Frutto delle osservazioni compiute in Inghilterra da A. Freud e D. Burlingham sui bambini privati temporaneamente della famiglia durante la guerra. Il passar degli anni e il mutare della situazione non hanno minimamente modificato il valore delle conclusioni delle due autrici e hanno anzi confermato l’importanza del loro contributo.
Si tratta di una delle opere basilari della letteratura psicoanalitica e della psicologia in genere. In questo testo Anna Freud getta le basi dello studio dell’Io che, alla luce delle acquisizioni rivoluzionarie fornite dalle conoscenze dell’inconscio, acquista nuove inaspettate possibilità di comprensione. Alcuni importanti meccanismi di difesa della psiche, la negazione, la limitazione delle funzioni dell’Io, l’identificazione con l’aggressore, l’altruismo reattivo, sono colti nella loro dinamica intrapsichica e nelle loro manifestazioni durante la cura psicoanalitica e nel transfert.
Quaranta frustate. La mia ribellione alla legge degli uomini
Lingua: Italiano
È un giorno di luglio quando Lubna, una giovane giornalista di Karthoum, viene arrestata dalla polizia in un ristorante. Il suo crimine è aver osato portare i pantaloni, un atto che in Sudan, terra della sharia, è considerato oltraggio alla “moralità pubblica” e come tale va punito con quaranta frustate. Lubna e altre quindici donne, colpevoli dello stesso reato, vengono caricate su una camionetta, picchiate, portate in prigione. Un castigo inflitto ogni anno a migliaia di donne, che subiscono in silenzio. Per vergogna. Ma Lubna non ha nessuna intenzione di tacere. “Possono anche darmi quarantamila frustate, ma io non starò zitta”. Non ha paura di sfidare apertamente l’assurda legge degli uomini. Nata in un villaggio povero e tradizionalista, orgogliosa del suo faticoso e quotidiano percorso di emancipazione, ci conduce con il suo cuore di donna nel cuore nero di uno dei paesi più integralisti e misogini di tutto il mondo arabo-musulmano, un paese in cui basta rientrare tardi dal negozio di alimentari per essere marchiata come “prostituta”, e la parola di quattro uomini per venire condannata alla lapidazione.
Tiziano Ferro è un artista completo. Con una grande dote: la curiosità. E Poi la voglia di cambiare, di non adgiarsi (“Sono un perfezionista” dice di sè “devo sempre superarmi” ) e di continuare a rischiare. Perchè non è da tutti andare a bussare a “mostri sacri” della musica italiana come Fossati e Battiato e convincerli (senza nemmeno faticare troppo) a mettersi in gioco con lui. Non è da tutti superare steccati tra generi musicali e duettare con una rock band come i Linea 77. Non è da tutti ammettere la propria fragilità e farne un punto di forza. È per tutta questa serie di ragioni che oggi, da poco compiuti trent’anni, Tiziano Ferro è considerato un “fenomeno”, amato senza riserve da un pubblico sempre più vasto, rispettato dai colleghi e considerato e stimato anche da quegli stessi critici che all’inizio lo avevano bollato come “Ennesimo fenomeno pop usa e getta per ragazzine”.
L’ ultima lettera di Benito. Mussolini e Petacci: amore e politica a Salò 1943-45
Lingua: Italiano
Tanto per cominciare si chiama Clara, non Claretta. Così vuole essere chiamata lei. Così la chiama Mussolini nelle 318 lettere che le scrive tra il 10 ottobre 1943 e il 18 aprile 1945, durante i seicento giorni della repubblica di Salò. Dal fondo Petacci, conservato da sessantanni nei faldoni dell’Archivio centrale dello Stato, emerge una corrispondenza personale destinata a cambiare l’immagine storica di Clara Petacci e, insieme, a riscrivere la vulgata sulla “repubblica di Mussolini”. Perché Clara, fascista totale e antisemita, nelle lettere si rivela non solo confidente sentimentale, ma anche consigliere politico, interprete privilegiata del pensiero del Duce in quanto sua prima amante in carica. Le lettere rivelano due certezze: per Clara, Mussolini è un mito quotidianamente rinnovato in un flusso inarrestabile di parole; per Mussolini, Clara è l’ultima risorsa esistenziale mentre sente crollare il mondo intorno a sé. Fu vero amore. Anche. A Salò il sesso viene usato come un’arma per continuare la politica con altri mezzi. Massima, infatti, è la vigilanza di Clara per le amanti occasionali e saltuarie del Duce. Amore e politica, militanza e passione, sesso e ideologia: la relazione tra Clara e Benito a Salò non è stata una semplice storia d’amore perché la politica ne è stata il motore sino alla fine, quando la scena madre di piazzale Loreto – imprimendole il sigillo della storia – l’ha trasformata in un legame simbolico e indissolubile.
