I travagli dell’imperfezione. Impegno etico-spirituale in Giovanni Calvino
Lingua: Italiano
Non comune per ampiezza di documentazione ed intensità stilistica, I travagli dell’imperfezione fa luce in special modo sull’importanza determinante che i temi della carne, del combattimento spirituale e del mondo hanno avuto non solo nell’opera di Giovanni Calvino e nella letteratura calvinista del Cinquecento, ma altresì nella produzione letteraria europea dal Rinascimento al Barocco. Tali concetti etico-spirituali vengono analizzati anche tenendo conto di ricerche compiute da storici, filosofi, teologi, psicologi ed antropologi. Questo lavoro arricchisce il panorama della cultura cinquecentesca: i testi considerati manifestano, fra l’altro, un’inquietudine profonda – vere e proprie “nevrosi ossessive da senso di colpa”, secondo Jean Delumeau – e un pessimismo nero e dolente (ma giammai privo di sincere speranze celesti), che sembrano tutt’altro che secondari per la comprensione di un’epoca che non cessa di coinvolgere ed affascinare.
La silloge di iscrizioni cristiane latine e greche che qui si presenta si riferisce a Neapolis, a Stabiae, ad Aenaria, e a Capri. Si tratta di epigrafi spesso note singolarmente, ma mai studiate complessivamente. La gran parte delle epigrafi di Napoli proviene dalle catacombe di San Gennaro e dagli altri cimiteri suburbani della città; il restante numero di titoli, invece, deriva dai vari monumenti urbani o da occasionali ritrovamenti. Le epigrafi di Stabiae funo trovate per la maggior partenegli scavi eseguiti alla fine dell’Ottocento nei pressi della cattedrale cittadina, mentre quelle di Aenaria provengono dal sito di Santa Restituta, a Lacco Ameno. La maggior parte del materiale epigrafico è pertinente ai secoli fine IV, V e VI, e sembra manifestare la situazione, le credenze, la composizione di comunità di fedeli oramai mature e completamente sviluppate. Non a caso, il latino è la lingua della maggior parte delle iscrizioni qui esposte, tranne poche eccezioni. È stato possibile raccogliere, specialmente per Napoli, un interessante numero di iscrizioni cristiane certae originis, prendendo atto asclusivamente dei dati sicuri attraverso il contatto diretto con i materiali; oppure, quando ciò non è stato possibile, confontando le diverse posizioni degli studiosi, specialmente di quelli che hanno realmente visto le iscrizioni. Le epigrafi studiate, giudicate globalmente, possono certamente aggiungersi alla documentazione tardo-antica di questi centri…
Questo volume propone un viaggio non convenzionale nelle città e nei paesi meno noti della Campania, alla scoperta della storia, dell’arte, del paesaggio e del folklore. Racconta la loro micro storia, descrive il loro ambiente, spiega la loro religiosità, definisce la loro cultura artistica e materiale, informa del loro folklore e del loro dialetto, delle loro fiere e dei loro mercati. Come momenti di sintesi dialettica e dinamica, di un passato urbano e marinaro e di una cultura rurale e montanara, le loro vicende microstoriche offrono una chiave di lettura per decifrare non solo il sostrato antropologico, ma anche l’identità collettiva di un intero popolo.
Come diventare marchesa ed esserlo in tutte le occasioni della vita
Lingua: Italiano
Un po’ storia personale, un po’ manuale di istruzioni per l’uso, in questo libro la marchesa d’Aragona ci racconta come essere nobili, dentro e fuori, e ci rivela in quale modo si costruisce il successo personale e sociale. Impartisce quindi lezioni di bon ton e savoir-faire alle aspiranti gentildonne, rivelando i “trucchi” per risultare credibili e piacevoli in ogni circostanza e per agire sempre con classe. E riporta sulla pagina aneddoti e curiosità con il suo tipico tono arguto, istrionico e divertente, senza paura di apparire qualche volta politicamente scorretta. Come diventare marchesa ed esserlo in tutte le occasioni della vita parte da un presupposto: vivere è una questione di stile e ciascuno ha il suo.
La storia dei Wu Ming è una storia che vale la pena raccontare. Non tanto, o non solo, perché la loro scrittura ha lasciato segni ben visibili nel panorama letterario italiano, o per lo scossone che le azioni di Luther Blissett prima, e i libri di Wu Ming dopo, hanno dato a certa cultura pigra e salottiera, appisolata nelle ritmiche scadenze di vecchi sperimentalismi e nuovi premi. Ma anche, e soprattutto, perché le storie che raccontano ci appartengono per davvero. Sono nostre, siamo noi. Nate da un lavoro collettivo, prese dalla collettività e a essa restituite, le narrazioni di Wu Ming si sporcano le mani nel fango che tutti abbiamo attraversato, senza consolazione e senza retorica. Ed è proprio scavando nella melma di un passato al quale non ci si può più permettere di fare sconti che la speranza riesce nuovamente a emergere, a imporsi su qualunque sconfitta.
Scrittori in viaggio. Narratori e poeti italiani del Novecento in giro per il mondo
Lingua: Italiano
L’autrice di questo libro crede che il ‘genere viaggio’ abbia piena dignità artistica e letteraria e che sia anche in continua evoluzione e rinnovamento, a testimonianza di una insospettata vitalità. In questa prospettiva esamina un abbondante campione di testi di famosi scrittori italiani che nel corso del ‘secolo breve’ hanno narrato il loro spostarsi fuori dal confine del proprio paese. Dall’America di Cecchi, Soldati o Piovene all’Africa di Ungaretti, Bianciardi o Celati, all’Unione Sovietica di Alvaro e di Levi, alla Cina di Cassola o Fortini, all’India di Gozzano o Manganelli, più volte incrociando i percorsi di viaggiatori ‘onnivori’ come Moravia e Arbasino, in un originale viaggio nella letteratura italiana del Novecento.
