Non c’è tregua per Sofia, giovane erede dell’ultimo dei draghi e unica speranza contro Nidhoggr, la feroce viverna nata per distruggere l’equilibrio del mondo. La battaglia per la conquista del Frutto di Eltaninn si è appena conclusa, ma il nemico è sempre in agguato: qualcosa di terribile è accaduto in una città lontana, un evento così infausto da offuscare il potere della Gemma dell’Albero del Mondo, custodita nelle segrete della casa di Sofia. Sofia e i suoi compagni di viaggio dovranno partire per Monaco di Baviera, la città in cui si annida la minaccia e al tempo stesso si cela la chiave per annientarla, combattendo una lotta contro il tempo per evitare il trionfo definitivo di Nidhoggr. Sulla loro strada incontreranno nuovi e vecchi alleati, e dovranno far ricorso a un manufatto antichissimo, che già in passato è stato utilizzato con esiti tragici. Il potere in esso racchiuso è immenso e pericoloso, ma è l’unico in grado di salvare il mondo. Età di lettura: a 12 anni.
La collezione delle icone. Museo Attilio e Cleofe Gaffoglio
Lingua: Italiano
Il Civico Museo Attilio e Cleofe Gaffoglio raccoglie preziose collezioni di oreficeria, avori, porcellane, sculture e dipinti, databili dal XIV al XX secolo, che Attilio Gaffoglio ha collezionato e raccolto nella sua casa nell’arco degli ultimi quarant’anni. Egli nasce a Genova e dopo gli studi si trasferisce a Torino dove intraprende la sua attività imprenditoriale e lì rimane sino al 1983, anno in cui abita a Rapallo. Attilio Gaffoglio è un un curioso, intelligente signore che ama l’arte e con la moglie Cleofe approfondisce le sue conoscenze, segue il mercato dell’arte ed acquista opere ed oggetti d’arte: le porcellane prima, quindi gli argenti, gli avori, i dipinti e le sculture e, infine, la preziosa oreficeria. La sua casa diventa ben presto una sorta di casa museo; egli dispone, infatti, le opere e gli oggetti d’arte per materiale e tipologia e, per sua stessa ammissione, pensa debbano essere esposti al pubblico e a disposizione di tutti. Con questi intendimenti egli diventa un collezionista in senso moderno. La collezione include oltre 700 oggetti e opere d’arte antica: tra porcellane e maioliche, argenti, avori ed un nucleo di dipinti e sculture trovano spazio le 18 icone protagoniste di questo volume.
Il cacciatore di teste è un romanzo in cui Jo Nesbo presenta un nuovo protagonista: Roger Brown. Lui è, come dice il titolo stesso, un cacciatore di teste. Nel suo lavoro è considerato tra i migliori. Possiede l’eccezionale qualità di riuscire a trovare sempre la persona giusta da inserire nelle aziende sue clienti, che spesso sono esigenti multinazionali. I suoi servizi sono piuttosto costosi, però si tratta di investimenti che le aziende sono disposte a compiere, conoscendo l’abilità di Roger. Riesce infatti a sondare le attitudini e le capacità di ogni candidato, facendo la domanda giusta al momento giusto. Riesce a comprendere il carattere e la resistenza allo stress delle persone che si trova di fronte, mettendoli, secondo le esigenze, a loro agio o in una condizione di tensione. Ha carisma, nonostante la sua bassa statura, e piace a tutti, soprattutto alle donne. E’ sposato con Diana, una donna bellissima e attraente. Il difetto di Diana è che spende un sacco di soldi. I due conducono uno stile di vita estremamente costoso, tanto che, nonostante il ben retribuito lavoro di Roger, i soldi non sono sufficienti. Spendono molto di più di quanto Roger riesca a guadagnare. Per far fronte alle spese, quindi, Roger svolge un secondo lavoro. Si tratta di un lavoro segreto, nel quale Roger si rivela tanto competente quanto in quello da lui svolto alla luce del sole. Roger è un ladro di opere d’arte. Quando conosce il proprietario di un meraviglioso dipinto, inizia a studiare un nuovo colpo. Ma le cose non vanno come previsto. Il cacciatore di teste è un giallo coinvolgente in cui Jo Nesbo mette in scena un protagonista dall’etica discutibile, ma che, più si sviluppa la trama, più riesce ad entrare nelle simpatie del lettore.
