Nel corso della vita, le credenze e le convinzioni inconsce hanno il potere di condizionare le nostre azioni, spesso anche quelle che in realtà non ci appartengono. Ognuno di noi, in sostanza, ha due alternative: continuare ad assecondare gli stimoli del subconscio (generati dal proprio retaggio culturale, dal vissuto e dalle convenzioni sociali) rimanendo schiavo delle abitudini; imparare ad agire autonomamente e cambiare vita. Questa guida, attraverso il pensiero positivo e la visualizzazione creativa, ci aiuta a liberarci dalle catene invisibili che imprigionano la nostra mente orientandoci verso il successo. L’obiettivo è imparare ad agire consapevolmente e a modellare la propria vita in funzione dei propri desideri più profondi.
“Dal mare Iddu è ancora più imponente. Chiude nel suo abbraccio tutta l’isola, essendo lui stesso tutta l’isola…” L’isola è Stromboli. Iddu è il suo vulcano, protagonista assoluto della oscura e solare vicenda. L’oscura vicenda di un corpo assassinato, sepolto sotto la sabbia; di qualcuno precipitato (buttato) in un mare di scogliera; di un furioso incendio nell’isola. La solare vicenda di un’estate calda e dorata: belle ville, rosmarini, gelsomini e bougainville, cene sulle terrazze, giardini incantati; cani, gatti, vegetali, minerali; sofisticate nobildonne, uomini di successo, affascinanti efebi.
– Prefazione – Descrizione generale (E. Picozza) – Il diritto dell’economia (E. Picozza). – Sezione Prima: L’ordinamento multilivello del diritto dell’economia. – Sezione Seconda: I principali Istituti Nazionali – Nuove prospettive del diritto privato dell’economia (V. Ricciuto). – Sezione Prima: Regolatori del mercato, eteronomia del contratto. – Sezione Seconda: Impresa e mercati – Diritto processuale dell’economia (E. Picozza-L. Cappello) – Indice analitico.
Elementi di sociologia. Temi e idee per il XXI secolo
Lingua: Italiano
Questo manuale si rivolge agli studenti che affrontano nell’ambito del loro percorso di studi un insegnamento di Sociologia. L’obiettivo è quello di fornire loro gli strumenti concettuali per renderli capaci di cogliere fenomeni emergenti e comprendere il senso di una nuova cultura e di una nuova società, nella consapevolezza che le trasformazioni in atto richiedono nuovi concetti e nuovi strumenti di analisi. La struttura del testo riprende, quindi, concetti e formule propri dell’analisi sociologica classica, ma non si limita a utilizzarli per una rappresentazione statica della società, bensì li piega e li ridecodifica per adattarli a interpretare la nuova società che si fa liquida. La trattazione è arricchita da numerosi box che hanno lo scopo di proporre le tematiche in modo critico, suggerendo percorsi di approfondimento e di riflessione. Una nota storica che ripercorre le tappe fondamentali della disciplina fornisce la piattaforma di base su cui poter innestare la lettura dei grandi classici presentati nei vari capitoli.
Microsoft Office PowerPoint 2003. I portatili a colori
Lingua: Italiano
Una guida all’uso di PowerPoint completa delle informazioni utili per utilizzare i modelli e le creazioni guidate; per imparare a rendere interattive e accattivanti le presentazioni; per arricchire le presentazioni con contenuti multimediali, integrandole con il Web e con le altre applicazioni di Microsoft Office System 2003; per scoprire come inserire effetti speciali e animazioni personalizzate all’interno delle diapositive; per identificare il modo migliore per creare ed eseguire la presentazione e per sfruttare le funzionalità per l’esecuzione online, per la pubblicazione su di un sito Internet o Intranet e per il trasferimento guidato su CD.
La vera storia del cabaret. Dall’uomo delle taverne alla bit generation
Lingua: Italiano
Da sempre gli esseri umani amano bere e divertirsi. E dunque amano il cabaret perché si ride e si beve, non necessariamente in quest’ordine. Ma qual è la vera natura del cabaret, un’etichetta che a volte viene usata a sproposito? È un tipo di locale o un genere di spettacolo? È solo un sottoprodotto del comico oppure ha maggiori ambizioni? E quali sono le sue caratteristiche, che lo distinguono da altre forme di spettacolo? “La vera storia del cabaret” ripercorre le tappe di questo genere, alla ricerca del segreto di un fenomeno che attraversa con successo epoche e paesi, sempre diverso ma sempre fedele a sé stesso. Gli inizi sono ovviamente un po’ vaghi: nessuno si è segnato sul calendario il giorno esatto della scoperta del vino o della birra, visto che erano tutti troppo ubriachi per pensarci. Dopo le tabernae vinariae romane e le hostarie medievali, le botteghe del caffè veneziane e i pleasure gardens londinesi, il secondo punto di partenza è invece noto e squisitamente parigino: è lo Chat Noir, il papà di tutti i cabaret. Da lì la formula investe l’intera Europa, Italia compresa. Perché l’Italia è un caso particolare. Da noi il cabaret ha ascendenze illustri, dalla scapigliatura ai futuristi. Ci sono concorrenti che hanno creato qualche confusione, dall’avanspettacolo al varietà, fino a certe degenerazioni della comicità televisiva. E poi ha diverse declinazioni geografiche, da Napoli a Genova, da Milano a Roma, le varie capitali del cabaret all’italiana.
