Cinque Terre. Tra Portovenere e Levanto. Ediz. italiana e inglese
Lingua: Italiano
Alcuni delfini mi appaiono all’improvviso, appena fuori Riomaggiore, il sole sta tramontando dietro Punta Mesco, ho solo pochi minuti di luce per fotografarli. Dal borgo giunge qualche voce, il soffio di un delfino richiama la mia attenzione, un esemplare adulto è fermo con tutta la testa fuori d’acqua, a pochi metri dalla mia barca, mi guarda per diversi secondi e poi scompare. Il mare è calmo, sono solo in mare intorno a Capo di Montenero, nell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre. I tursiopi, questa specie di delfini, sono i primi beneficiari di un mare protetto. Vederli così vicino alla costa è un segnale incoraggiante. Il mare delle Cinque Terre è profondo, la costa altissima. I Liguri ci vivono da molti secoli e, come i delfini, condividono un ambiente sempre in precario equilibrio. Questi ripidi pendii a picco sul mare necessitano dell’energia delle loro braccia, per conservare i plurisecolari terrazzamenti, ciclopica opera dei loro antenati. La montagna e il mare, il contadino e il pescatore, alle Cinque Terre sono uno parte dell’altro. Queste pagine sono dedicate a tutti quelli che si tramandano ancora questa antica intesa.
Una biografia dedicata al rocker italiano Vasco Rossi. Dalle origini a Zocca, paesino sull’Appenino modenese, fino agli stadi stracolmi, dai giorni delle incomprensioni a quelli della mitizzazione, dai problemi con la droga alla lotta a fianco di don Ciotti e don Gallo. Le canzoni, gli album, i tour, i collaboratori, gli artisti per cui Vasco ha scritto.
Isole di Ventotene e Santo Stefano. Area marina protetta
Lingua: Italiano
Le immagini di questo libro fotografico di grande formato mostrano un paesaggio grandioso, un mare infinito. Ventotene con il suo porto antico scavato dai romani nel tufo, il suo paese colorato, i suoi vicoli, il suo piccolo museo carico di storia. L’isola di Santo Stefano con il carcere borbonico, un’architettura particolare, inquietante ma di grande fascino. Poi le immagini scendono sott’acqua e ci mostrano barracuda, creature del mare, una biologia molto varia, coloratissima. Il relitto del Santa Lucia e la sua tragica storia è raccontata e illustrata da Roberto Rinaldi, uno tra i più bravi fotografi d’Italia e del mondo.
Psicoanalisi della vita quotidiana. L’umanità è in pericolo?
Lingua: Italiano
Quotidianità, straordinarietà, uguaglianza, soggettività: quattro termini che la psicoanalisi ha sovvertito facendo vedere i legami strettissimi che li uniscono. Chi contrappone la straordinarietà alla quotidianità o l’uguaglianza alla soggettività nega la complessità dell’animo umano, adattandosi al tentativo in corso di ridurre l’individuo a macchina biologica o sociale. Questo libro restituisce il senso dell’impresa psicoanalitica, un’impresa letteralmente rivoluzionaria, che ha dischiuso all’umanità prospettive realistiche di emancipazione e libertà. Contro il buonismo dell’analista comprensivo e accogliente o l’implicito catastrofismo di chi vede psicosi dappertutto. Con molti esempi clinici tratti dalla pratica quotidiana, Semi mostra l’inesauribile ricchezza dell’inconscio e la sua alterità irriducibile e selvaggia, presenti in ciascuno di noi. Negare questa dimensione dell’animo umano significa prestarsi a creare un nuovo tipo di schiavo.
Toscana, fine del XIX secolo. Tre giovani anarchici insofferenti alle leggi e alle costrizioni famigliari lasciano l’Italia illudendosi di poter raggiungere selvagge terre lontane dove divampa la febbre dell’oro. Sognano libertà e fortuna. Non sarà facile. Iniziata la fuga, i tre cancellano i loro nomi di battesimo e scelgono di chiamarsi come i venti più impetuosi: Libeccio, Grecale e Maestrale. Insieme affronteranno un mondo sconosciuto, dovranno superare ostacoli imprevisti, vivranno situazioni emozionanti ma anche drammatiche. Dei tre, Libeccio sarà il solo a non lasciarsi mai abbattere, deludere, vincere. Non lo fermerà nemmeno la dolcezza d’una donna straordinaria, che gli donerà felicità e sicurezza ma non riuscirà a soffocare il suo desiderio di libertà. Con i due compagni, Libeccio proseguirà senza voltarsi indietro il cammino verso la loro meta lontana. Sino a giungervi, infine: per vivere le stagioni terribili del grande nord ma anche il lungo momento della felicità sognata. Cinquant’anni dopo la partenza dall’Italia e l’abbandono della famiglia, Libeccio torna alla sua casa, in un piccolo paese non lontano da Lucca. Non narrerà mai nulla della sua odissea; ma poco a poco mille diversi indizi ne riveleranno momenti ed episodi.