Questo libro “svela” un tesoro: l’immaginario di Giuseppe Tornatore, l’humus da cui nascono i suoi film, e nello stesso momento in cui lo fa apparire “togliendo il velo” che lo nascondeva, lo salvaguarda dalla sparizione per tutti noi suoi spettatori. La porzione del suo mondo umano e poetico che in questo libro si dispiega, certo non esiste più – per dirla con Roland Barthes – ma la fotografia, che etimologicamente è “scrittura per mezzo della luce”, strappa le cose alle tenebre rendendole visibili és aéi – come dicevano gli antenati greci del siciliano Tornatore – cioè “per sempre”. Quest’arte infatti infinitizza gli istanti fissati nelle sue rappresentazioni statiche, certificando, nonostante la loro attuale assenza, la loro presenza costante nella nostra mente e nel nostro cuore. Prima del cinematografo, che per statuto si esprime con le immagini in movimento, e più di esso, la fotografia si inscrive inoltre nel registro di una verità maggiormente certificata, perché meno manipolabile: i suoi “fermo-immagine” sono incontrovertibili e sprigionano una forza evocativa che conferisce una sorta di valore aggiunto alle esperienze di spazio, di tempo e di vita in esse raffigurati. Ogni fotogramma inoltre include virtualmente un prima e un poi dello scatto istantaneo, che rinvia a un “fuori campo” evocato, la cui realtà non scompare, ma “appare” nelle forme emotive dell’allusione.
Perché la prima colazione è un pasto fondamentale? Perché è importante masticare bene il cibo? Che cos’è la piramide alimentare? E le calorie? Il libro, con un taglio estremamente semplificato e un linguaggio accogliente, svela i segreti nascosti nel piatto che il bambino si trova davanti ogni giorno e con cui può avere un rapporto ora difficile, ora distratto, ora eccessivo. Il percorso alla scoperta di un sano rapporto con il cibo è disseminato di esempi, curiosità e consigli pratici di ogni genere, come quello di tenere sempre una bottiglietta d’acqua nello zainetto o di imparare a calcolare le calorie che si consumano quando si corre, si va in bicicletta, si salgono o si scendono le scale. E poi, pranzare o cenare non vuol dire solo alimentarsi, ma ritrovarsi insieme, scambiare le proprie esperienze e… imparare a comportarsi in modo corretto a tavola. Età di lettura: da 6 anni.
I frasari per capire e farsi capire in ogni occasione: durante il viaggio, sui mezzi di trasporto, nella ricerca di un alloggio, in albergo, in campeggio, al ristorante, nei negozi, nei grandi magazzini; mentre si fa turismo o sport, per divertirsi, visitare città, monumenti, monasteri e templi buddhisti; per presentarsi, fare conoscenza, telefonare; in banca, in posta, in situazioni di lavoro; Quando servono facilitazioni particolari; in ambasciata, al commissariato di polizia, in questura, dal medico, nelle difficoltà e negli imprevisti… Notizie utili su usi, abitudini, servizi, orari; moneta, numeri, pesi e misure; il calendario tibetano; buddismo, feste e iconografia religiosa; titoli e terminologia onorifica. In più un breve compendio grammaticale.
