“Promisi sulla mia coscienza di trovare l’assassino, solo per non essere costretto a vedere ancora il dolore di quei genitori… e ora devo mantenere la mia promessa.” Il freddo e infallibile investigatore, il commissario Matthäi, è vincolato all’impegno preso, e obbligato a risolvere il caso di una bambina di sette anni brutalizzata e uccisa in un bosco. Ma “La promessa”, “antiromanzo giallo”, liquida con un massimo di crudeltà e finezza il genere poliziesco colpendolo proprio alla radice, cioè nella sua favolosa e assoluta consequenzialità. Gli elementi del genere ci sono tutti: i colleghi, ottusi o altezzosi, che si rifiutano di prestare fede alle sorprendenti intuizioni del commissario; un delitto raccapricciante con drammatici precedenti; un presunto colpevole; e la sorpresa finale, con lo scioglimento del mistero e la rivelazione dell’autentico assassino. Tutto viene però parodisticamente distorto e deformato nella celebrazione funebre del personaggio del detective e del racconto giallo tradizionali. Dürrenmatt sostituisce alla morale pratica di ogni poliziotto (il delitto non paga) una morale metafisica in cui regna l’assurdo: il razionale non prevale affatto sul caos, o almeno non fatalmente, e chi fa affidamento sulla razionalità finisce per esserne la prima incompresa vittima.
Il manuale contiene: oltre 7000 vocaboli spagnoli con varianti argentine e messicane; 700 famiglie di sinonimi rette da parole-chiave in ordine alfabetico; registro espressivo (formale, corrente, familiare, volgare) di ogni termine; numerosi esempi per i diversi contesti d’uso; indici alfabetici di tutti i sinonimi spagnoli, argentini e messicani e dei traducenti italiani.
Il manuale raccoglie regole, consuetudini e particolarità ortografiche; curiosità linguistiche e culturali; illustra le caratteristiche di sillabe e accenti; elisione e troncamento; guida all’uso della punteggiatura e delle maiuscole; introduce alla lingua parlata e scritta. Contiene anche un dizionarietto degli errori più comuni.
Parto per liberarmi dall’influenza della civiltà. Voglio fare dell’arte semplice dice Gauguin lasciando Parigi. A Tahiti trova la Terra incantevole, Te nave nave fenua. La bellezza selvaggia dell’isola, con la sua esplosione di colori, ispira a Gauguin quadri che apriranno la strada all’arte moderna.
Riflessi del ‘900. Cinema, avanguardie e totalitarismo (1895-1945)
Lingua: Italiano
Se il XIX secolo è racchiuso nelle grandi opere della letteratura, il XX secolo invece è tutto condensato nel cinema. Ciò vuoi dire che se la letteratura ci fornisce uno strumento privilegiato per capire non solo l’ethos ottocentesco ma anche quello dei secoli passati, il cinema è una sorta di specchio nel quale si riflette tutto il ‘900. Conoscere la stona del cinema vuoi dire dunque conoscere la storia contemporanea. Partendo da questo assunto, Claudio Siniscalchi in questo libro ricostruisce una storia del ‘900 letta attraverso le grandi opere cinematografiche, le correnti e i suoi principali personaggi.
Sassi, pietre, ciottoli, colla e colori, null’altro serve per realizzare acquari e prati, città e paesaggi di campagna, personaggi buffi e animali fantastici. E’ una tecnica semplice con risultati assicurati! Età di lettura: da 9 anni.
Un manuale completo che aiuta i nuovi residenti ad affrontare e risolvere le difficoltà linguistiche e i problemi pratici. Con una breve grammatica di Giapponese.
Argomenti trattati: nozioni matematiche elementari e rappresentazioni grafiche; teorie dell’utilità e dell’equilibrio del consumatore; la teoria delle curve di indifferenza; il mercato e l’equilibrio del mercato; domanda e elasticità; teoria delle produzione e dei costi; combinazione ottima dei fattori e distribuzione funzionale del reddito; teoria dell’impresa e concorrenza perfetta; teoria del monopolio; teoria dei mercati non concorrenziali; la moneta e il sistema creditizio; il commercio internazionale; macroeconomia e politica in Keynes.
Non sono molti gli scrittori del Novecento che possono vantare una conoscenza scientifica pari a quella di Friedrich Dürrenmatt. Nel 1961 scrisse I fisici. Tra i personaggi, una spia comunista che fa finta di credersi Einstein, nascosta in un manicomio. Nel 1979, sull’onda del successo internazionale di questa pièce e in occasione del centenario della nascita di Albert Einstein (quello vero), il Politecnico Federale di Zurigo, dove lo scienziato aveva studiato e insegnato, invitò Dürrenmatt a tenere una conferenza. Apparsa in edizione originale da Diogenes con l’aggiunta di una serie di osservazioni scritte dopo averla pronunciata, la conferenza è qui tradotta in italiano per la prima volta.