“Grotowski è unico. Perché? Perché nessun altro al mondo, nessuno dopo Stanislavskij, di mia conoscenza, ha esplorato la natura della recitazione, il fenomeno che la costituisce, il suo significato, la scienza dei suoi processi, sia psichici che fisici o emozionali, così profondamente e pienamente come Grotowski”. Dal primo incontro avvenuto negli anni sessanta, fino alla scomparsa di Jerzy Grotowski (1933-1999), Peter Brook ha colto l’importanza di quest’uomo straordinario valorizzandone le scelte radicali. In questo libro il libro dell’amicizia – grazie ai testi, alle conferenze, alle testimonianze, seguiamo il percorso del regista polacco, alla ricerca di una forma perfetta, dell’arte come veicolo. Ma il regista inglese sottolinea anche la sua diversità, il suo bisogno del pubblico, dell’impurità elisabettiana. Egli non commenta, dialoga con Grotowski. Per tutta la vita.
Dai precursori fino alle nuove band d’autore, dai grandissimi ai “cult”: in ordine alfabetico dagli Africa Unite a Zucchero, passando per Buscaglione, Modugno e Bindi, Celentano e Jannacci, De André e Guccini, il Nuovo Canzoniere e Giovanna Marini, Tenco e De André. Per ogni cantautore il dizionario presenta: la biografia e la carriera artistica, con mille curiosità e indiscrezioni; il successo di pubblico e di critica, i grandi concerti e le tournée; i rapporti con l’industria discografica e i mass media; le collaborazioni, i libri, Le colonne sonore; i premi, le critiche e i riconoscimenti; la Linkografia; le discografie con Le track list; nell’indice, oltre 17.000 canzoni.
Con Comicanti, nel 2009, Giangilberto Monti comincia “il viaggio” nella canzone comica, satirica ed ironica italiana. Che prosegue con il libro (scritto insieme ad Enzo Gentile, giornalista e critico musicale) e doppio cd Comicanti.it. Delineando un percorso che va di pari passo con la storia del costume del nostro “Bel Paese” da inizio ‘900 ad oggi (da E. Petrolini, per passare da D. Fo, a V. Capossela). Monti ha come “compagni di viaggio” personaggi noti della tv, del teatro e della musica, tra cui Moni Ovadia, E. Iacchetti, L. Costa, A. Cornacchione, G. Covatta, Raul Cremona, E. Bertolino, F. Oreglio, Elio (Storie Tese), A. Patrucco, Ivan Cattaneo, N. Svampa e R. Brivio dei Gufi, Stefano Nosei che hanno interpretato con lui i brani, con nuovi arrangiamenti, che costituiscono il repertorio storico di questo genere musicale a torto considerato minore. Dimenticando che Gaber, Jannacci, Carosone, Buscaglione ed i cantautori più vicini all’ironia e allo sberleffo (come B. Lauzi, R. Gaetano, S. Caputo e V. Capossela), hanno scalato classifiche e fatto sorridere più generazioni. Comicanti.it, con il libro, racconta gli artisti e le storie dei brani.
Acquistando per due dollari un libro, offertogli per strada da un giovane entusiasta un giorno del 1975, Paul Haggis ancora non sa che l’affiliazione casuale, e all’inizio piuttosto scettica, alla Chiesa di Scientology segnerà la sua carriera di regista, trasformandosi via via in un inferno personale e professionale. Quando, molti anni dopo, Haggis riuscirà finalmente a uscirne, racconterà tutto a Lawrence Wright, che in questa inchiesta racconta tutto a noi: le violenze, i ricatti, le estorsioni cui Scientology sottopone i suoi affiliati; le figure più grandi del vero – David Miscavige, attuale guru della Chiesa, e Tom Cruise, suo principale testimonial -, che la tengono in vita; le procedure private (come le sedute di auditing, un improbabile incrocio fra la parodia di una seduta di analisi e quella di un colloquio aziendale) in cui si articola la lunga iniziazione dell’adepto, e le fantasmagoriche cerimonie pubbliche che celebrano i trionfi della setta più vasta mai apparsa sul pianeta. Ma dove Lawrence Wright scatena fino in fondo la sua vena narrativa è nel ritratto dell’inventore di tutto questo, Ron Hubbard, un uomo capace di vendere milioni di copie dei suoi romanzi di fantascienza, e naturalmente dei suoi manuali parareligiosi, e perfettamente a suo agio nella divisa di commodoro della flotta privata su cui Scientology, bandita per reati fiscali, fu costretta per anni ad autosegregarsi.