Dal 2006 – anno del loro esordio con l’album It’s About Time – i Jonas Brothers sono stati protagonisti di una carriera discografica inarrestabile, confermata anche dalla loro assidua presenza nei programmi televisivi di Disney Channel (il trio è protagonista anche del film Camp Rock). Kevin, Joe e Nick si svelano per il pubblico italiano in questa biografia che parte dall’infanzia e arriva fino al successo attuale, con notizie sui loro hobby, amici, amori e… moltissimi scoop sulla loro vita privata e foto a colori dei loro concerti.
Ero cosa loro. L’amore di una madre può sconfiggere la mafia
Lingua: Italiano
La storia di Giusy Vitale è una storia vera. La storia di una donna che mette tutto il suo coraggio per uscire dal mondo violento e spietato di una famiglia che appartiene alla mafia siciliana, per diventare una collaboratrice di giustizia. Giuseppina è l’ultima nata di una famiglia numerosa di contadini siciliani: prima di lei ci sono tre fratelli e una sorella. La vita della famiglia Vitale prosegue come quella di tante altre fin quando i fratelli maggiori cominciano ad avere piccoli guai con la giustizia; e , nel giro di qualche anno i Vitale iniziano a frequentare stabilmente le carceri italiane e diventano il braccio armato dei Corleonesi, il clan capeggiato da Totò Riina. Il salto di livello della loro affiliazione ha effetti immediati nella vita della famiglia: in casa si respira una violenza terribile, volano botte e minacce ai genitori e alle sorelle, spuntano armi e odore di polvere da sparo. Giusy ben presto si trova coinvolta nella gestione dei loro sporchi affari, soprattutto quando finiscono in carcere. Lo fa così bene che il fratello Leonardo, da dietro le sbarre, comunica agli altri affiliati che il suo successore è proprio Giuseppina. Però un’innocente domanda del figlio di Giusy, a sua volta arrestata e detenuta all’Ucciardone, porta l’ex mafiosa a cambiare rotta e a mettersi al servizio della giustizia. Le sue dichiarazioni consentiranno alla magistratura di condannare definitivamente i fratelli della donna e gli affiliati della famiglia.
Volevamo uccidere Hitler. L’ultimo testimone dell’operazione Valchiria racconta il complotto del 20 luglio 1944
Lingua: Italiano
18 luglio 1944. Philipp von Boeselager, ufficiale di cavalleria sul fronte orientale, ha una missione per i suoi 1200 uomini a cavallo, una missione che conosce solo Philipp: tornare a Berlino in tutta fretta e occupare i centri di potere del Terzo Reich. Perché Hitler sta per essere assassinato e lui fa parte di quel complotto, che vuole salvare la Germania dal disastro della guerra e dall’infamia dei crimini nazisti. Figlio di una nobile famiglia renana, Philipp von Boeselager è entrato nell’esercito tedesco per tradizione familiare: come molti suoi colleghi, non ha intuito la reale pericolosità di Hitler, ma quando le prove dell’orrore nazista sono diventate inequivocabili non ha potuto ignorare ciò che si commetteva in nome della sua amata patria. Ed è diventato una parte attiva del piccolo gruppo di alti ufficiali che hanno deciso che l’unica via di salvezza per la Germania è l’uccisione del Führer. Tuttavia il 20 luglio 1944 il complotto, denominato operazione Valchiria, fallisce: lo scoppio della borsa esplosiva collocata nella sala riunioni della Wolfsschanze, il quartier generale di Hitler nella Prussia orientale, uccide tre persone, ma non il capo supremo del Reich. Von Stauffenberg e i suoi compiici vengono individuati e giustiziati, mentre Philipp si salva. Muore il 1° maggio 2008 lasciando questa testimonianza. Una storia che sembra frutto dell’invenzione di un romanziere, caratterizzata al tempo stesso da una onestà storica che non indulge nella retorica o nel racconto edificante.
