Un’intensa dichiarazione d’amore alla propria donna, che per la sua profonda umanità e verità diventa lo spunto per una dichiarazione d’amore universale. Parole autentiche, toccanti, acute, salutari ed eterne sull’amore in tutte le sue sfaccettature, declinazioni e contraddizioni, non senza attingere al pensiero filosofico e poetico occidentale attraverso i secoli.
Giovanni vive in un paese del profondo Nord: ha una ragazza, qualche amico distratto, avventure di scarsa importanza, è sottoccupato e sbarca il lunario con lavori precari. Mentre dedica sempre più tempo a letture impegnative e trasognate riflessioni, si trova ad affrontare le difficoltà di tutti i giorni. Ma in mezzo a tutto ciò è assorbito dal compito più alto che si è dato: interrogarsi sulla verità. Novello enciclopedista, si dedica alle questioni fondamentali della vita, del sapere, della cultura a cui nessuno dà più importanza; come un Don Chisciotte dei nostri giorni, si scaglia senza esito contro i mulini a vento della mediocrità a cui la vita di provincia sembra volerlo condannare.
Sembriamo essere condannati a vivere un’esistenza di cui a volte sembra sfuggirci l’essenza. Ciononostante quando cadiamo, dobbiamo imparare ad accettare la sconfitta e poi a rialzarci. Con il racconto della sua vita Luigi Zoia spiega come cavalcare l’onda dell’energia e ridirigerla dall’interno per costruire nuovi futuri. L’autore ci illustra come ha trovato il successo applicando i suoi principi di vita spirituali e come si possa riuscire a sviluppare la propria capacità di trasformare in modo positivo l’energia che proviene dalle situazioni ostili. Il vero successo di trova solo raggiungendo l’unità dentro di noi e imparando a trovare e poi applicare una nuova, più efficace metafora della propria vita.
Tre nullafacenti con il mito per le rapine decidono di cambiare vita cercando di organizzare il colpo del secolo. Nonno, il Filosofo e il Cinese assoldano una femme fatale e un operaio di Sinistra del Bangladesh per rapire, durante il Festivaletteratura di Mantova, il “primo lettore” della storia dell’umanità. Ci si mettono di mezzo il destino e un ratto bianco scampato ad esperimenti di laboratorio, ma le cose non sembrano andare per il verso giusto. Nonno ha la passione per Maura e per i pugni, il Filosofo pure, ma vorrebbe anche sapere tutto sul pensiero di Nietzsche, mentre il Cinese è un genio dell’elettronica e degli scacchi. Avventure imprevedibili, colpi di scena, divertimento e poliziotti fanno di questa rocambolesca storia un noir atipico sospeso tra “Il Grande Lebowski” e “Tre uomini in barca”.
Cari amici, c’è stato un tempo in cui la felicità era lontana, irraggiungibile e ogni gesto, ogni evento, mi sembravano svuotati di senso. Poi è accaduto qualcosa, anzi proprio nel momento in cui lo scetticismo aveva preso il sopravvento arrivò la metamorfosi. Il desiderio è diventato ancora una volta la spinta propulsiva: era desiderio di riconciliazione. Con chi mi stavo riconciliando? Ora lo so bene. Mi stavo riconciliando con l’umanità. Col mondo.
Non posso vivere senza di te. Meccanismi della dipendenza affettiva
Lingua: Italiano
Siamo animali autonomi, per natura. Le strade dell’amore genitoriale possono spingerci dolcemente verso gli impervi, ma soddisfacenti percorsi dell’indipendenza, oppure rinchiuderci nelle comode prigioni della dipendenza affettiva. In quei labirintici sotterranei dell’anima, ove anche lo psicoterapeuta più esperto fa fatica a entrare. Per esplorare, insieme al suo paziente, quel percorso a ritroso che lo riconduca all’origine. Alla sorgente. Quindi, alla vita. Di tutto ciò, imprigionato fin da bambino nelle carceri della dipendenza, si è dovuto precocemente occupare l’autore. Prima per sopravvivere. Poi per imparare a ritrovare la vita. Infine, per affiancare i suoi pazienti lungo le vie della libertà, la libertà di essere se stessi. Una ricerca infinita che ha dato vita a un percorso psicoterapeutico mirato, di cui Rossena, nella convinzione che la dipendenza affettiva costituisca la fonte di tutte le dipendenze, si è fatto portavoce in diversi paesi del mondo. In questo libro la dipendenza affettiva viene sviscerata principalmente alle sue radici e analizzata, poi, nel suo riciclarsi all’interno della vita di coppia.