Il meraviglioso mondo dei maharajah. Sfarzo e stile dei reali indiani
Lingua: Italiano
Nell’immaginario collettivo i principi indiani sono sempre stati considerati come personaggi di un mondo fiabesco, immersi nel lusso più sfrenato. La stessa parola maharajah ha un’aura di fantasia, anche se si tratta di pura e lussuosa realtà. Questo volume vuole essere un’importante rassegna dei meravigliosi pezzi commissionati dai principi indiani alle più importanti case di produzione europee. A partire dalla fine del XVIII secolo, con l’avvento della Pax Britannica, i principi indiani poterono finalmente dedicarsi a costruire i propri palazzi e a comprare beni di lusso e il modello europeo era quello più seguito, data la grande influenza della dominazione inglese. Vennero ingaggiati i più importanti architetti europei per la costruzione delle loro sfarzose dimore, i più famosi designer per i loro gioielli ed accessori, i marchi più noti per produrre modelli di auto e pezzi di arredamento unici. Il libro propone foto e descrizioni, suddivise in capitoli dedicati ognuno a una tematica: partendo da quadri e servizi fotografici della rappresentazione ufficiale delle famiglie reali, passando ai gioielli, agli abiti ed accessori personali, agli accessori per la casa e il tempo libero, per finire con i palazzi reali.
Questo libro è solo un piccolo mattone”. Il tentativo di creare una sensibilità nelle prossime generazioni di adulti. Qualcuno pensa che imparare a vivere in armonia con il Pianeta voglia dire fermare il progresso. Non è così. E anzi, con ogni probabilità, la tecnologia e il progresso scientifico ci daranno una mano. Bisogna cambiare modo di pensare. Vedere ciò che ci circonda non soltanto come qualcosa da sfruttare per arricchirsi. Tocca a voi fare meglio dei vostri padri e dei vostri nonni. Un altro mondo è possibile”. “L’ecologia spiegata ai ragazzi” è una raccolta di domande e risposte su tutti i temi più importanti che riguardano il nostro pianeta. Dal surriscaldamento globale alle energie pulite, dall’estinzione degli animali alle proposte pratiche per consumare e inquinare meno. Risposte, prima di tutto, ma anche consigli pratici, per costruire un futuro verde per tutti. Ha collaborato Alessandro Midlarz.
Esercizi di scrittura per la scuola e l’università
Lingua: Italiano
Settanta esercizi e spunti di riflessione su otto cardini dell’insegnamento dell’italiano a scuola e all’università: il funzionamento del testo; scritto e parlato; la coerenza; la coesione, la sintassi e la pragmatica; la punteggiatura; il sistema verbale; il lessico e la fraseologia; il testo letterario. Un agile vademecum per risolvere i problemi grammaticali e stilistici più spinosi, per imparare a scrivere meglio e per capire come si costruiscono i testi creativi e quelli professionali.
Di lei si dice che è pericolosa e fredda come un killer. E sicuramente lo è quando impugna il fioretto, a giudicare dal numero impressionante di vittorie che ha collezionato sin da quando aveva solo dieci anni, e che l’ha resa l’atleta con più medaglie della storia della scherma. Però Valentina Vezzali è anche una donna divisa tra determinazione e fragilità, consapevole che la sua avversaria più temibile è lei stessa, con tutte le insicurezze che ogni essere umano ha, ma che chi si mette in gara deve imparare a domare. Tolta la maschera e posato momentaneamente il fioretto, Valentina racconta la sua storia, dalla perdita prematura del padre alla sofferenza della madre chiusa in se stessa, due esperienze dolorosissime che hanno scolpito nella roccia il suo carattere. E poi i rapporti intensi e alterni con preparatori e compagne/rivali, un’esistenza sempre in viaggio, il matrimonio con Mimmo, la nascita fortemente desiderata di Pietro, i segreti della dieta Zona che le ha fatto riguadagnare la forma perfetta in poco tempo, la ferrea volontà di ritornare in pedana a quattro mesi dal parto e l’oro di Lipsia dedicato a tutte le mamme del mondo. Perché nella vita bisogna imparare a rispettare la propria complessità a sognare il meglio e impegnarsi per ottenerlo. Senza scoraggiarsi mai.