Quel gusto delle cose – del ‘concreto spirituale’ che era in Chopin, in Valéry, in Sereni – ha indotto Franco Buffoni a intrecciare alla Storia più cruda del Novecento le storie di alcune persone realmente vissute nel luogo dove è nato, Gallarate, fino a qualche decennio fa la città dalle cento ciminiere, e oggi al centro di un’area che vive di servizi, un polo del terziario avanzato tra Milano e Malpensa. Qui la scoperta dell’omosessualità in una famiglia cattolica e tanto per bene rischia di essere dirompente. E lo sarà: ma in senso opposto a quello temuto, come testimoniano le operaie della ditta Andreazza e Castelli, i pugili della palestra Ausano Ruggeri e il dolce stil novo adolescente, dominato dal Guinizelli col suo enigma tomistico-joyciano. Con le due soglie del testo volte a far rimare Mozart con Gattuso. Riannodando i fili storici, grazie a un procedimento per certi aspetti opposto a quello comunemente messo in atto dal genere memoir, Buffoni riesce a costruire una verità fattuale dentro la verità emotiva dei ricordi. Un romanzo organizzato come un arcipelago di racconti comunicanti tra loro.
Nabil si sente insultato, quando Aldo lo chiama “zamel”, frocio, dopo aver fatto l’amore con lui. Reagisce con violenza, lo uccide. Un epilogo tragico della nuova vita in Tunisia che Aldo aveva sognato come rifugio per sé, omosessuale che si riteneva “sbagliato”. Tra grigliate di pesce, incroci di sguardi amorosi e chiacchierate sulla spiaggia, l’amico Edo aveva tentato di convincere Aldo che non, esiste colpa o malattia, ma una libertà sessuale da affermare, diritti da acquisire. Gli aveva ricordato storie di repressione e autorepressione: Wilde, Pasolini, Whitman, Pavese, Montale. Ma i fantasmi culturali di Aldo sono duri a morire.
È il balzo il tratto in comune, con troppo impeto di speranza da parte del giovane extracomunitario, con l’impeto della disperazione da parte del giovane omosessuale. Casualmente vicini sulla stessa pagina di cronaca, i due balzi mi parvero rappresentativi e speculari. Decisi di contrapporli INSIEME alla funzionalità” del maschio occidentale eterosessuale. Funzionalità a un sistema che – negando in lui l’extracomunitario e l’omosessuale – giunge a negare in lui l’essere umano. In queste pagine l’omosessuale e l’extracomunitario continuano a parlarsi e a interagire, in modo gioioso e candido nella prima parte, ambientata nel Maghreb; in maniera più dolorosa, realistica e consapevole – attraverso la cronaca delle due esclusioni, delle due disappartenenze – nella seconda parte, italiana e “mondializzata”. Lo sguardo è complessivamente duplice: all’iniziale incanto dell’omosessuale europeo in Maghreb, già descritto da Gide un secolo fa, si alterna il disincanto dell’intellettuale occidentale di fronte al fenomeno del turismo e dell’immigrazione. Con gli omosessuali e i “nativi” che si scambiano le parti, trasformandosi vicendevolmente in turisti e/o immigrati più o meno stanziali. Ma ho anche cercato – infine – di fare interagire la fase “nordafricana” di sesso edenico e quella “europea” di “trafiletti” e immigrazione, con una ipotesi – per l’appunto – di mondializzazione, dove il “noi” e il “loro” dovrebbero sparire.” Franco Buffoni
Questo libro racconta la vera storia di Babbo Natale, dalla sua nascita, nel 1822 in America, fino ai giorni nostri. Incarnazione laica del Natale, la mitica figura di padre dispensatore di doni è divenuta nel nostro mondo globalizzato l’icona onnipresente dello shopping natalizio. Eppure, la sua vita è effimera, non solo perché dura ogni anno solo pochi giorni, ma perché è destinata a rivelarsi un’illusione per ogni bambino che cresce. Ma perché i bambini credono a Babbo Natale? Perché a un certo punto smettono di crederci? E perché gli adulti non dicono loro la verità? Ripensare il senso della festa del Natale attraverso l’analisi della figura che la impersona è un modo per interrogarsi sul significato educativo, psicologico e antropologico della forza universale di questa credenza.
Le principali tappe della riflessione e della ricerca nelle relazioni internazionali contemporanee sono qui presentate attraverso l’esame di opere che costituiscono altrettanti capisaldi in questo ambito di studi. Un’occasione preziosa per esplorare da vicino autori e libri di fondamentale importanza per capire la politica internazionale. Costruita sul modello di Jean-Jacques Chevallier, “La grandi opere del pensiero politico”, una piccola biblioteca essenziale in un solo volume.
