Entro confini assai più estesi degli attuali, ma spesso variabili, la Lombardia ebbe un ruolo centrale nella formazione dell’arte europea. Fu in questa regione che il confronto fra i sistemi formali dell’arte barbarica e la tradizione tardoantica fu particolarmente serrato e incise sui destini dell’arte nei grandi momenti di unificazione europea, dall’arte di corte degli imperatori carolingi all’arte promossa da Ottone I, Ottone II e dall’imperatrice Theophanu. Il libro segue il percorso di sette secoli di arte lombarda cogliendone i rapporti con la cultura e la politica del tempo e constata le alterne tendenze, teologiche e stilistiche, fra la fedeltà alla tradizione ambrosiana e i fermenti della riforma gregoriana.