’aiuto di metafore linguistiche e iconiche molto personali. Il volume è illustrato con fotografie di Christian Richters e contiene saggi di Friedrich Achleitner, Gianluca Frediani, Wielfried Nerdinger.