Lo sguardo sulla natura. Luce e paesaggio da Lorrain a Turner. Catalogo della mostra (Milano, 14 ottobre 2008-11 gennaio 2009)
Lingua: Italiano
Il volume accompagna un’ampia mostra ospitata al Museo Diocesano di Milano che documenta attraverso una settantina di opere l’evoluzione della tematica del paesaggio come forma di rappresentazione autonoma, dalla metà del Seicento fino all’inizio dell’Ottocento.La rassegna ha inizio con le tele di Claude Lorrain e dei suoi più diretti seguaci, interpreti di una realtà idealizzata, solenne e armonica, in dialogo con opere di pittori d’oltralpe come Cornelis van Poelenburgh e Jan Both, o di Salvator Rosa e del Cavalier Tempesta.Durante il Settecento, i punti di riferimento per le forme che siglano il genere sono Marco Ricci e alcune personalità emergenti nel contesto romano: Francesco Zuccarelli, per il paesaggio legato allo spirito dell’Arcadia; Francesco Guardi, felice interprete del capriccio; Canaletto e Bellotto maestri della veduta e del rovinismo, inteso come nostalgica interpretazione di un mondo ormai lontano e decaduto.Con l’illuminismo e le teorie neoclassiche si fanno strada nuove forme di paesaggio, rivisitato alla luce dell’esperienza del Grand Tour: se Constable offre l’esempio di una natura empirica, oggettiva, ricca di luce e di colori, altri perseguiranno una dimensione più interiore, come Turner e le sue violente tempeste marine, le grandi nevicate, o le piogge impetuose.Autori dei saggi: Eugenia Bianchi, Paolo Biscottini, Cristina Casero, Simonetta Coppa, Alessia Devitini, Filippo Ferro, L. Laureati, Alessandro RovettaMilano, ottobre 2008 – gennaio 2009
Nella Parigi degli anni Cinquanta, che dà vita al Crazy Horse e dove vengono pubblicati Bonjour tristesse di Françoise Sagan e Histoire d’O di Pauline Réage, ma anche Lolita, il capolavoro di Vladimir Nabokov che nessun editore al mondo ha voluto, “brigidismo” e “lolitismo” fanno tutt’uno. Nasce allora il mito della fanciulla tanto più acerba e tanto più seduttrice, la “liceal-lolita”. Il racconto di Giampiero Mughini, spaziando da Salvador Dali a Christiane Rochefort, dalla spogliarellista Rita Renoir a Simone de Beauvoir, da Jean-Louis Trintignant a Jean Gabin, è la storia di un’epoca, di un mondo in jeans e maglietta il cui teatro ogni giorno si rinnovava e di cui la Bardot divenne la portabandiera.
Lorenzo Lotto. La Natività. Catalogo della mostra (Milano, 24 novembre 2009-17 gennaio 2010)
Lingua: Italiano
Il volume è dedicato alla Natività di Lorenzo Lotto, un’opera magistrale del tardo rinascimento italiano, scelta per l’edizione 2009 della rassegna annuale “Un capolavoro per Milano”, ospitata al Museo Diocesano della città. Lo straordinario dipinto – oggetto nel 2004 di un restauro che ha portato alla luce, oltre alla firma dell’artista, anche la data di realizzazione, 1530 – è di grande intensità emotiva. Proveniente dalla Civica Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, venne eseguita durante il secondo soggiorno veneziano del pittore (1525-1533), ed è considerata una tappa fondamentale nel percorso artistico di Lotto. Il volume, introdotto da Paolo Biscottini, direttore del Museo Diocesano di Milano, accoglie una serie di saggi storico-artistici, una lettura teologica dell’opera tracciata da monsignor Franco Giulio Brambilla, una relazione del restauro effettuato sull’opera e note biografiche. Completa il libro una bibliografia essenziale.
