Il presente volumetto riporta l’elenco dei nomi di cane, con le relative note riguardo a chi li ha scelti, alla fonte d’ispirazione oppure al significato, se si tratta di vocaboli in lingua straniera. I nomi proposti assommano ad un totale di circa 800.
Il romanzo fu pubblicato nel 1844. Edmondo Dantès, marinaio, prigioniero, misteriosamente ricco, mette a soqquadro l’alta società parigina. Imprigionato a Marsiglia nel 1815, il giorno delle nozze, con la falsa accusa di bonapartismo, rimane rinchiuso per 14 anni nel castello di If, vittima della rivalità in amore di Fernando e in affari di Danglars, odiato anche dal magistrato Villefort. Questi i tre nemici su cui, dopo l’evasione, cadrà la terribile vendetta di Dantès. Il romanzo associa, senza la preoccupazione di una trama logica e ragionata, le più incredibili avventure con l’aiuto anche di uno stile agile e incalzante.
In una regione sperduta dell’America Latina gli sciamani wapiki tramandano una leggenda: dal grande mare verrà un condor dorato a riscattare l’orgoglio di una terra ferita. Alla fine il condor tornerà da dove era venuto, portandosi via una principessa. Hortensia Vicente è la fondatrice del grande collegio cattolico di Esperanza, dove si era rinchiusa, come suora, dieci anni prima, in seguito a vicende dolorose. Felipe Mulligan, il nuovo giardiniere di Esperanza, è in realtà lo scrittore Luis Alvaro, rientrato nel Paese sotto falso nome. Una serie di circostanze fortuite metterà in rotta di collisione le loro vite, ponendole davanti a una rinascita inattesa, che coinvolgerà e stravolgerà un intero Paese. Esperanza è il teatro di questa rinascita. Dal momento dell’incontro di Hortensia con Luis Alvaro ogni certezza sarà messa in discussione. Nell’intricato puzzle che si dipana attorno a Hortensia nessuno è ciò che sembra: è una sfida dove coraggio, fierezza e ferma determinazione di cambiare una realtà stagnante portano ognuno alla scoperta del proprio destino.
Marco Polo ne II Milione raccontava di una terra d’oriente abitata da nomadi e abili guerrieri che a cavallo conquistarono il mondo, arrivando fino alle porte dell’Occidente. Una storia che nasce fra le genti della steppa, nell’Asia più profonda. E la storia di Temucin, in seguito noto come Gengis Khan: un nomade, un mongolo che seppe aggregare le tribù sparpagliate per le lande asiatiche, trasformando pastori e cacciatori in un’orda di guerrieri invincibili e sanguinari, edificando nel XII secolo l’impero più grande del mondo. Forte di un esercito immenso, e preceduto da una fama atroce e leggendaria, Gengis Khan insidiò buona parte dell’Europa cristiana e mise in crisi la dinastia cinese, imponendo la pax mongolica che consentì alla “via della seta” di aprire i commerci ai mercanti genovesi e veneziani e all’interesse dell’Occidente europeo. Morì il 25 agosto 1227 dopo una lenta agonia, probabilmente a causa di ferite riportate in battaglia. Pare che i suoi resti, non ancora rinvenuti, si trovino nelle montagne del Khentii. La leggenda narra che chiunque si fosse trovato ad assistere al passaggio del carro con la sua salma, avrebbe pagato con la propria vita, accompagnando il suo imperatore nel viaggio verso l’aldilà.
Nel cuore della notte John Ford riceve una chiamata dal suo capo: “Sta’ a sentire. C’è un problema e non si può risolvere. Devi sparire.” Ma John non è conosciuto con il suo nome, bensì con quello di Stephen Sutler. Lavora in Iraq come responsabile del progetto della HOSCO, una società inglese che ha appena ottenuto un appalto per vendere materiale per la ricostruzione. La missione di Sutler è spostare il denaro della HOSCO su nuovi conti correnti. Appena le transazioni sono finite, nella base avviene una fragorosa esplosione e Sutler riesce a scappare oltre la frontiera turca. Da questo momento continua a cambiare identità, anche perché è accusato di aver rubato cinquantatré milioni di dollari alla HOSCO… La sua storia si intreccia con quella di un omicidio avvenuto a Napoli, proprio com’era stato descritto nelle parole di un libro il cui autore è scomparso. E se quello che succede in questo libro fosse misteriosamente legato alla realtà? Chi è veramente Stephen Lawrence Sutler? E se fosse solo un nome per più persone, un’identità di copertura per una truffa gigantesca? Romanzo postmoderno, enigma labirintico, “Sutler” è il primo di quattro romanzi di un’opera monumentale, “The Kills”.
Fois è uno scrittore tutto fatti e concretezza che utilizza le tecniche e i ritmi del noir per raccontare le delusioni e gli errori di una generazione che finisce per tradire se stessa. Il titolo ci rimanda ironicamente alle periodizzazioni dei manuali di storia, per i quali il tempo della civiltà nuragica è divisa in cinque fasi. La quinta e ultima, quella del Ferro recente, è durata dal 500 al 238 a. C., anno in cui la Sardegna cade sotto il dominio di Roma.
Nella stanza d’analisi. Emozioni, racconti, trasformazioni
Lingua: Italiano
Nella stanza d’analisi il paziente parla della sua vita, dei suoi ricordi, affetti, sogni. Gli analizzandi ci appaiono persone molto vive, mobili, protagonisti dei propri affetti. La vitalità mentale dei pazienti è collegata all’interesse che l’analista continuamente rivela per il loro mondo, il loro linguaggio, le loro azioni cieche. Queste modalità di comunicazione rendono possibile l’espressione delle emozioni: ciò può ridare vita mentale a persone che si sentono inesistenti.
Jimmy Luntz, spiantato cantante in un coro e scommettitore accanito, è in fuga inseguito da minacciosi creditori. Juarez, un usuraio arabo che si finge messicano, presta soldi che Gambol, “un uomo alto e triste, con una testa molto grossa”, è incaricato di riscuotere: insieme hanno divorato i testicoli di un debitore che si rifiutava di pagare. Anita Desilvera, incarnazione della femme fatale, nello spazio di un mattino si scopre “vagabonda, criminale e futura divorziata”, incastrata dal marito e da un giudice corrotto per “appropriazione indebita di due virgola tre milioni di dollari”. I quattro si incontreranno sulle strade periferiche della California, e la ricerca frenetica dei soldi innescherà una reazione a catena di tradimenti, vendette e omicidi.
Ottenere le migliori condizioni in una compravendita, trattare la data di consegna di un lavoro, discutere un preventivo con un cliente o un fornitore, per non parlare delle trattative aziendali o degli incontri tra avvocati per raggiungere un accordo extragiudiziale: tipiche situazioni potenzialmente frustranti e conflittuali che ciascuno di noi si trova ad affrontare quotidianamente. Ma se è vero che il conflitto distrugge valore, è altrettanto vero che la negoziazione è una competenza che crea valore. Il volume illustra il complesso mondo della negoziazione nei suoi aspetti analitico-razionali e relazionale-emotivi, fornendo gli strumenti e le strategie necessari per giungere ad un accordo che sia accettato da tutte le parti coinvolte e tuteli i propri interessi.