Quante vicende in un’esistenza sola. La vita di Tiberio Mitri è stata una delle più intense, controverse, romantiche dello sport italiano. In questo libro si ripercorrono tutte le tappe di una storia che inizia con l’infanzia, dopo la morte del padre, all’Istituto dei poveri di Trieste. Il ragazzino che sale sul ring ci mette poco a dimostrare di avere i numeri per farsi largo nello sport e nella vita. Ma il volo viene interrotto dalla parentesi della guerra con la detenzione alla Risiera di San Sabba. Il ritorno al pugilato è un’esaltante catena di successi, sempre più su fino alla conquista del titolo di campione d’Europa dei medi. L’incontro con la miss Italia Fulvia Franco apre una storia d’amore travolgente che appassionerà gli italiani e vedrà al matrimonio settemila triestini in delirio. Il valore di Tiberio Mitri per anni ha diviso gli appassionati di boxe: tutti d’accordo nel definirlo un grande campione. Ma nel libro trova ampio spazio anche la carriera cinematografica di Mitri, nella quale figurano pellicole entrate nella storia del costume italiano. Una vita, quella di Tiberio Mitri, troncata da una morte straziante, assurda, in un’alba invernale, lungo i binari della ferrovia tra Roma e Civitavecchia. A dieci anni dalla sua scomparsa è stato riscoperto anche dai giovani e dal sempre più numeroso popolo di Internet. La Rete, rilanciando i filmati in bianco e nero degli incontri, tra cui quello tra Mitri e La Motta, sta perpetuando il mito del campione.
Potresti anche dirmi grazie. Gli scrittori raccontati dagli editori
Lingua: Italiano
Nelle officine di Mondadori e di Rizzoli, di Einaudi e di Bompiani, di Garzanti e di Feltrinelli, fino ai microlaboratori di e/o e di minimum fax. Quarant’anni di lavoro editoriale raccontati dalle voci dei protagonisti. Nel retrobottega dell’editoria troviamo i maggiori scrittori italiani e stranieri, più spesso al ristorante o in trattoria che in redazione, con le loro debolezze e le passioni, gli umori e i malumori. Leggere questa memoria orale della letteratura contemporanea è come trovarsi faccia a faccia con Oriana Fallaci che in cucina prepara un fritto di pesce, con Alien Ginsberg che si lancia su un piatto fumante di ravioli, con Sciascia che mette mano al portafogli prima di chiunque, con Simenon che aborre gli oggetti di colore verde, con Ellroy che in piena notte, a Milano, urla: “Sono il cane pazzo della letteratura!”, con Kerouac sbronzo tra le braccia di mamma-Nanda (Pivano), con Terzani che saluta un amico per l’ultima volta. E poi: Moravia, Morante, Bufalino, Gadda, Calvino, Soldati, Kundera, Rushdie, Harris, Grisham, Eco, Biagi, Manganelli, Bunker, Tamaro, Allende, Tabucchi, Vàzquez Montalbàn, Doris Lessing, Arbasino, Tondelli, Ammaniti e tanti altri. Tutti scrittori che non avete mai visto così da vicino.
“Il mio cammino verso la fede non è cominciato con un guizzo deciso, ma con una serie di sballottamenti da quello che sembrava un porto sicuro all’altro”. Inizia così la cronaca del singolare cammino di fede di una alquanto insolita e irriverente ex atea, Anne Lamott, autrice di best seller che, nel mezzo di una vita tormentata trova un modo tutto personale di rivolgersi a Dio. In un mix di passione, intuizione e umorismo, Lamott trascina il lettore in un viaggio nel suo tormentato passato per illustrare il suo strambo ma geniale approdo alla fede.
Maria scopre che il marito la tradisce. Lo caccia di casa, ma è disperata, non dorme, non mangia, non lavora. Poi prende una decisione fondamentale: inizia a frequentare un corso di tango. “Balli il tango?” mi chiese lui. Mi misi a ridere e risposi “No, mai”. “Dovresti prenderlo in considerazione”. E insieme ai passi impara ciò che il tango ha da insegnare su alcune parole fondamentali nella vita di ogni persona: l’amore, la perdita, il dominio, la capacità di lasciarsi andare, lo stile, l’intuito, il rischio. Il rischio che bisogna correre per capire di che pasta si è fatti e quel che si vuole veramente. Nelle milongas di New York Maria scopre la musica, la storia, la bellezza del tango argentino e scopre finalmente se stessa. El abrazo, La Salida, La Caminita, El Ocho, ogni figura è un passo verso la riconquista della vita. Un appassionato memoir dedicato al potere salvifico del tango, un tributo alle sue virtù taumaturgiche. “Ho cominciato il tango per imparare come si può stare con qualcuno senza aspettarsi nulla. Come trovare un equilibrio con un’altra persona”.
Tiziano Ferro è un artista completo. Con una grande dote: la curiosità. E poi la voglia di cambiare, di non adagiarsi (‘Sono un perfezionista.’ dice di sé ‘devo sempre superarmi’) e di continuare a rischiare. Perché non è da tutti andare a bussare a ‘mostri sacri’ della musica italiana come Fossati e Battiato e convincerli (senza nemmeno faticare troppo) a mettersi in gioco con lui. Non è da tutti superare steccati tra generi musicali e duettare con una rock band come i Linea 77. E non è da tutti ammettere le proprie fragilità e fame un punto di forza. È per tutta questa serie di ragioni che oggi, da poco compiuti trent’anni, Tiziano Ferro è considerato un ‘fenomeno’, amato senza riserve da un pubblico sempre più vasto, rispettato dai suoi colleghi e considerato e stimato anche da quegli stessi critici che all’inizio lo avevano bollato come ‘Ennesimo fenomeno pop usa e getta per ragazzine’.
