Questa è la storia del piccolo principe, bambino misterioso proveniente dal minuscolo asteroide B612 che, arrivato nel deserto del Sahara vi incontra un pilota in panne, intento a riparare il suo velivolo. Il pilota e il piccolo principe iniziano a parlare e diventano amici. Il bambino racconta all’adulto le sue peripezie da un pianeta all’altro prima del suo atterraggio sul pianeta Terra. Così comincia una delle storie più dolci e più belle che siano mai state scritte: che è poi la storia degli incontri, della scoperta dell’amicizia, del sapere affezionarsi e voler bene a qualcuno. Una storia semplice e grandissima, piena di poesia e di tenerezza. Età di lettura: da 8 anni.
Il dizionario, aggiornato, completo e di facile consultazione, comprende oltre 30000 voci e locuzioni, tutte le più importanti informazioni grammaticali, esempi che illustrano l’uso del tedesco moderno.
Il Mereghetti. 100 capolavori da far vedere ai propri figli
Lingua: Italiano
Quali film far vedere ai propri figli? La domanda più semplice è anche quella più difficile: ogni bambino ha una sua sensibilità che spesso reagisce in maniera diversa di fronte allo stesso film. Con questo libretto, dove 100 capolavori sono divisi in tre gruppi – “per i più piccini”, “a partire dai 6/7anni” e “per i più grandi” – il Mereghetti prova a rispondere a questa insidiosa domanda, unendo la sua esperienza cinematografica a quella, più privata ma non inferiore, di papà.
Kilarkos: la Grande Guerra si è da poco conclusa, i barbari sono stati ricacciati nelle giungle del sud e i regni ribelli di Basilitheos e Svardal sono tornati sotto il controllo del nuovo Imperatore. Per i quattro Eroi questa nuova missione sarà una passeggiata: recuperare l’imbelle figlio del Duca Enchamneides da una banda di briganti che lo tiene prigioniero sui monti di Svardal. Una cosa da niente. Ma quali segreti nasconde l’antico borgo di Kallstorn, segreti mai più violati dai tempi del Re Dio?
Signore e signori, va in onda il Raffa-Book, il grande show interamente dedicato alla regina dello spettacolo italiano, all’icona del “Tuca tuca” e di “Fiesta”, di Fantastico e Carramba, al caschetto che ha conquistato il mondo, frangia: a passo di danza attraverso la vita dell’inossidabile Raffaella, le opere e i miracoli (come definireste altrimenti il nanananà del ritornello di “Rumore”? E l’ombelico al vento in anni di TV castigatissima?). I grandi successi, le tappe di una carriera sfolgorante, una discografia poco ragionata e molto appassionata: tutto quello che ha stregato generazioni di fan sfegatati e fedeli, raccontati da due penne impertinenti e devote al RaffaMondo. E poi, molto altro ancora: le interviste esclusive ai creatori del mito, aneddoti, foto introvabili (!), retroscena e curiosità, memorabilia e rarità, e soprattutto, come si conviene a uno show degno di questo nome, tante sorprese.
Quanta paura puoi avere in sessanta secondi? Tanta, tantissima. Soprattutto se le storie sono le più brevi, terribili e inquietanti che siano mai state scritte. Un bambino che sparisce in un quadro. Due amici che fanno dolcetto-scherzetto in una casa immersa nel buio. Una nonna che parla con le ombre. Un oste che prepara salsicce dall’aria sospetta. Settantadue grandi autori per adulti e ragazzi si sfidano per farti provare un brivido lungo non più di tre pagine. Settantadue storie brevi, dallo humour nero all’horror puro, dopo le quali non potrai più guardare allo stesso modo il gatto in fondo al vicolo, l’armadio dall’anta che cigola e neppure la tua immagine riflessa allo specchio. Età di lettura: da 11 anni.
Il Mondo Emerso sembra giunto definitivamente al tramonto. Il morbo che il re degli elfi ha insinuato nella popolazione sta contaminando ogni villaggio, e l’unico antidoto, una pozione distillata dal sangue di ninfa, non basta a curare tutti i malati. Mentre ogni speranza sembra perduta, Adhara decide di non opporsi più al proprio destino e di essere fino in fondo Sheireen, la creatura nata per combattere il Marvash, il male assoluto. Grazie al suo coraggio e all’aiuto di una guerriera ribelle, l’origine del morbo viene infine svelata, e un’innocente sottratta a un immane supplizio. Ma le voci di un’inattesa minaccia iniziano a serpeggiare tra i sopravvissuti, e un attacco di inaudita potenza sembra covare nelle riunioni segrete del re degli elfi e i suoi seguaci. L’arma che annienterà per sempre il Mondo Emerso sta per abbattersi sulla Terra del Vento, e Adhara dovrà compiere una scelta dolorosa e definitiva, sacrificando alla missione molto più di se stessa.
Cose che abbiamo in comune. 44 lettere dal mondo liquido
Lingua: Italiano
“Queste sono storie ispirate a delle esistenze comuni, da cui trarre spunti per rivelare ed esporre una straordinarietà altrimenti difficile da cogliere. Se vogliamo che ciò che all’apparenza ci è familiare lo diventi davvero, dobbiamo per prima cosa rendercelo estraneo. Si tratta di un compito difficile e la piena riuscita è quanto meno incerta. Tuttavia è questo l’obiettivo che noi, lo scrittore di queste quarantaquattro lettere e i suoi lettori, ci prefiggiamo per la nostra avventura. Ma perché proprio quarantaquattro? Sospetto che la maggior parte dei lettori si porrà questa domanda. Sento di dover loro una spiegazione. Adam Mickiewicz, il più grande poeta romantico polacco, inventò un personaggio misterioso, un portavoce della Libertà e suo rappresentante, o vicereggente sulla Terra, il cui nome è Quarantaquattro. Grazie ad Adam Mickiewicz il numero quarantaquattro simboleggia lo stupore e la speranza che accompagnano l’arrivo della Libertà. È un numero che annuncia, in modo indiretto e solo agli iniziati, il tema conduttore di queste missive. Lo spettro della libertà aleggia in ciascuna di loro. Anche quando si trattano temi del tutto diversi. Anche quando la sua presenza, come per ogni spettro degno di questo nome, appare invisibile.” (Zygmunt Bauman)
Vincenzo, responsabile della manutenzione del centro siderurgico di Bagnoli, viene incaricato della dismissione e della vendita dell’impianto delle Colate Continue ai cinesi. Al termine del lavoro, Vincenzo si rende conto che ai cinesi è stata venduta anche una macchina difettosa che aveva causato, anni prima, la morte di un operaio. Avendo trovato il modo di riparare la macchina, parte per la Cina dove, accompagnato dalla giovane interprete Liu Hua, cercherà di localizzare l’impianto e riparare la macchina.
La storia di Cinecittà comprende in gran parte la storia del cinema italiano, ma il suo ruolo è stato determinante anche nel contribuire a molti dei grandi successi d’oltreoceano. Fondata da Mussolini nel 1937, Cinecittà divenne da subito un centro di produzione cinematografica all’avanguardia internazionale. Dal neorealismo alla commedia italiana, dai kolossal americani ai western, da Fellini fino alle recenti coproduzioni holliwoodiane, Cinecittà ha vissuto momenti memorabili. Attraverso agili testi anedottici e un ampio apparato iconografico il libro ricostruisce la storia del suo “mito” e dei suoi protagonisti, delle sue leggende e delle sue atmosfere, della sua anima bizzarra che incarnò così bene lo spirito della “dolce vita”.