Bobby Fischer va alla guerra. Fischer-Spasskij, il titolo mondiale di scacchi e la guerra fredda
Lingua: Italiano
Sono le cinque di sera quando nel Laugardalsholl, il palazzetto dello sport di Reykjavik, inizia una partita di scacchi valida per il titolo mondiale. È l’11 luglio 1972, e quella non è una partita come le altre. A fare la prima mossa è Boris Spasskij, il campione in carica, che gioca con i bianchi. Di fronte a lui è seduto Bobby Fischer, l’astro nascente, il genio sregolato e imprevedibile, che alla fine gli strapperà il titolo dopo un match che passerà alla storia. Ma ai due lati opposti della scacchiera non ci sono solo due uomini. Siedono, una di fronte all’altra, due superpotenze, l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti. Quella non è solo una partita a scacchi: è la metafora della guerra fredda.
11 settembre 2001. Alan Greenspan, allora presidente della Fed, riceve in aereo la notizia dell’attacco alle Twin Towers. È uno shock. Pensa alla tragedia che si sta consumando, teme per la vita di sua moglie, dei colleghi. Eppure deve sforzarsi di ritrovare immediatamente la lucidità. Sa che insieme alle torri, potrebbe collassare l’intero sistema economico americano. È un momento cruciale, che ben riassume lo spirito di questo libro: un viaggio negli ultimi decenni della storia mondiale che unisce la dimensione pubblica e l’esperienza personale di un uomo che si è trovato a domare le “turbolenze” di un’epoca complessa. Greenspan accompagna il lettore in un viaggio a ritroso, negli anni appena trascorsi, e verso un futuro caratterizzato da nuove sfide: il rischio di recessione dell’economia USA, l’offensiva asiatica, la sempre più stretta connessione fra geopolitica ed economia, la necessità di un nuovo approccio globale alle questioni emergenti.
Un’autobiografia del grande giornalista italiano, una storia in cui si intrecciano tante storie, quelle che Goldoni ha raccontato nel corso degli anni e che continua a raccontare nei suoi libri e nei suoi articoli: dai ricordi della Seconda guerra mondiale al Settembre Nero del 1972 in Giordania, dai fatti di cronaca ai personaggi che hanno fatto la storia del nostro Paese. Pagina dopo pagina, ci si sorprende a scoprire che persone e avvenimenti descritti ieri o l’altro ieri appaiono di un’attualità sconcertante, segno di un’Italia mossa da una frenetica immobilità, di un Paese che, più di ogni altro, campa sul “meglio tardi”. In un tempo in cui gli amarcord vanno a ruba, anche l’esperto cronista ha reclamato il suo spazio, convinto che non sia mai troppo presto per vivere con dignità e che, per dirla alla Cesare Pavese, “le cose si scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno: ricordare una cosa significa vederla solo in quel momento per la prima volta”.
Damien Hirst, David Salle, Jenny Saville. The Bilotti Chapel. Catalogo della mostra (Roma, 11 maggio-1 ottobre 2006)
Lingua: Italiano
Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Museo Carlo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese, 11 maggio – 1 ottobre 2006) dedicata a Hirst, Salle, Saville. L’esposizione, curata da Gianni Mercurio, presenta opere di grande formato espressamente commissionate da Carlo Bilotti ai tre noti artisti contemporanei. L’intento è creare uno spazio espositivo, più mentale che fisico: un ambiente meditativo in senso ampio, un ambiente che, come Bilotti stesso dice, “può metterti di buono o cattivo umore”. I tre artisti, di fronte a questo progetto, hanno risposto in modo diverso, mantenendo la propria singolarità e autonomia. Damien Hirst affronta in questa occasione il tema dei Quattro Evangelisti con un approccio intellettuale-simbolista (neoconcettuale). David Salle riproduce alcune parti degli affreschi michelangioleschi della cappella Sistina, con una trasposizione in chiave moderna. Jenny Saville ha ideato tre grandi tele, identificando nel tema della malattia quello dell’espiazione, riflessione sulle sofferenze umane.
È un po’ un iPod Touch, un po’ un MacBook, un po’ lettore di e-book. E fa tutto in maniera facile, efficace, divertente. Questa guida vi insegnerà, con il consueto stile amichevole, a sfruttare le mille possibilità del vostro tablet per lavorare, giocare, navigare, ascoltare musica e guardare film…