Originaria di un villaggio poco lontano da Bombay, Asha viene presto abbandonata dai suoi e ospitata in un convento di suore. Per sei interminabili anni non smette di cercare i genitori… Finché non avviene un piccolo miracolo: è accolta da una famiglia di Barcellona che le dà tutto quanto ha sempre sognato, specialmente tenerezza e affetto. Ma il desiderio profondo di conoscere il proprio Paese e ricostruire i frammenti del passato spingono la giovane, vent’anni dopo, a un lungo viaggio, reale e simbolico, in India, dove finalmente potrà accettare la propria identità di “figlia del Gange”. Una toccante testimonianza in prima persona sul delicato tema dell’adozione.
Con un pudore che non elude mai le verità scomode Cesare Maestri si racconta: non solo attraverso l’appassionata memoria di imprese alpinistiche che lo hanno fatto conoscere in tutto il mondo, ma anche facendoci scorgere i lati più profondi e gli aspetti meno noti della sua vita. È un’esistenza, quella di Cesare Maestri, che sin dalla prima giovinezza si dispiega tra difficoltà di ogni genere. Nato da genitori che recitano in una compagnia teatrale vagante conosce presto la perdita della madre. La guerra – con i bombardamenti scatenati sulle città dell’Italia settentrionale – distrugge l’abitazione della sua famiglia e lo obbliga, ancora adolescente, a far fronte alle brutalità del conflitto. Scopre così come la ribellione all’ingiustizia rappresenti l’unico riscatto davanti alla miseria inesorabile che sembra volerlo piegare e sconfiggere. Questo libro fissa la tesa memoria di imprese drammatiche, di indimenticabili successi, di polemici confronti. Ma al di là delle cime affrontate, dei rischi corsi, delle dolorose perdite subite, s’avverte il prezioso affiorare di una serena consapevolezza, quella di un uomo che è riuscito, passo dopo passo, a guardare dentro di sé e misurarsi nella natura, essenziale e silenziosa, che lo circonda.
La lettera è arrivata a marzo: è stato un miracolo che sia arrivata, visto che era indirizzata al vecchio recapito di Colonia dove non abitiamo più da tredici anni. Lo Stato coreano offre la possibilità a trenta ragazzi adottati in tutto il mondo di visitare il loro Paese d’origine e di familiarizzare con la sua cultura. Anneli Schinkel ha 21 anni quando questa lettera le offre la possibilità di compiere un viaggio in Corea, il suo Paese natale e dove fu abbandonata appena nata sui gradini di un orfanotrofio. Per lei si realizza un sogno, e così, con le poche notizie che ha a disposizione – un nome assegnatole dalle autorità coreane e una data di nascita vaga – decide di sfruttare l’occasione per mettersi alla ricerca dei propri genitori. Una ricerca che la porta non soltanto a conoscere l’incredibile verità sul suo passato, ma anche a ritrovare una famiglia numerosa e ansiosa di riabbracciarla.
Il piccolo milionario di Mumbai. Dal fango a Hollywood: una favola vera
Lingua: Italiano
Azhar, il ragazzo dello slum che ha commosso milioni di persone nel film “The Millionaire”, vi condurrà nel suo mondo, quello della brulicante bidonville di Mumbai dove vive con la famiglia insieme con altre centinaia di migliaia di uomini, donne, bambini. Formiche in movimento da mattina a sera, fra partite di biglie e fughe dalla scuola coranica, tra baracche che vorrebbero essere case vere, dove l’acqua potabile è un’utopia e la televisione un sogno. Vi racconterà la sua favola, quella di un bambino che sogna di diventare una star del cinema e finisce per vincere l’Oscar in un posto lontano che ha un nome molto simile a Bollywood. Vi parlerà di Abba, il padre ubriacone, ma pur sempre “il miglior babbo possibile”, di Ammi, la mamma dolcissima e infaticabile, di Saiman Khan, il mitico attore indiano che sconfigge sempre i cattivi, di Rubina, l’amica del cuore che con lui ha camminato sul red carpet di Hollywood. Vi parlerà del destino, che esiste, ma si può cambiare. L’importante è non smettere mai di sognare.
Questo libro ripercorre le tappe della vita di Vivekananda, il grande mistico indiano. Nato a Calcutta nel 1863 da una famiglia di scienziati e pensatori illustri, si appassionò ben presto al problema dell’esistenza di Dio ricercando inutilmente risposte logicamente corrette e dimostrabili. Quando incontrò Sri Ramakrishna, questi divenne la sua guida; affascinato dall’intensità spirituale del santo, portò il suo messaggio di pace, fratellanza e amore in tutto il mondo. Fondò un’organizzazione dedicata al suo maestro, la Ramakrishna Mission, per promuovere il miglioramento delle condizioni spirituali e materiali dell’umanità e la fratellanza universale. Morì nel 1902, consumato dall’intenso lavoro a cui aveva votato tutte le sue energie; tuttavia, le sue idee di pace, fratellanza e servizio al prossimo hanno dato frutti che sono arrivati fino a noi. Elena Borghi, laureata in Studi linguistici e antropologici sul Subcontinente indiano presso l’Università Ca’ Foscari di venezia, scrive per periodici di settore.