Katya lavora in un’agenzia pubblicitaria di Londra. Le sue esagerate note spese attirano l’attenzione dell’ufficio del personale che la obbliga a tenere un resoconto dettagliato delle sue uscite. I diari contabili, però, si trasformano ben presto in qualcosa di più personale e si arricchiscono di note velenose sul capo, i parenti, gli amici e i fidanzati. Katya comincia a divertirsi, soprattutto quando il suo resoconto privato diventa rapidamente un successo di pubblico dominio… Il romanzo di Adele Lang è stato pubblicato in hardcover nella collana Romanzi.
Gore Vidal scrive in questo libro la seconda puntata del suo “romanzo autobiografico”, raccontando i suoi ultimi quarant’anni. Il cinema ha preso ormai il posto della letteratura e, con la grazia di un film d’autore, si avvia verso l’Uscita. D’altra parte, la vita di questo “enfant terrible” della letteratura americana che sognava di diventare una star del cinema, ha sempre viaggiato su binari paralleli alla storia della settima arte. Popolano queste pagine i politici, i giornalisti e gli uomini di cultura più influenti del nostro Novecento.
“In realtà non ho mai saputo quando di preciso ho oltrepassato la linea tra l’essere a favore del regime e l’essere contro, perché ho sempre aborrito le ingiustizie. Juanita Castro, sorella di Fidel e Raúl, decide di raccontare gli eventi che negli ultimi cinquant’anni hanno segnato l’esistenza di milioni di persone. La donna ripercorre l’infanzia e la giovinezza a L’Avana, gli anni della lotta che portarono nel 1959 al trionfo del castrismo, il disincanto verso la Rivoluzione che la condusse all’esilio, in Messico prima, negli Stati Uniti poi. Tra le rivelazioni contenute nel libro, troviamo un ritratto familiare: Raul viene descritto come un uomo generoso, ricco di sensibilità, con un forte senso della famiglia e dell’umorismo, in netta contrapposizione a Fidel, leader spietato, egoista e arrogante. Un episodio significativo è il trasferimento da L’Avana a Biràn, durante il quale il primo accompagna in treno la madre morta tenendole la mano, mentre il secondo viaggia più sbrigativamente in elicottero. Da queste pagine emerge, inoltre, il carattere violento della Rivoluzione, spesso fatto di esecuzioni sommarie, vendette atroci ed epurazioni: niente di più lontano dall’immagine edulcorata che i media troppo sovente restituiscono. Che Guevara, ormai vera icona pop della cultura occidentale, viene qui presentato come un uomo sanguinario e calcolatore.
Camila è piccola quando i genitori, borghesi alternativi, rompono le regole e decidono di abbandonare la vita normale per unirsi alla comunità di Osho, leader spirituale dell’amore libero e della ricerca della felicità individuale come fine supremo. Diventa così una figlia dei figli dei fiori, una bambina che cresce all’ombra degli ashram hippy, tra meditazioni, musica, danze, totale condivisione dei beni e continui spostamenti da una casa all’altra, dove ogni volta bisogna ricominciare tutto da capo. Da Milano a Poona, in India, da Londra a Berlino, Camila racconta il suo vertiginoso viaggio di ragazzina amata e protetta nel cerchio magico della vita comunitaria, poi abbandonata e costretta a contare esclusivamente su di sé quando si trova all’improvviso sola tra estranei in un college inglese in cui vengono allevati, lontano dalle loro famiglie, i giovani discepoli di Osho. Queste pagine svelano un’identità forte, dipendente, ribelle. E un’ampiezza di vedute non comune, quella di una cittadina del mondo. Attraverso la sua infanzia nomade e il melting pot di culture che l’hanno contaminata, Camila dà voce a un’esperienza singolare, diversa, non solo come testimonianza autobiografica ma come ritratto di un’intera generazione poco conosciuta. Dietro le quinte del personaggio televisivo, una storia vera, carica di fascino e di tensione emotiva.
Due giudici che a Roma indagavano sui movimenti eversivi di destra, Vittorio Occorsio e Mario Amato. Un altro che a Milano era impegnato nella lotta contro il terrorismo di sinistra, Emilio Alessandrini. Un operaio, Guido Rossa, che a Genova aveva denunciato un collega che distribuiva volantini delle Br. Un giornalista, Walter Tobagi, che raccontava senza peli sulla lingua la galassia di simpatie e connivenze in cui si muovevano i terroristi. Tutti assassinati tra il 1976 e il 1980, al culmine degli anni di piombo. Giovanni Minoli ha voluto guardare insieme al recente passato e al presente, per comprendere come nasce una stagione di violenza e cosa si può fare per evitare che ritorni.
