In questo manuale, serio e divertente al tempo stesso, Jeanne Martinet insegna come sconfiggere le proprie ansie, avvicinarsi ad altri con serenità e sicurezza, conquistando gli interlocutori grazie a tecniche, trucchi, frasi e manovre che possono fare la differenza in ogni situazione sociale e trasformare un evento noioso o terrorizzante in un vero successo.
Banche che creano denaro dal nulla, l’assassinio di Kennedy e di Tesla, l’11 settembre, il fondo monetario internazionale, gli OGM, pedofilia, sette sataniche, medicina, mass media, giustizia… tutti strumenti per l’oppressione e la disinformazione. Prendendo spunto dall’analisi dei maggiori organismi di politica ed economia internazionali (il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, l’ONU, l’Organizzazione per il Commercio, ecc.) e di quelli che sono, in realtà, i compiti da questi svolti, Marcello Pamio ci introduce in un mondo di corruzione e cospirazione, di massoneria e sette segrete, di personaggi che lavorano dietro le quinte per mantenere il potere nelle mani di poche famiglie, “i burattinai”. Osservando come operano e da chi sono gestite le grosse multinazionali, le banche e le organizzazioni internazionali, l’autore porta alla luce una rete di collegamenti tra uomini politici di tutto il mondo e un piccolo gruppo di famiglie, per lo più di banchieri, il cui obiettivo è di mantenere il controllo totale sul mondo e sugli individui, anche attraverso la manipolazione della salute e la diffusione delle malattie.
Guy Debord con questo libro scritto nel 1967, agli albori dell’era televisiva, ha intuito con lucidità agghiacciante che il mondo reale si sarebbe trasformato in immagini, che lo spettacolo sarebbe diventato “la principale produzione della società attuale”. Siamo entrati nell’epoca dello “spettacolo integrato”: è la fine della storia, “il crimine perfetto”, scrivono Carlo Freccero e Daniela Strumia nella prefazione, che “ha soppresso la realtà”. Non si può comprendere la logica e la strategia dei mass media senza fare riferimento alle tesi rivoluzionari de Debord.
L’ esegesi musulmana del Corano nel secolo ventesimo
Lingua: Italiano
L’Islam nel Novecento ha conosciuto un’intensa attività interpretativa sul Corano, non inferiore a quella “medievale”. Ciò per la ragione che, nell’età contemporanea, i musulmani si sono dovuti scontrare e confrontare con la civiltà e la cultura europee, apportatrici della modernità. Come reazione ad essa e per spianare la strada alla riforma e al rinnovamento, il Corano deve essere inteso come un testo della prassi. La parte più originale dell’esegesi musulmana contemporanea, a parte quella più tradizionalista e conservatrice o quella più strettamente filosofica, cerca di scoprire la dimensione pratica del Corano, la sua capacità di modificare la struttura della realtà e di rivoluzionare i rapporti umani. Il Corano è la base per un rovesciamento della stessa epistemologia religiosa onde porre al centro dell’esperienza del sacro un Dio teleologico, un Dio che è il fine dell’agire umano. La svolta verso la prassi dell’esegesi coranica nel Ventesimo secolo, è stata resa possibile dalla scoperta della “testualità” del Corano per cui può essere sottoposto a una indagine letteraria, sociologica, storica, filosofica, che ne faccia emergere non solo la purezza compositiva, la valenza di documento storico, la pregnanza del messaggio rivelato, ma anche con la portata teoretica del contenuto, il suo essere strumento di trasformazione storica. Nuovi orizzonti, nuovi strumenti di indagine e di ricerca si vanno aprendo e precisando.
Il volume raccoglie la tradizione orale presente nelle grandi città di tutto il mondo, un giro di voci tra realtà e leggenda che si propaga a volte perfino più velocemente delle notizie in televisione. Piante tropicali che nascondono ragni velenosi, coccodrilli che popolano le fogne urbane, un cane trovato all’estero che è invece un grosso topo, ecco alcune delle voci che a ondate cicliche si propagano nelle città di tutto il mondo, leggende moderne divulgate alla velocità della luce e resistenti a qualsiasi smentita.