Una civiltà sul mare. Una civiltà del mare. Civiltà d’una gente che sull’onda dei suoi commerci portò le sue navi, la sua lingua, la sua cultura e il suo potere sino alle più lontane coste mediterranee. E ben oltre le mitiche Colonne d’Ercole, verso l’Oceano… Il fenicio, protagonista della prima grande epopea marinara del nostro mare raggiunse infatti approdi (e li colonizzò) sempre più lontani dalla sua patria d’origine. Questo, quando ancora era praticamente sconosciuta l’arte vera della marineria. Il fenicio grande marinaio, quindi, e astuto politico, abile mercante. Disegnò rotte nel Mediterraneo d’oriente e in quello d’occidente, poi dell’Atlantico, verso il nord europeo; e al sud, lungo rive africane. Creando li fitto intreccio delle sue vie marittime, sfidò la solitudine dei grandi spazi, l’angoscia della bonaccia, la furia delle tempeste. Ripercorrere le rotte delle navi, le vie tracciate da quei marinai, mercanti e colonizzatori, significa oggi salpare alla riscoperta del nostro mare. Che in ogni sua onda nasconde e svela sempre nuove e sempre sorprendenti pagine di storia.
Relitti e tesori. Avventure e misteri nei mari del mondo
Lingua: Italiano
“Nell’arco di oltre cinquant’anni sono stato testimone del passaggio dalla ricerca dilettantesca di reperti conservati dal mare allo sviluppo di una ricerca sistematica, sempre più perfezionata, sia come tecnica sia come impostazione scientifica.” Folco Quilici ha iniziato a immergersi quando era ragazzo, con l’ausilio di un residuato di guerra, un autorespiratore a ossigeno che gli ha permesso di perlustrare e fotografare i fondali in anni in cui erano davvero in pochi a interessarsi al mondo sommerso. Da allora, l’archeologia subacquea, oggi vera e propria disciplina scientifica, ha permesso non solo di aggiungere importanti pagine alla Storia, dai tempi antichi ai giorni nostri, ma anche di portare alla luce vicende degne dei migliori romanzi d’avventura. Se non ci stupisce, infatti, sapere che in fondo al mare, lungo le tratte tra il Centroamerica e la Spagna, giace un tesoro dal valore inestimabile, ricchezze di Aztechi, Maya e Incas razziate dai galeoni spagnoli e portoghesi in epoca moderna, o carichi di navi pirata vittime di tempeste, più curiosa è la vicenda del treno scomparso tra i ghiacci del lago Bajkal all’inizio del secolo scorso, sulla transiberiana: la carrozza blindata conteneva migliaia di rubli d’oro spediti dallo zar per convincere i generali coreani a schierarsi contro i giapponesi.
Gli autori vogliono, con questo libro, offrire uno strumento di conoscenza del mondo di oggi e al tempo stesso un manuale sulla difficile arte del viaggiare. Folco Quilici e Corrado Ruggeri sono viaggiatori esperti e protagonisti di molte avventure. Proprio ai loro aneddoti, all’intreccio delle loro esperienze personali, si deve l’interesse di un libro che alterna racconti a consigli utili a chi vuole viaggiare in sicurezza. Non mancheranno riflessioni sulle contraddizioni del turismo, che da un lato contamina antiche culture ma dall’altro contribuisce a migliorare le condizioni di vita nei paesi in via di sviluppo.
Come ogni grande metropoli, Milano ha un punto dove convergono tutte le sue contraddizioni. E lì, invece di respingersi, si fondono. Un luogo che si compone delle vite di tutti quelli che ci passano attraverso, magari solo per pochi minuti, e non si accorgono di cedere un po’ della propria individualità per entrare a far parte di un’entità più grande di loro che impasta, tritura, frulla e metabolizza prostitute, barboni, milionari, suore, assassini, bambini, sognatori e disperati in un unico, grande fluido. Questo luogo, a Milano, si chiama Parco Sempione. È in questo centro pulsante che quella mattina Giovanni Mandelli stava facendo jogging, prima di andare al lavoro. Fu un attimo. Non seppe mai cosa lo chiamò. I giorni successivi avrebbe raccontato di averci buttato l’occhio per caso, ma lo raccontava con il fastidioso disagio di chi sa di mentire. Correva e guardava la strada davanti a sé, quando improvvisamente voltò un istante lo sguardo verso gli alberi. Un caso, solo un caso. Questo andò ripetendosi negli anni successivi, e di questo alla fine si convinse. Vide qualcosa. Vide quella cosa. E poi furono i poliziotti, gli investigatori, il nastro per delimitare la scena, le fotografie della scientifica, i reporter, la massa dei curiosi. E poi l’autopsia.
Elementi di grammatica enunciativa della lingua inglese
Lingua: Italiano
Il volume parte dal presupposto che la grammatica e i meccanismi della lingua inglese per essere imparati debbano essere compresi e questo è possibile solo se chi studia e chi insegna hanno consapevolezza critica delle problematiche inerenti non soltanto alla lingua ma anche alle lingue e, alla fine, al linguaggio. La grammatica enunciativa pone la sua attenzione agli enunciati in quanto prodotto finito: non si pone domande sul come ma sul perché delle forme ricercate nella genesi dell’enunciato stesso.