La narrazione ha l’impianto del romanzo e la trama poggia sulla documentazione circostanziata di un passaggio drammatico della storia dell’Europa. Agostino descrive con acuta partecipazione emotiva la personalità di colui che lo aveva battezzato dieci anni prima. E nel dipingere il volto e la vicenda terrena di Ambrogio, tratteggia a tutto tondo la crisi che caratterizzò quell’epoca di transizione in cui entrambi furono coinvolti: un mondo antico al collasso, in cui le strutture dell’Impero si sfarinavano sotto l’influsso di violenze, conflittualità, corruzione e il nuovo mondo che faceva fatica a nascere e ad affermarsi.