Il volume ripercorre, attraverso un ricco apparato iconografico dove non mancano anche importanti opere inedite, un periodo particolarmente fecondo per l’arte lombarda tra la fine del Settecento e il ventennio successivo all’Unità, quando il primato di Milano, da maggior laboratorio italiano della cultura illuminista al mito della cosiddetta “capitale morale”, si è imposto a livello internazionale. Il continuo e serrato dialogo tra pittura e scultura, architettura e decorazione, identificate nei diversi contesti, ha consentito di indagare con uno sguardo davvero nuovo un secolo per tanti versi ancora da conoscere.