La sua famiglia aveva dominato per oltre sette secoli l’Europa Centrale. Tutto ciò che lui chiedeva era un regno. Ma al momento della nascita di Guglielmo d’Asburgo, nel 1895, per la potente casa regnante austriaca era già iniziato il declino che ventitré anni dopo l’avrebbe portata al collasso. Bisessuale e politicamente camaleontico, Guglielmo era destinato a inseguire per tutta la vita il sogno di un potere ormai condannato dalla storia. Ultimo di sei fratelli, nel 1909 si iscrisse a un’accademia militare di cui solo tre anni prima lo scrittore Musil aveva descritto il brulicare di attività omoerotica. Durante la Prima guerra mondiale, a capo delle truppe ucraine combattè per la libertà di una nazione destinata alla spartizione tra Russia e Polonia. Negli anni Trenta, a Parigi, fu coinvolto in uno scandalo che portò sulle pagine delle gazzette un sordido intrigo internazionale. Brevemente seguace di Hitler, il secondo conflitto mondiale lo vide invece schierato contro la Germania nazista, ancora in nome del sogno dell’indipendenza ucraina. Una visione che sarebbe stata la sua rovina: nonostante le sue idee socialiste i sovietici, che ambivano ad annettersi la nazione, lo accusarono di essere una spia degli inglesi e lo incarcerarono nel 1947. La vita di Gugliemo d’Asburgo, tormentato e infine ucciso dalla tensione tra le sue troppe identità, personali e politiche, incarna più di ogni altra i conflitti e i paradossi che sconvolsero il suo tempo.
È diventato così vorticoso il calcio dei nostri giorni, in cui appuntamenti ed emozioni, polemiche e prodezze si accavallano all’infinito, da indurci sempre più spesso alla riscoperta di un tempo in cui tutto aveva una scansione più umana, più congeniale a una passione da assaporare anziché da trangugiare. Cresce anche tra i giovani la curiosità per la memoria, la domanda di personaggi che hanno segnato altre epoche. Come quell’autentico fuoriclasse di umanità che fu paròn Rocco. A trent’anni dalla scomparsa, prematura non solo per l’anagrafe ma per il vuoto lasciato in tutti i veri amanti del calcio, Gigi Garanzini, che lo conobbe e lo frequentò quando era ormai sul viale del tramonto, ritorna sulle tracce dell’inimitabile allenatore triestino. Un “viaggio nella memoria”, come lo definisce l’autore, che copre tutte le tappe della carriera e le diverse città che lo hanno visto protagonista: dalla sua Trieste, che amava di un amore non poi del tutto ricambiato, a Padova, dalla Milano rossonera dei grandi trionfi euromondiali alle più sofferte esperienze nella Torino granata e a Firenze. A rievocare la figura di Rocco, si succedono le testimonianze di molti personaggi noti e meno noti. Una rivisitazione appassionata, ma mai agiografica, che celebra le qualità del tecnico senza tacerne qualche limite o gli episodi meno convincenti. Per tutti gli innamorati del pallone, al di là delle bandiere d’appartenenza, scoprire (o riscoprire) una commedia umana autentica, immersa in un’atmosfera genuina.
Amo la mia Cecily, con tutto il cuore… Sinceramente, credo di poter sopravvivere a tutte le difficoltà che questa situazione mi mette davanti. Quello che davvero mi getta nello sconforto e nella disperazione è vederla soffrire e sapere che qualunque sia l’esito, non ho il potere di cambiare il suo destino o di renderlo più accettabile. Jim Beaver e Cecily Adams sono attori. Vivono e lavorano a Hollywood. Nell’agosto del 2003 ricevono una notizia che rischia di sconvolgere la loro vita per sempre: la figlia Maddie, di soli due anni, è affetta da una leggera forma di autismo. Appena sei settimane dopo, il mondo crolla loro addosso definitivamente. Cecily ha un tumore incurabile ai polmoni. Dopo essere stato al telefono con famigliari e amici per un’intera giornata, Jim decide che da quel momento in poi ogni notte invierà una e-mail per tenere tutti aggiornati sulla situazione senza sottrarre neanche un minuto dal tempo che vuole dedicare a sua moglie. In breve le e-mail di Jim si trasformano in un appuntamento fisso non soltanto per i suoi cari, ma anche per migliaia di persone sparse per il mondo. “La vita è così” raccoglie i messaggi di un intero anno, parlandoci non soltanto di una perdita, ma anche della gioia nel prendersi cura di un bambino, dello stupore nel sentirsi compreso e sostenuto da persone sconosciute, della forza e del coraggio di ricominciare tutto daccapo.