I racconti di Davide Bregola sono felici perché i personaggi, lungi dal macerarsi in una novecentesca e mitteleuropea “infelicità senza desideri”, intuiscono e trovano il senso della loro esistenza in uno “stupore pieno di desideri”. Desideri di felicità, desideri semplicissimi, anche grossolani: stare attorno a un falò con un sottofondo di mazurca, guidare l’automobile canticchiando il motivetto dell’estate, raccogliere i bollini del concorso Agip, andare a vedere le donne nude in un night perso in mezzo alla campagna.
L’ arte della serenità. Come imparare a vivere sereni e in armonia in dieci giorni
Lingua: Italiano
L’arte della gioia, l’arte dell’ottimismo, l’arte di sognare, l’arte della serenità stimolano la pratica e l’esperienza diretta per stare bene attraverso suggerimenti spirituali di grandi pensatori e filosofi contemporanei e di ogni epoca. Questi libri servono per approfondire la natura delle relazioni con se stessi, con gli altri e il mondo che ci circonda. Leggendoli comincerete a capire il potere nascosto, e magari poco utilizzato, che avete dentro di voi e questa piccola rivelazione potrà colmare di gioia inaspettata la vostra esistenza. Sono libri attuali e alla portata di tutti, ideali per chi sta cercando ispirazione ed entusiasmo per trasformare la propria vita attraverso l’auto-aiuto e le potenzialità innate in ognuno di noi.
Nel libro viene indagata la genesi della sofferenza psichica, evidenziando il lavoro “a quatto mani” che costantemente analista e paziente fanno insieme. In particolare, attraverso continue esemplificazioni cliniche, si focalizza l’attenzione sul funzionamento-disfunzionamento mentale dell’analista in relazione con il paziente e sui rimedi che la cura psicoanalitica offre al dolore psichico.
Corporation 2020. Trasformare le imprese per il mondo di domani
Lingua: Italiano
L’attuale modello economico scricchiola. Come dimostrano le vicende degli ultimi anni, è esposto al rischio di recessione, e crea disoccupazione e sottoccupazione. Allarga le diseguaglianze tra ricchi e poveri. Sfrutta e degrada gli ecosistemi da cui dipende, ed è il principale responsabile dei cambiamenti climatici in atto. È chiaro che occorre cambiare con urgenza il modo in cui funziona. Ed è sempre più evidente che per farlo è indispensabile partire dai suoi attori principali, le aziende. Pavan Sukhdev, che con il rapporto The Economics of Ecosystems and Biodiversity ( Teeb) ha ridefinito il modo in cui diamo valore agli ecosistemi e ai loro servizi, in Corporation 2020 distingue tra il modello tradizionale d’impresa, la Corporation 1920, e la Corporation 2020. La prima definisce priorità e strategie sulla base dell’interesse degli azionisti, e punta a una crescita infinita sostenuta da un crescente indebitamento. Spende somme enormi in pubblicità, e in lobbying, per far modificare a proprio vantaggio le regole del gioco e ottenere sussidi perversi e trattamenti fiscali di favore. Sfrutta le risorse e scarica gli scarti delle sue attività sui più deboli. La Corporation 2020 si sforza invece di incorporare le proprie esternalità, dando loro un prezzo adeguato. Allinea i suoi obiettivi con quelli della società, genera ricchezza reale e non solo spazzatura finanziaria. Fa crescere i propri dipendenti e produce capitale sociale senza saccheggiare il capitale naturale.