Il volume dedicato ai Ritratti antichi è il primo del catalogo sistematico dell’antica collezione dell’Ospedale Maggiore di Milano (nata nel 1456 presenta la quadreria dei benefattori, sculture, tappeti, pannelli lignei intarsiati, arredi sacri, strumenti da speziale, ferri chirurgici antichi e una singolare raccolta di campane). Il catalogo comprende un’introduzione generale con le vicende storiche della collezione; schede di catalogazione per tutte le opere con notizie esterne (provenienza, cambio di proprietà, caratteristiche, misura, tecnica, ecc.) ed esaurienti valutazioni critico-estetiche; bibliografia sistematica, indici organici e documentazione fotografica di tutte le opere esaminate. Ulteriori informazioni negli allegati.
L’opera, divisa in due parti, è dedicata al pianeta Juventus in tutte le sue articolazioni; nella prima, troviamo i giocatori che, dalla fondazione del club ad oggi, hanno vestito la maglia bianconera, con un breve e colorito ritratto per ciascuno di loro. Nella seconda parte trova invece posto tutto l’universo antijuventino: dalle squadre avversarie per eccellenza fino agli arbitri più ostili. Un particolare rilievo viene poi assegnato ai transfughi, ai giornalisti di fede avversa, ai programmi televisivi più antijuventini dell’etere, ai luoghi da dimenticare.
Intermezzi veneziani è un percorso ideale attraverso la storia e la storia dell’arte che Carlo Bertelli dedica a Venezia, ripubblicando e scrivendo una serie di saggi e accompagnando il lettore nella complessa rete di relazioni che attraverso i secoli ha connesso Venezia, e la cultura veneziana, con l’Italia e con il Mediterraneo: dai vetri a fondo oro ritrovati nella sepoltura di papa Clemente IV a Viterbo alla visione della città de Il Cairo di Gentile Bellini oggi alla Pinacoteca di Brera a Milano, da Leonardo a Tiziano, da Lorenzo Lotto ad Antonio e Tullio Lombardo, dalla Siena di Vecchietta alla Costantinopoli di Maometto II.
Tutte le nozioni fondamentali della storia delle arti e dell’architettura in un glossario pratico ed essenziale. Il significato delle parole della storia dell’arte da abaco a sinopia, da chiaroscuro a transetto. Tecniche, utensili, e materiali. Elementi architettonici e decorativi. Piante, assonometrie, nomenclatura. Oltre 200 illustrazioni.
Il cofanetto contiene un film firmato da Romina Power, nell’inedita veste di sceneggiatrice e regista. Si tratta di un mediometraggio incentrato sulla figura di Hans, infermiere in un ospedale tedesco, alle prese con una missiva da recapitare a un ignoto destinatario in India. Dopo mesi di ricerche infruttuose, una malattia che gli provoca febbri alte e strane visioni, l’uomo si incamminerà su un percorso di rinascita spirituale. Il film vede la partecipazione di Paolo Ferrari (voce narrante) e del figlio di Romina Power Yari Carrisi (musiche, fotografia e montaggio). Al DVD è allegato un libro con un diario indiano, arricchito di fotografie, illustrazioni e quadri, in cui l’autrice annota le sue impressioni e le sue idee di regia.
Il primo “Almanacco di Casabella. Giovani architetti italiani 97-98” rinnovava, per così dire, l’esperienza degli Almanacchi Electa dell’architettura italiana pubblicati negli anni precedenti, affinandone contenuti e caratteristiche editoriali, ma conservando l’idea di aprire un canale di comunicazione con la “realtà” professionale del paese. Anche a tal fine, sin dalla prima edizione abbiamo si è ritenuto necessario pubblicare sulle pagine di “Casabella” un invito agli architetti affinché inviassero documentazione dei propri lavori alla redazione della rivista. Oggi, che il panorama della produzione – e soprattutto le condizioni della ricezione dell’architettura nel nostro paese sono sensibilmente mutate rispetto a nove anni fa, si è deciso di raccogliere in un unico libro gli otto volumi dell’Almanacco, realizzati tra il 1998 e il 2005.
La persona anziana. L’intervento medico e psicologico. I problemi delle demenze
Lingua: Italiano
Risultato di molti anni di lavoro nel campo dell’assistenza medica, psicologica e sociale dell’anziano in stato di grave dipendenza fisica e psichica, il volume segna il passaggio dalla “gerontologia psichiatrica” alla “psicogeriatria”, che considera l’anziano come il soggetto ancora attivo della propia condizione, come il padrone della propria vita psichica conscia e inconscia. Da questa prospettiva, molte idee correnti sulle demenze senili vengono sconfessate da Ploton, che si preoccupa costantemente di indicare i possibili percorsi per l’evoluzione e il miglioramento delle cure.