Dal filo all’intreccio. Esperienze di filosofia con i bambini nella scuola primaria e dell’infanzia
Lingua: Italiano
Pensate a un filo che unisce il pensiero, che crea legami tra gli studenti, anche tra quelli che solitamente stanno ai margini del cerchio. Intrecciatelo con le molteplici intelligenze e i diversi modi di vedere e interpretare la realtà. Nascerà così un discorso del quale ogni bambino sarà protagonista. Il testo raccoglie le esperienze di filosofia con i bambini, svolte nella scuola dell’Infanzia e Primaria, attraverso una sperimentazione triennale sulle Intelligenze Multiple. Questo progetto è stato possibile grazie alla collaborazione fra CRLE (Centro di Ricerche sul Linguaggio e l’Educazione) e Amica Sofia (Associazione per la promozione della filosofia con i bambini e i ragazzi) con il positivo sostegno del Comune di Schio (VI).
“Vivere d’avventura” è il diario di una passione assoluta: il viaggio come scelta di vita. La stessa che spingeva Marco Deambrogio, ancora quattordicenne, alla prima fuga in motorino attraverso la Pianura Padana, immaginando di sfrecciare verso Pechino. Ma Marco i suoi sogni ha continuato a inseguirli anche da adulto, quando ha deciso di sostituire ai voli di fantasia le migliaia di chilometri macinati con ogni mezzo: con gli sci, in auto, a piedi, ma soprattutto in moto. Una scelta totalizzante da cui nascono i suoi racconti a fiato sospeso. Storie di incontri con personaggi straordinari, vissute in condizioni estreme e ad alto tasso adrenalinico: guerriglieri e bufere di neve, poliziotti corrotti, avvistamenti misteriosi e maestri tatuatori giapponesi incontrati negli strip bar di Tokyo. Storie di viaggio che, avventura dopo avventura, rendono reale il sogno di percorrere tutto il mondo su due ruote. Una tappa dopo l’altra, in solitaria, cinquantasettemila chilometri e otto mesi in sella alla sua fedele compagna. Dalla Nuova Guinea all’Amazzonia, dalla Patagonia alla Siberia, fino al Polo Nord. Senza fatica, senza paura, per ritrovarsi, dodici anni dopo, a cominciare un altro viaggio, che racconta in questa nuova edizione, completamente aggiornata, del suo primo libro. E che lo ha portato a scoprire la Transnistria di Nicolai Lilin e della sua Educazione siberiana. Ancora una volta, Marco Deambrogio ci trasmette tutta la felicità di inseguire i propri desideri e vivere le proprie fantasie.
Introduzione allo studio dell’archeologia cristiana. Storia, metodo, tecnica
Lingua: Italiano
L’archeologo che si occupa della primitiva età della Chiesa è uno scienziato che cerca di comprenderne la storia antica e l’originaria evoluzione e si concentra, sui luoghi, sui monumenti, sugli oggetti di coloro che sono stati prima di noi. L’analisi di una regione, lo studio di una chiesa o di una catacomba, l’esame di un manufatto gli consentono di ricostruire la vita dei cristiani che abitarono quel luogo, gli permettono di avere informazioni sulle loro abitudini e sui loro costumi, gli lasciano capire come davano forma ai loro strumenti di lavoro, come li preparavano, come li usavano. Questo libro nasce con l’intenzione di raccogliere gli indirizzi di studio, le ricerche e l’idea di archeologia cristiana maturati nei recenti decenni. Nel pensiero attuale questa disciplina è ricostruzione della vivente produzione delle comunità primitive nel periodo compreso dalle origini fino a papa Gregorio Magno; espressione della società (organizzazione, vita materiale, economia e cultura) e insieme forma di un pensiero profondo, di emozioni, bisogni, paure e aspirazioni che accomunarono i cristiani antichi di ogni dove. Il lavoro, nel presentare la grande messe di nomi, luoghi, teorie e temi, intende dare una visione d’insieme che permetta di entrare in una viva comunicazione con i primi credenti, così da conoscere e capire lo sviluppo delle primitive comunità cristiane.
Sull’”argomento Napoli” nessun libro può essere mai veramente compiuto, tanto più oggi che la città ha assunto dimensioni immense e certi suoi quartieri sembrano essere città nella città: un corpo urbano che crea un’infinità di problemi, dal traffico alla vivibilità, dalla delinquenza ai rifiuti. Questo libro, dedicato a coloro che amano la città e ci restano anche nei momenti difficili, vuole restituire l’emozione della conquista di Napoli, della sua storia, dei suoi monumenti, dei suoi colori. Illustrando le complesse fasi evolutive dei suoi quartieri, si augura di suscitare curiosità, voglia di approfondire, di osservare, di confrontare. Seguendo una diligente “scaletta”, che parte dalla delimitazione geografica dei quartieri (confinì, superficie ecc.) e giunge a dar conto delle notizie curiose e insolite (personaggi celebri o eccentrici, luoghi caratteristici e particolari, misteri ecc.) senza trascurare la storia e la descrizione di monumenti e bellezze naturalistiche, “I quartieri di Napoli” è un’opera che si propone di “camminare” con il lettore, che aspira ad utilizzare la tecnica dell’”ascolto attivo” del territorio, che desidera riconoscere e valorizzare la competenza degli abitanti-lettori riguardo al loro ambiente di vita.