Eroi e atleti. L’ideale estetico nell’arte da Olimpia a Roma a Torino 2006. Catalogo della mostra (Torino, 8 febbraio-30 aprile 2006). Ediz. italiana e inglese
Lingua: Italiano
Legata alle Olimpiadi Invernali di Torino del 2006, la mostra “Eroi ed Atleti”, di cui questo volume è il catalogo, ripercorre l’ideale sportivo, estetico e morale nelle rappresentazioni delle Olimpiadi antiche, partendo dall’arte greca classica e dalle riproduzioni romane fino ad arrivare al mito dell’atleta nel mondo moderno. Allestita presso il Museo di Antichità di Torino, offre una selezione di quasi quaranta opere, soprattutto grande statuaria di età greca e romana, ceramica figurata ed elementi di corredi funerari di atleti: rappresenta l’esaltazione della bellezza nell’arte classica, nelle raffigurazioni di eroi e atleti, accomunati da una sostanziale adesione ad un unico ideale estetico e morale. Punti di forza dell’esposizione sono importanti opere sia dell’arte greca classica, sia prodotte a Roma su modelli greci. L’allestimento comprende anche installazioni di arte contemporanea nonché elementi che richiamano lo sport e il mito dell’atleta nel mondo moderno. (testi in italiano e inglese)
Eroi e atleti. L’ideale estetico nell’arte da Olimpia a Roma a Torino 2006. Catalogo della mostra (Torino, 8 febbraio-30 aprile 2006). Ediz. italiana e inglese. libri EUR(00.00€)
Eroi e atleti. L’ideale estetico nell’arte da Olimpia a Roma a Torino 2006. Catalogo della mostra (Torino, 8 febbraio-30 aprile 2006). Ediz. italiana e inglese. audiolibro EUR(00.00€)
Corti e città. Arte del Quattrocento nelle Alpi Occidentali. Catalogo della mostra (Torino, 7 febbraio-14 maggio 2006)
Lingua: Italiano
Lo sviluppo della cultura figurativa tra Italia, Francia e Svizzera, a cavallo tra Medioevo e Rinascimento nel catalogo della mostra torinese dedicata all’arte del Quattrocento nelle Alpi occidentali, un periodo storico molto interessante e sotto alcuni aspetti ancora poco approfondito della storia dell’arte europea. Dipinti, sculture, miniature, oreficerie, tessuti, mobili e arredi dal tempo di Amedeo VIII fino all’inizio del Cinquecento documentano in maniera esaustiva la civiltà e la cultura figurativa dei territori alpini che costituivano gli antichi domini dei Savoia in un suggestivo percorso che prende in esame i vari campi della produzione artistica negli antichi Stati sabaudi.
Ivo Soldini. I colori del bronzo. Ediz. italiana, inglese, francese, tedesca
Lingua: Italiano
“Grandi figure maschili e femminili solcate da nervature profonde come canali dell’interiorità resi visibili. Altorilievi e gruppi che vivono di rapporti complessi e irrisolti. Teste di grande mole, la cui superficie e la dimensione riportano alla luce l’incontenibile reticolo del pensiero e del vissuto. Piccoli bronzi più facilmente padroneggiabili, ma in cui rimane evidente la verve creativa di chi li pensò. Questi sono ambiti privilegiati per l’opera di un artista che non è solo scultore, ma nell’attività plastica giunge agli esiti maggiormente noti e riconoscibili. Ivo Soldini ha scelto il bronzo per la maggior parte dei suoi lavori. Un materiale non facile, costoso e che richiede una lavorazione lunga e graduale.” (Riccardo Lisi)
Una palestra per la mente. Stimolazione cognitiva per l’invecchiamento cerebrale e le demenze
Lingua: Italiano
Frutto di un programma di stimolazione cognitiva messo a punto dal Centro Regionale per lo studio e la cura dell’Invecchiamento Cerebrale (CRIC) dell’Università degli Studi di Padova, il libro è rivolto ai pazienti affetti da deterioramento cognitivo di grado lieve-moderato, ai loro familiari, e a tutti coloro che vogliano contrastare le conseguenze dell’invecchiamento cerebrale sulle diverse funzioni mentali. Le attività proposte, sintesi dei più accreditati interventi riabilitativi, sono utili a ritardare gli effetti del declino cognitivo, a beneficio di una migliore qualità di vita sia della persona malata, sia di chi se ne prende cura. Nella prima parte del libro, particolare importanza viene data alla ricostruzione della storia di vita della persona esplorando, con domande mirate e un ricco apparato fotografico, le esperienze, gli eventi e i vissuti lungo tutte le fasi della sua esistenza, fino al momento presente, valorizzato da un diario-agenda, ideale prosecuzione del percorso effettuato. Nella seconda parte, vengono proposte attività specifiche per le aree maggiormente interessate dai processi di invecchiamento (orientamento nel tempo e nello spazio, linguaggio, memoria, etc.). Tutte le schede che compongono il volume possono essere somministrate individualmente o in gruppo sia da operatori esperti che da familiari e possono essere modificate e ampliate in base alle particolari esigenze e preferenze della persona.