Studi sulla scultura lignea lombarda tra Quattro e Cinquecento
Lingua: Italiano
Fra il Quattrocento e il Cinquecento la scultura lignea testimonia un’evoluzione culturale, non solo di devozione, che interessa l’intero territorio lombardo nonché altre regioni dell’Italia settentrionale: si tratta della produzione artistica per esempio di Giovanni Angelo Del Maino, con il padre Giacomo e il fratello Tiburzio, e di molti altri scultori. Il volume raccoglie tutti i testi pubblicati da Paolo Venturoli su questo tema, dal 1982 ad oggi. Testi legati in primo luogo alla sua attività di funzionario del Ministero per i Beni e le attività culturali, dal 1974 al 1984 presso la Soprintendenza per i Beni artistici e storici di Milano, poi dal 1985 al 2002 presso quella di Torino: un’attività quotidiana di ricognizione territoriale in Valtellina, nella provincia di Bergamo e nel Novarese, consistente in numerose campagne fotografiche, restauri progettati e diretti sul territorio, ricerche sui materiali costitutivi e sulle tecniche costruttive delle ancone lignee e dei polittici. Completamente nuova è la parte finale del volume dedicata agli Apparati, che raccoglie tutte le informazioni contenute all’interno degli scritti pubblicati. In primo luogo l’indice degli autori citati, siano essi architetti, pittori, scultori (sia in legno che in altri materiali), con l’elenco delle opere loro attribuite e con il regesto di tutti i documenti e di tutte le date che li riguardano citate in questa raccolta di studi.
Dadada. Dada e dadaismi del contemporaneo 1916-2006. Catalogo della mostra (Pavia, 7 settembre-17 dicembre 2006)
Lingua: Italiano
Il Dadaismo e la sua eredità nell’arte di oggi in occasione del 90° anniversario della nascita del movimento dadaista che vide la luce al Cabaret Voltaire di Zurigo nel 1916. Oltre 250 opere realizzate dai maggiori esponenti del movimento Dada (da Man Ray, Marcel Duchamp, Hans Richter, Kurt Schwitters a Paul Citroën, Jean Crotti, Raoul Hausmann, Hannah Höch) selezionate dal curatore, Achille Bonito Oliva, permettono di esplorare in modo completo il movimento passato alle cronache del Novecento per aver rivoluzionato il linguaggio artistico con lavori dissacratori come la Gioconda con i baffi, l’Orinatoio, il Metronomo con l’occhio e altre ancora. Pubblicato in occasione della mostra pavese, DADADA ripercorre storicamente alcuni incunaboli del Dadaismo storico per giungere a presentare i risultati più interessanti (e più vicini all’originario spirito Dada) delle neoavanguardie postbelliche, consentendo uno sguardo allargato al contemporaneo, alle implicazioni che lo spirito dada ha favorito e ritrovato nei movimenti di avanguardia del dopoguerra, e che senza soluzione di continuità ancora permeano diverse espressioni dell’arte contemporanea.
L’Abruzzo è una regione caratterizzata da mille peculiarità che differenziano le varie aree e al tempo stesso segnano una forte identità regionale. Una regione che, con la sua natura aspra e selvaggia, fra le più accidentate dell’Italia peninsulare, offre al visitatore splendidi paesaggi. Sfondi panoramici che Andrea Delitio (il più importante pittore del Quattrocento abruzzese) raffigurò nel duomo di Atri (Te), nei quali su ogni dosso e su ogni altura è rappresentato un castello. Una rappresentazione veristica del paesaggio fortificato della regione in quanto altissimo è il numero dei castelli, in particolar modo nella provincia de L’Aquila, dove ogni “castello”, ogni “rocca, ogni “torre” è intimamente connessa con il territorio e la sua storia. Tutto è riassumibile in una frase di Italo Calvino: “Il castello è un segno di sicurezza e rifugio in mezzo a una natura inospitale e ai pericoli d’un mondo di violenza e di sopraffazione, ed è insieme un segno di mistero, d’ingiunzione, di timore”. Una guida ai fatti, ai misteri, ai personaggi, ai miti, alle curiosità che si celano dietro le pietre di luoghi arroccati sulle montagne appenniniche, tra le rovine di castelli che custodiscono inestimabili ricchezze difese da esseri soprannaturali o da spiriti malefici. Un itinerario fra arte e architettura, cavalieri e fantasmi, storie d’amore e soprusi di ogni genere come lo spregevole “Jus primae noctis”.