Se mai le opere d’arte devono essere spiegate, come possono esserlo a parole? Heinrich Wölfflin, uno dei più grandi studiosi d’arte moderni, prova a rispondere a questo interrogativo muovendo dall’assunto che così come si impara una lingua straniera, con i suoi vocaboli e la sua grammatica, occorre imparare a vedere e giudicare ogni stile secondo le sue strutture di senso e non secondo un canone particolare. Lo spettatore deve quindi avere l’opportuno “atteggiamento”, per non rischiare di sovrimporre alle opere concetti e categorie estranee ed estrinseche. Uscito in origine nel 1921 per la collana “Biblioteca di Storia dell’Arte”, questo testo ebbe grande risonanza e l’autore decise di ripubblicarlo nel 1940 con l’aggiunta di un poscritto, incluso nella presente edizione. Introdotto da Andrea Pinotti, “Capire l’opera d’arte” è un libro stimolante e formativo, che rappresenta un’efficace epitome del pensiero wölffliniano nei suoi lineamenti basilari.
Due secoli di pensiero linguistico. Dai primi dell’Ottocento a oggi
Lingua: Italiano
Questo volume delinea lo svolgimento della riflessione sul linguaggio dall’antichità classica a oggi, dedicando lo spazio maggiore all’Ottocento e al Novecento, cioè all’epoca in cui la linguistica si è configurata come disciplina autonoma. Oltre che sulle concezioni teoriche generali dei vari studiosi, l’attenzione è posta sulla nascita e lo sviluppo di alcuni concetti e problemi, in particolare di quelli che ancora oggi caratterizzano lo studio del linguaggio.
Semplificare. Micro-filosofie del quotidiano. Con CD Audio
Lingua: Italiano
Come faccio a sapere se sono davvero innamorata? E che differenza c’è fra innamoramento e amore? Esiste un trucco per affrontare a cuor leggero – ma senza sbagliare! – una scelta difficile? Viene prima il piacere o il dovere? Queste e molte altre le domande , le ansie piccole e grandi, i problemi della vita di ogni giorno. Sono domande che sembrano avere poco in comune. A legarle è il modo ormai celebre con cui Edoardo Lombardi Vallauri propone le risposte. Ogni problema viene ridotto alla sua struttura razionale, ad un’ossatura così semplice che alla fine la soluzione viene fuori da sola, con un’evidenza e una chiarezza inattese Tratto dalla fortunata trasmissione Castelli in aria di Rai3, il libro contiene anche un CD-Audio con i testi originali delle conversazioni radiofoniche condotte dall’Autore.
Il manifesto programmatica della fenomenologia come unico percorso filosofico che rende possibile fondare le scienze della natura senza incorrere nello scetticismo relativista, e le scienze dello spirito senza incagliarsi nelle secche dello storicismo. Questa edizione è arricchita dalle note che Husserl apportò sulla sua copia originale.
All’ombra del baobab. L’Africa nera in 30 filastrocche. Con CD audio
Lingua: Italiano
Ecco l’allegro repertorio dei bambini dell’Africa occidentale o centrale, raccolto in un libro e in un compact disc. 30 ninne nanne, canti di nozze o di lavoro, danze e giochi cantati raccolti da Chantal Grosléziat, musicista e pedagoga. 10 paesi e 11 lingue (wolof, bambara, peul, lingala, susu ecc.) vi sono rappresentati. Le parole sono trascritte e tutte sono tradotte in italiano. In appendice, l’autrice ha riunito una miniera di informazioni sull’origine, il contesto culturale, la gestualità e la strumentazione di ogni filastrocca.
Parole: al muro e in scena. L’italiano esposto e rappresentato
Lingua: Italiano
Il volume raccoglie una serie di saggi (compreso un inedito) che vertono su due temi: le scritture esposte e la lingua del teatro. Nel primo caso si va dalle epigrafi della Roma medievale alle scritte pittoriche laziali tre-quattrocentesche; dalle iscrizioni commemorative otto-novecentesche di alcuni centri urbani ai monumenti ai caduti della Grande Guerra. Nel secondo caso si considerano libretti di melodrammi sette-ottocenteschi, commedie e drammi, ma anche scenette e monologhi, che si snodano per tutto l’arco del Novecento.
La narrazione nel lavoro di gruppo. Strumenti per l’intervento psicosociale
Lingua: Italiano
L’approccio narrativo è ormai molto utilizzato e conosciuto dagli psicologi e dagli altri operatori nel settore del disagio e della devianza, con particolare riferimento, pur non esclusivo, ai comportamenti di abuso di sostanze illegali e legali. E infatti negli ultimi anni il mercato editoriale si è andato arricchendo di contributi teorici e di ricerca. Esiste però una notevole carenza di testi che riportino esperienze applicative concrete e ancorate all’operatività nei contesti di intervento reali. In particolare, nel presente testo viene privilegiato il gruppo (in particolare il piccolo gruppo) come dimensione contestuale dell’intervento.
Lasciatece parlà. Il romanesco nell’Italia di oggi
Lingua: Italiano
Proietti, Verdone, Bonolis, Insinna, Amendola… un successo, quello del romanesco, non solo locale che si spiega nella centralità di Roma e nella facile comprensibilità del dialetto della capitale anche per chi romano non è. Il libro analizza la presenza del dialetto nei testi letterari, nel cinema, nella canzone, nella tv, nelle scritte murali e sugli striscioni delle tifoserie calcistiche.
Parole nuove e datate. Studi su neologismi, forestierismi, dialettismi
Lingua: Italiano
Il volume raccoglie una serie di saggi (compreso un inedito) che ha come oggetto parole entrate in italiano nel corso degli ultimi due secoli: si tratta prevalentemente di neologismi novecenteschi (neoformazioni, ma anche dialettismi e prestiti), di cui si cerca di individuare (a volte grazie alle risorse offerte dalla rete) la prima attestazione, che spesso è più antica delle date indicate nei vocabolari e a volte offre utili indicazioni per ricostruire la storia della parola. Analisi particolari sono dedicate a deonomastici (come rimmel), marchionimi (come bagnoschiuma), forestierismi pervenuti attraverso i dialetti (come supplì), nonché al complesso dei derivati dal termine dialetto (da dialettologia a neodialettale) e a parole che designano gli alimenti della prima colazione (dal caffellatte al croissant).
Scioperi e rivolte nel Medioevo. Le città italiane ed europee nei secoli XIII-XV
Lingua: Italiano
L’inaudita pressione fiscale, l’incertezza sulla destinazione del denaro riscosso, il dissenso nei confronti dei ceti dirigenti e la volontà di rappresentanza politica, le rivendicazioni salariali per aumentare compensi ormai troppo bassi, l’ingiustizia e la parzialità dei tribunali, produssero negli ultimi decenni del ‘3OO in tutta Europa le più sanguinose rivolte dell’epoca medievale. Era l’apogeo di una situazione che, sin dalla fine del 200, aveva visto alternarsi e sovrapporsi una serie di eventi catastrofici fatti di calamità naturali di ogni genere, crisi economiche, tracolli bancari, per culminare col ritorno della peste in Europa (1348). In questo cupo scenario, uomini e donne di ogni ceto sociale e di ogni lembo del Vecchio Continente si affannavano cercando di sopravvivere.