Il Museo Diocesano di Milano, inaugurato nel novembre 2001 nel complesso conventuale della Basilica di Sant’Eustorgio, raccoglie un patrimonio ingente di opere dal IV al XXI secolo, giunte al Museo sotto forma di lasciti, depositi o donazioni. Si tratta di dipinti, sculture, oggetti di oreficeria, disegni: indiscussi capolavori che documentano ampiamente gli esiti dell’arte lombarda sino ai nostri giorni, qui posti a testimonianza viva della ricca produzione artistica ambrosiana e del gusto collezionistico non solo arcivescovile, ma anche privato. Oltre a dipinti e ad arredi liturgici provenienti dalle chiese della Diocesi, il Museo conserva tele un tempo appartenenti alle prestigiose collezioni degli arcivescovi di Milano, come il Cardinale Monti, il Cardinale Erba Odescalchi e il Cardinale Pozzobonelli. Fra le sezioni salienti del Museo vanno considerate anche la straordinaria collezione Alberto Crespi, composta da dipinti a “fondo oro”, realizzati da artisti per lo più toscani del XIV e del XV secolo e la collezione Marcenaro, depositata al Museo dalla Fondazione Cariplo, composta da dipinti e da sculture, per lo più lignee, databili dal XIV al XVII secolo. A queste si aggiunge la collezione Sozzani, giunta al Museo per lascito testamentario del banchiere e collezionista milanese Antonio Sozzani e costituita da 105 disegni di epoca compresa fra il XV e il XX secolo.
Dipingere sacro sotto l’ultima Venezia. Settecento di laguna e terraferma occidentale
Lingua: Italiano
Il catalogo nasce come completamento alla particolare mostra allestita a Romano di Lombardia (Bg). L’esposizione, a sua volta, è stata concepita in accompagnamento all’inaugurazione del Museo d’Arte e Cultura Sacra, una realtà che la comunità ecclesiale di Romano di Lombardia ha perseguito innanzitutto per la tutela del proprio cospicuo patrimonio di antichi arredi liturgici, ma ancora quale permanente stazione di sguardo sulla propria storia, nonché luogo di dinamica promozione culturale in senso lato e non riduttivamente rivolta all’interno delle civiche mura.
Il ventre di Maradona. Storie di campioni che hanno prestato il corpo allo sport
Lingua: Italiano
La gloria dello sport passa spesso attraverso il corpo dei campioni: attraverso la forza e la sofferenza, la leggerezza o l’irriducibile peso. Il corpo di Maradona, ingrassato man mano che il suo declino sportivo e personale proseguiva, è un simbolo di come per la carne degli astri sportivi passi tutto il successo, lo spettacolo e la gloria, ma anche la corruzione e la rovina di un’epoca, di un paese o di un popolo. Partendo dalla storia del campione argentino l’autrice racconta il mondo dello sport da una prospettiva nuova. Dal corpo di Cannavaro, che per scherzo si lascia riprendere mentre un medico gli inietta medicinali sospetti, a quello di Valentino Rossi, leggero e flessuoso, veloce e invincibile.