Il cofanetto contiene un film firmato da Romina Power, nell’inedita veste di sceneggiatrice e regista. Si tratta di un mediometraggio incentrato sulla figura di Hans, infermiere in un ospedale tedesco, alle prese con una missiva da recapitare a un ignoto destinatario in India. Dopo mesi di ricerche infruttuose, una malattia che gli provoca febbri alte e strane visioni, l’uomo si incamminerà su un percorso di rinascita spirituale. Il film vede la partecipazione di Paolo Ferrari (voce narrante) e del figlio di Romina Power Yari Carrisi (musiche, fotografia e montaggio). Al DVD è allegato un libro con un diario indiano, arricchito di fotografie, illustrazioni e quadri, in cui l’autrice annota le sue impressioni e le sue idee di regia.
Dos Winkel, fotografo e documentarista vincitore di numerosi premi, ci conduce alla scoperta di un mondo che pochi di noi conoscono: i colori straordinari, gli intricati motivi e le forme incredibili della vita marina che popola gli oceani. Sotto la superficie del mare, spesso a profondità dove filtra poca luce, esiste un mondo pieno di vita, colori, movimenti. Le foto di Dos Winkel introducono il lettore a un’esperienza visiva, che unisce scienza e arte, biologia e design.
Gioia è una ragazza come tante, trent’anni e molti progetti nel cuore: ancora non sa che la vita le riserva una missione straordinaria, e che il suo destino è racchiuso nel suo stesso nome. Gioia ha appena perso il lavoro da infermiera in ospedale, il fidanzato l’ha lasciata, è preoccupata per suo padre malato. I giorni passano, l’ansia cresce, nulla si muove: non c’è lavoro, gli orizzonti sembrano chiusi. Finché una mattina Gioia risponde a un annuncio nel quale si richiede “un’infermiera con spiccata sensibilità” a Bellinzona. È così che conosce Rosaria, una donna malata di sclerosi multipla, che cerca per il suo amatissimo marito, anch’egli gravemente invalido, un’assistente sessuale… Comincia per Gioia – dopo l’iniziale turbamento – la scoperta di un mondo, quello dei disabili, dei loro bisogni, dell’apartheid in cui spesso la società li confina. La scoperta di un universo vibrante di speranza e di coraggio. Molte persone portatrici di handicap sono private della possibilità di sperimentare il piacere fisico o semplicemente un contatto corporeo diverso da quello medicalizzato. Sono private dell’esperienza dell’empatia e dell’emozione di una carezza, con esiti psicologici spesso devastanti. In Svizzera e in diversi Paesi del Nord Europa la figura degli “assistenti sessuali” – dotati di una formazione medica e psicologica – è prevista dalla legge. Non in Italia, dove un moralismo diffuso finisce per lasciare sulle spalle delle famiglie la gestione di queste esperienze…
La vicenda artistica di Toti Scialoja ha recato un considerevole contributo a quel panorama di forte spessore culturale e di straordinari esiti creativi che ha caratterizzato l’arte italiana del XX secolo. Pittore di grande intensità e uomo di pensiero colto e raffinato, tra il 1983 e il 1997 le sue opere raggiungono una più compiuta maturità e una maggiore potenza espressiva rispetto al passato. Partito da un bagaglio di esperienze che l’artista era andato sviluppando sin dagli anni Trenta, nella direzione di un graduale allontanamento dalla figurazione, negli anni Ottanta Scialoja elabora un linguaggio che, con piena padronanza del mezzo pittorico, tocca una sua cifra peculiare. La selezione di opere presentate in questa catalogo, realizzato per la mostra organizzata dalla Galleria dello Scudo di Verona (9 dicembre 2006-28 febbraio 2007), consente appunto di valutare quanto il suo stile si sia trasformato costantemente, di anno in anno, fermo restando il suo basilare e codificato repertorio di elementi formali.