Un viaggio tra i borghi, le valli e le foreste incantate che hanno ospitato i raduni delle streghe. Questi vengono rievocati insieme alla caccia alle streghe, che fece dell’herbara un’entità malefica legata al demonio, e all’eredità pagana, i cui simboli resistettero all’avvento del cristianesimo e ai tentativi dell’Inquisizione di cancellarli. Regione per regione, l’autore narra le leggende e le tradizioni che fecero di queste zone la dimora preferita di maghe e fattucchiere e offre al lettore, grazie a mappe, indirizzi e consigli pratici, gli strumenti per organizzare veri e propri itinerari magici tra i sentieri di campagna e gli anfratti nascosti del territorio italiano, in cui guaritrici e sciamane raccoglievano le erbe medicamentose e officiavano i sacri riti in onore dei loro dèi.
Dee Caffari è entrata negli annali della storia della vela, diventando la prima donna al mondo ad aver circumnavigato il globo in solitaria su una rotta non-stop in direzione ovest, contro i venti e le correnti. Iniziata il 21 novembre 2005 con la partenza da Lizard, in Gran Bretagna, la sua impresa si è conclusa il 18 maggio 2006, dopo 178 epici giorni di navigazione, 34 dei quali in un mare in tempesta con onde alte fino a dodici metri. Dee ha intrapreso questo passaggio lungo 26.000 miglia a bordo di una versione modificata dello yacht in acciaio di 72 piedi con il quale aveva capitanato un equipaggio di 18 velisti nel corso del Global Challenge 2004-2005. Caffari ripercorre la sua storia d’amore con il mare, iniziata da bambina. È il padre infatti a trasmetterle l’amore per la navigazione e dopo la sua morte Dee decide di lasciare l’insegnamento per dedicarsi al sogno della sua vita, fare la skipper. Inizia a lavorare con un famoso velista inglese, Mike Golding, poi nel 2004-2005 partecipa, come skipper, alla Global Challenge, il giro del mondo a tappe per equipaggi dilettanti e paganti (salvo chi sta al timone). E nel novembre 2005, il sogno realizzato della conquista del record.
Lunario. Dodici mesi di miti, feste, leggende e tradizioni popolari d’Italia
Lingua: Italiano
In questo “Lunario” ispirato agli antichi almanacchi che in passato riportavano le tavole delle lunazioni e ricordavano feste e fiere, Alfredo Cattabiani ci accompagna in un viaggio nelle nostre tradizioni popolari. In dodici capitoli, ciascuno dedicato a un mese dell’anno, vengono descritte le ricorrenze più interessanti, raccontati anedotti curiosi e illustrati i simboli astrologici.
Verità e menzogna. La visione dionisiaca del mondo. La filosofia nell’epoca tragica dei greci su verità e menzogna in senso extramorale
Lingua: Italiano
In “Verità e menzogna” sono raccolti tre scritti di Nietzsche. Tre scritti giovanili, nei quali s’intravedono i grandi temi della maturità. C’è la distinzione tra apollineo e dionisiaco, che poi sarà al centro della Nascita della tragedia. C’è la riscoperta dei presocratici. C’è la prima e insuperata teoria della conoscenza che nega la possibilità stessa della conoscenza e propone quello scenario scettico che nella maturità approderà al nichilismo. E c’è, soprattutto, la potenza di uno stile visionario e di un temperamento esplosivo, quello stile e quel temperamento che sconvolgeranno la modernità con la forza di un terremoto.
Verità e menzogna. La visione dionisiaca del mondo. La filosofia nell’epoca tragica dei greci su verità e menzogna in senso extramorale. libri EUR(00.00€)
Verità e menzogna. La visione dionisiaca del mondo. La filosofia nell’epoca tragica dei greci su verità e menzogna in senso extramorale. audiolibro EUR(00.00€)