Storia del Vaticano. Dalle origini ai giorni nostri
Lingua: Italiano
Questo libro racconta la vita dell’istituzione più longeva dell’umanità: le radici nell’antichità remota con Abramo e Mosè, Cristo e gli Apostoli in Palestina, Pietro e Paolo che avviano la Chiesa nella grande Roma, fino a papa Bergoglio. Storia che spesso coincide con quella dei Papi: dai perseguitati a quelli che la consolidano come Leone e Gregorio Magno, salvano nei monasteri il patrimonio culturale della civiltà greco-romana; affrontano male l’ondata islamica e le Crociate, ma aprono all’aria fresca degli Ordini mendicanti. Si buttano nel potere temporale, battagliando con il grande imperatore Federico II; e in quello mondano, provocando lo schiaffo di Lutero e la salutare rigenerazione del Concilio di Trento. Agli splendori del Rinascimento italiano i Pontefici hanno dato la basilica di San Pietro con la cupola di Michelangelo, il colonnato del Bernini, la magia della Cappella Sistina e le Stanze di Raffaello; i Musei vaticani prima attrattiva del turismo colto del mondo. Nel rovescio, la piaga del nepotismo e i Papi guerrieri, i vescovi feudatari e principi col popolo di Dio emarginato, i processi dell’Inquisizione e il caso clamoroso di Galileo. L’Unità d’Italia sloggia il Papa dal Quirinale, liberandolo finalmente da un potere temporale ormai imbarazzante. Mussolini con il Concordato del 1929 ha dato forma allo Stato vaticano: tanto minuscolo territorialmente quanto libero di svolgere la missione per la quale la Chiesa è stata creata due millenni fa.
Partire leggeri. Il metodo Lean Startup: innovazione senza sprechi per nuovi business di successo
Lingua: Italiano
La maggior parte dei nuovi business sembra fatalmente destinata al fallimento. Le cause sono innumerevoli, dall’instabilità dei mercati agli errori di valutazione dei promotori, ma molti insuccessi si possono prevenire. Quello della Lean Startup è un approccio radicale per il lancio di tutte le iniziative innovative – siano imprese esordienti o progetti nuovi all’interno di grandi imprese consolidate che aiuta a penetrare la nebbia dell’incertezza e individuare un percorso verso un business sostenibile, riducendo drasticamente tempi e costi e, di conseguenza, le probabilità di fallire. Il metodo elaborato dal giovane imprenditore Eric Ries e diffuso tramite passaparola in tutto il mondo (c’è un vero e proprio “movimento” Lean Startup, presente anche in Italia) – propone un processo di ideazione-check-modifica continuo, con vasto uso del web, volto ad adattare passo dopo passo il prodotto ai desideri dei clienti, tenendo sotto controllo gli esborsi finanziari. Benefici: più innovazione, meno spese e perdite di tempo e maggior probabilità di successo. Senza farsi ingannare dagli “indicatori delle vanità”, i falsi segnali di progresso usati normalmente per valutare la riuscita di un’iniziativa. Un libro per i nuovi imprenditori e innovatori che vogliono “partire leggeri” e testare la loro visione attraverso l’interazione continua con l’ambiente e il mercato. Un sistema semplice ed efficace che trasforma il modo in cui i nuovi prodotti sono costruiti e lanciati.
Il volume raccoglie il testo in cui Guy Debord traccia il bilancio dell’esperienza dell’Internazionale situazionista, indicandone il superamento e anticipando molti di quelli che saranno gli aspetti della società contemporanea, numerosi documenti originali dell’internazionale situazionista, e una serie di brevi saggi che indagano l’attualità del movimento che, primo, previde e avversò la “condizione postmoderna”. Gli animatori dell’Internazionale situazionista avevano sempre considerato questa organizzazione uno strumento da superare, non appena avesse raggiunto il suo obiettivo: riportare la contestazione rivoluzionaria all’interno della società capitalista modernizzata. Nel 1972 Debord ritiene essere arrivato quel momento e, nel testo qui pubblicato, individua le tendenze che solo oggi si sono pienamente dispiegate. Il volume viene qui presentato in una nuova edizione.
Il libro riunisce la prima (già pubblicata) e la seconda parte dell’autobiografia di Debord, fondatore e membro dell’Internazionale Situazionista e forse il massimo ispiratore del Sessantotto parigino. “Panegirico” è un libro terribile, implacabile nella sua diagnosi del sistema, nell’analisi di una società che coincide sempre di più con uno spettacolo mediatico osceno. La priorità di tutti i movimenti antagonisti, dopo Debord, è diventata quella di spostare l’attacco sul terreno della comunicazione, della sovversione dei codici e dei rituali del cinema, della televisione, della società del controllo.
Il colore del tempo è la personalità di un’epoca, il profumo dei suoi peccati, la grazia delle sue bugie, l’esibizionismo dei suoi protagonisti, la paura delle sue malattie, la tenerezza dei suoi dubbi, l’arroganza delle sue verità. Lo stile di vivere ricchezza, povertà, nobiltà. Il colore del tempo è lo specchio di una generazione.