Tina è una studentessa di diciassette anni quando, il 26 settembre 1944, assiste all’impiccagione di un gruppo di giovani partigiani nella piazza di Bassano del Grappa. Una scena terribile, che suscita in lei una risposta immediata: non si può restare spettatori della violenza dei nazifascisti senza tradire i valori della libertà e della pace. Non a caso il suo racconto autobiografico prende le mosse proprio dall’esperienza di staffetta partigiana, che si rivelerà una preziosa fonte di insegnamenti: quella, infatti, e il successivo impegno a sostegno delle operaie delle filande, la porteranno a maturare l’interesse per l’attività politica, in particolare per le questioni femminili e sociali.
Una nuova testimonianza di fede e di vita firmata Nicola Legrottaglie, in cui il grande campione racconta come la fede sia la garanzia di una vita più piena, ricca di soddisfazione e di gioia. Nicola affronta le piccole e grandi domande della vita – quelle che sono nate in fondo al suo animo dopo la conversione, ma anche i mille interrogativi che gli hanno rivolto i suoi affezionati lettori dopo il successo del primo libro: cosa significa amare veramente? Qual è il senso della fatica quotidiana che ci è richiesta nel mondo del lavoro? Come affrontare il dolore per la perdita di una persona cara? Come si può credere in un Dio buono e provvidente quando nel mondo c’è tanta sofferenza? Come affrontare una malattia con serenità, senza lasciarsi vincere dalla disperazione? Come trovare la vera amicizia, libera dagli interessi? Come posso accettare me stesso per quello che sono, con tutti i miei limiti? Come accorgersi dei talenti che il Signore ha donato a ognuno di noi, e che ci rivelano qual è la chiamata della nostra vita? Come avere un rapporto vivo e vero con Gesù? Che cos’è la preghiera? Che senso ha la vita? Quale significato ha il mistero della morte? Una confessione a cuore aperto, un coinvolgente percorso di vita, esplorato attraverso gli aneddoti, gli incontri, gli episodi vissuti da Nicola, senza mai far mancare il confronto con la Parola di Dio, per una rilettura della vita, in ogni suo aspetto, con gli occhi della fede.
Ruth è nata nel 1920 in una famiglia ebrea: è una ragazza attenta, vivace, che ama la poesia, la musica, la letteratura; la sua vita è piena di speranze e di sogni per il futuro. Presto, però, il confronto con la realtà della persecuzione, della guerra e della deportazione entra a far parte della sua vita. Dalla famigerata “Notte dei Cristalli” in poi, la vita di Ruth diviene una specie di corsa contro il tempo. Fuggita in Norvegia, dal 1939 al 1942 terminerà gli studi superiori, lavorerà, conoscerà persone nuove e interessanti: intellettuali, poeti, artisti. Già da giovanissima, Ruth mostra di possedere una rara capacità di comprendere in quale direzione si muovono le forze politiche che agitano l’Europa, e un’altrettanto straordinaria capacità di prevedere cosa sarebbe successo. È ancora adolescente quando, attorno ai dodici anni, inizia a scrivere un diario. Gli appunti che prenderà, i suoi racconti, le confessioni, le emozioni che convoglia sulla carta la accompagneranno per tutto il corso della sua breve esistenza.
All’apice del suo successo fu battezzato “il quinto Beatle”, e fu il primo calciatore popstar della storia. Ma Best non è mai stato capace di convivere serenamente con il denaro e la fama frutto del suo talento, e tutta la sua vita è costellata da oscure storie di donne, sesso e alcol. Molto è stato scritto su di lui, ma mai nulla era stato raccontato dallo stesso Best. In questa autobiografia il noto calciatore ha deciso di rimuovere ogni pudore e trascinare il lettore nei gorghi della sua vita “spericolata”, tra il fascino della swingin’ London degli anni Sessanta e la cruda realtà nordirlandese, tra i pub e i tribunali. Fino alla bancarotta, la prigione e l’inferno della cirrosi epatica.
Che cosa spinge un amante a trasformarsi in assassino dell’essere amato? E perché chi ama decide, uccidendo, di privarsi per sempre dell’oggetto d’amore? Con “Amori crudeli” Cinzia Tani, già autrice di “Assassine”, “Coppie assassine”, “Nero di Londra. Venti storie di sangue, amore e mistero”, cerca di dare risposta a questi interrogativi attraverso sette storie di cronaca accadute in sette diversi Paesi del mondo nel corso del Novecento. Passo dopo passo l’autrice ripercorre le tappe che hanno scandito ogni vicenda dal suo esordio, fatto spesso di gioia e incontenibile sensualità, fino alla tragica conclusione, la morte violenta.