Zlatan Ibrahimovic, fuoriclasse del pallone, una storia unica. Quella di un calciatore che simboleggia da solo il futuro dello sport più popolare del mondo. Sfrontato, sicuro di sé fino al limite estremo, chiuso e refrattario alle regole comuni del campione amico della gente e dei tifosi. Dall’infanzia nel quartiere ghetto di Rosengard, alle porte di Malmö, padre bosniaco e madre croata, alla ribalta mondiale come campione controverso e senza paragoni possibili. Una storia che è soprattutto italiana, dal 2004 a oggi. Ibra ha attraversato come un cyborg dai mille talenti la fase più difficile del calcio di casa nostra, uscendone sempre indenne e vincente, continuando a mantenere un solo punto di riferimento: se stesso, le sue incredibili potenzialità e i sentimenti forti che suscita nei tifosi.
Un “intervento di routine, una cosa da nulla”, si ripete il protagonista, ovvero Vauro stesso, mentre varca l’ingresso della clinica dove verrà operato. Tanto più che si sente in formissima: ma allora perché il personale non vuole sentire ragioni e lo costringe a salire su una sedia a rotelle? E da dove viene quel cigolio fastidioso? Dalla carrozzella su cui lo stanno portando nella sua stanza o dalle ruote della bicicletta di fortuna che l’infermiere Fahrid costruì un giorno per un ragazzino mutilato dalle mine, lassù sulle montagne afgane, nell’ospedale di Emergency? Sta di fatto che quello scricchiolio rimette in moto la memoria: da quel momento i ricordi giocano a rincorrersi, tendono tranelli, si susseguono incalzanti nella mente. Con l’unica compagnia di una paura inattesa, che ha assunto le sembianze immaginarie di un cagnolino ringhioso, Vauro rivive la tragicomica scoperta delle gioie del sesso solitario grazie al disegno della donna di Neanderthal su un’enciclopedia per ragazzi, l’amore esacerbato per il padre fedifrago e quello doloroso per una madre ferita. E poi viaggi in luoghi lontani, tra baraccopoli africane e guerre in Medioriente, volti di ragazzini afgani e palestinesi, sorrisi, scene drammatiche e spassosi siparietti, in un emozionante alternarsi di lacrime e risate, dolori e gioie. Frenetico e variopinto com’è la vita.
Questo album illustrato racconta attraverso più di duecento fotografie la vita di un uomo eccezionale che si intreccia con le vicende legate all’invasione del Tibet da parte della Cina e all’esilio in India (di cui nel 2009 ricorre il cinquantesimo anniversario). Le fotografie sono spesso documenti storici mai visti e sono commentate dallo stesso Dalai Lama, che rievoca il suo passato, parla delle sue idee e racconta gli incontri con persone di tutto il mondo, la sua vita quotidiana, le sofferenze del suo popolo. Con la prefazione di Matthieu Ricard e testi introduttivi di Claudine Vernier-Palliez.
E’ probabilmente vero che l’utilizzo dei virus come arma batteriologica rappresenta oggi una delle più temibili minacce nei confronti dell’umanità. I virus entrano nel nostro corpo silenziosamente e ne invadono le cellule senza farsi notare. Uno di loro, quello del vaiolo, nel ventesimo secolo ha ucciso trecento milioni di persone. E oggi che abbiamo gli strumenti per opporci a questi antichi avversari, ne emergono di “nuovi” (Ebola, Hanta virus e il terribile HIV). Saremo in grado di farvi fronte? O saranno loro ad avere la meglio?
Le altre facce della storia. Dietro le quinte dei grandi eventi
Lingua: Italiano
I lettori del “Corriere della Sera” chiedono spesso, nelle lettere che inviano a Sergio Romano, informazioni su personaggi che hanno lasciato tracce importanti nella storia, pur non essendo stati protagonisti assoluti. Nelle sue risposte, Romano restituisce in poche decine di righe non solo i tratti essenziali di una personalità, ma anche dell’epoca in cui quei personaggi sono vissuti. Questo libro raccoglie, sapientemente rivisti e rielaborati, 100 di quei ritratti: da Margherita Sarfatti a Edgardo Sogno, da Gobineau teorico del razzismo a Dunant fondatore della Croce Rossa, dai gerarchi nazisti ai generali e diplomatici italiani. Il risultato è una galleria (in senso letterale: ciascuno dei 100 personaggi è illustrato con un medaglione in bianco e nero) che ci fa cogliere il senso della storia e delle azioni degli uomini e delle donne che hanno contribuito a farla.