L’ italiano nel mondo moderno. Saggi scelti dal 1968 al 2009
Lingua: Italiano
L’opera raccoglie 64 saggi di uno dei più noti e attivi linguisti italiani contemporanei. Questa raccolta di scritti di Francesco Sabatini (dopo quella del 1996, dedicata ai suoi saggi di storia linguistica italiana del medioevo) investe una serie di temi cruciali per la storia della lingua e della cultura italiana nell’età moderna: il progressivo assestarsi degli usi effettivi della lingua (letteraria, pratica, specialistica) in parallelo con l’articolarsi e l’organizzarsi della nostra vita sociale; il confronto tra questi usi e la “norma”, anche questa in evoluzione; il grande travaglio della nostra Scuola, che ha tardato a uscire dal tradizionalismo grammaticale ed estetico-letterario; il dinamico rapporto della lingua nazionale con i dialetti; l´importanza della conoscenza del latino nella società odierna; la lingua del diritto; l´incidenza dei media.
Una valle prealpina, aprile 1945: Guido, quindicenne, e sua madre sono rifugiati a Villa Alta, sotto l’imponente maniero della Dogana del Vento. Lì, al rugginoso cancello di Villa Alta, si presenta Pjotr, di poco più vecchio di lui. È un cosacco. Tra le tante vicende drammatiche che si incrociarono negli anni del Secondo conflitto mondiale, poco nota ancora oggi è quella dei circa ventimila cosacchi che, fieramente antibolscevichi, combatterono volontari accanto ai tedeschi e agli italiani. All’approssimarsi della fine del conflitto, i cosacchi cercarono un accordo con i vincitori ma furono rimpatriati e, condannati per tradimento, finirono davanti ai plotoni d’esecuzione o nei gulag siberiani. Con la fine delle ostilità Guido perde le tracce di Pjotr, ed è tormentato dal sospetto che, insieme ai suoi, abbia fatto una fine crudele… Passano gli anni, quando d’improvviso una strana coincidenza riaccende in Guido il desiderio di conoscere la vera sorte dell’amico perduto: di una giovane promessa del calcio italiano i giornali scrivono che è figlio di un cosacco fuggiasco. Guido si mette sulle tracce di Erminia, la donna che anni prima ha amato un cosacco al punto da concepire un figlio con lui. Il rapporto che stabilisce con lei è alimentato dal legame di entrambi con quel cosacco di cui si sono perse le tracce. E proprio facendo i conti con il passato Guido ed Erminia potranno aprirsi a un futuro carico di sorprese…
Tobruk 1940. Dubbi e verità sulla fine di Italo Balbo
Lingua: Italiano
Il 28 giugno 1940 il trimotore S.79 su cui volava Italo Balbo con altre otto persone venne abbattuto dalla contraerea italiana nel cielo di Tobruk, in Libia. Benché ufficialmente archiviato come deplorevole errore, sin dal primo momento, su quell’”incidente” circolò il sospetto di un complotto suggerito da Mussolini per colpire il Maresciallo dell’Aria e gli uomini a lui vicini, avversi a una guerra a fianco della Germania nazista. A bordo di quell’aereo era anche Nello Quilici, giornalista e storico chiamato in Libia per redigere il diario di una guerra impossibile, e padre di Folco Quilici, che in queste pagine ripercorre la vicenda che ha segnato la sua vita.
Disarmare il narcisista. Sopravvivi all’egocentrico e migliora la tua vita
Lingua: Italiano
È il nostro compagno di vita, nostro figlio o una persona vicina: il narcisista fa parte della nostra quotidianità, ma siamo coscienti della difficoltà di comunicare con lui, di farci ascoltare, di rompere le difese che ostacolano un rapporto affettivo sereno. Pensiamo di conoscerne ogni aspetto, ma non sappiamo come interagirvi. Wendy Behary offre un manuale chiaro ed efficace che ci aiuta a comprendere che tipo di narcisista abbiamo davanti, quali le cause di questo disturbo e come superare gli ostacoli che nascono nella relazione, partendo dal presupposto che il nostro sforzo non deve orientarsi al cambiamento del narcisista ma piuttosto della relazione. Gli strumenti che ci vengono forniti hanno questo fine: migliorare la conoscenza di noi stessi e imparare a “disarmare” il narcisista, gestendo la relazione in modo più consapevole e senza subire la personalità dell’altro.
Il presente lavoro, secondo volume dell’edizione italiana di International Christian University, “Japanese for College Students (Basic)” nasce dall’esigenza di fornire uno strumento di lavoro utile a chi si avvicina allo studio della lingua giapponese per la prima volta, anche se autodidatta. Ogni lezione presenta modelli di frase con le nuove strutture sintattiche, esercizi per applicarle nella produzione scritta e orale, note grammaticali esplicative, una sezione per la scrittura dei caratteri e un vocabolario con la traduzione in italiano dei termini presentati. Vengono inoltre date precise indicazioni su come utilizzare in maniera proficua il testo di cui i tre curatori hanno constatato personalmente l’efficacia grazie alle loro esperienze di insegnamento. Le registrazioni delle varie lezioni possono essere ascoltate sul sito della International Christian University.