Il volume è la raccolta completa delle fotografie e delle storie di tutti i campioni del wrestling, pubblicato nel mondo da Pocket Book, editore ufficiale del WWE. Il libro è una parata di imprese, mosse, aneddoti, maschere e costumi dello scintillante mondo del wrestling. L’edizione italiana è curata da Christian Recalcati e Giacomo Valenti, presentatori della trasmissione “Smackdown”, in onda su Italia Uno.
L’Abruzzo è una regione caratterizzata da mille peculiarità che differenziano le varie aree e al tempo stesso segnano una forte identità regionale. Una regione che, con la sua natura aspra e selvaggia, fra le più accidentate dell’Italia peninsulare, offre al visitatore splendidi paesaggi. Sfondi panoramici che Andrea Delitio (il più importante pittore del Quattrocento abruzzese) raffigurò nel duomo di Atri (Te), nei quali su ogni dosso e su ogni altura è rappresentato un castello. Una rappresentazione veristica del paesaggio fortificato della regione in quanto altissimo è il numero dei castelli, in particolar modo nella provincia de L’Aquila, dove ogni “castello”, ogni “rocca, ogni “torre” è intimamente connessa con il territorio e la sua storia. Tutto è riassumibile in una frase di Italo Calvino: “Il castello è un segno di sicurezza e rifugio in mezzo a una natura inospitale e ai pericoli d’un mondo di violenza e di sopraffazione, ed è insieme un segno di mistero, d’ingiunzione, di timore”. Una guida ai fatti, ai misteri, ai personaggi, ai miti, alle curiosità che si celano dietro le pietre di luoghi arroccati sulle montagne appenniniche, tra le rovine di castelli che custodiscono inestimabili ricchezze difese da esseri soprannaturali o da spiriti malefici. Un itinerario fra arte e architettura, cavalieri e fantasmi, storie d’amore e soprusi di ogni genere come lo spregevole “Jus primae noctis”.
Dadada. Dada e dadaismi del contemporaneo 1916-2006. Catalogo della mostra (Pavia, 7 settembre-17 dicembre 2006)
Lingua: Italiano
Il Dadaismo e la sua eredità nell’arte di oggi in occasione del 90° anniversario della nascita del movimento dadaista che vide la luce al Cabaret Voltaire di Zurigo nel 1916. Oltre 250 opere realizzate dai maggiori esponenti del movimento Dada (da Man Ray, Marcel Duchamp, Hans Richter, Kurt Schwitters a Paul Citroën, Jean Crotti, Raoul Hausmann, Hannah Höch) selezionate dal curatore, Achille Bonito Oliva, permettono di esplorare in modo completo il movimento passato alle cronache del Novecento per aver rivoluzionato il linguaggio artistico con lavori dissacratori come la Gioconda con i baffi, l’Orinatoio, il Metronomo con l’occhio e altre ancora. Pubblicato in occasione della mostra pavese, DADADA ripercorre storicamente alcuni incunaboli del Dadaismo storico per giungere a presentare i risultati più interessanti (e più vicini all’originario spirito Dada) delle neoavanguardie postbelliche, consentendo uno sguardo allargato al contemporaneo, alle implicazioni che lo spirito dada ha favorito e ritrovato nei movimenti di avanguardia del dopoguerra, e che senza soluzione di continuità ancora permeano diverse espressioni dell’arte contemporanea.
Ornamenti etnici per il capo. Africa, Asia, Oceania, America
Lingua: Italiano
A volte deformata, scarnificata, tatuata, incoronata, impennacchiata, con le orecchie, le labbra e il naso perforati, la testa è diventata, con lo scorrere del tempo, il palcoscenico per eccellenza del corpo. La maggior parte delle etnie presta cure particolari alla capigliatura, intesa come sede della forza vitale. Per incutere soggezione nei sudditi o impressionare i nemici, dall’Africa agli arcipelaghi dei mari del Sud, i capi e i guerrieri si agghindavano con splendidi piumaggi, alla stregua degli Amerindi. Il volume presenta più di duecento illustrazioni con commento, un glossario, un indice, delle carte e una bibliografia generale.
Gentlecare. Un modello positivo di assistenza per l’Alzheimer
Lingua: Italiano
Un quinto della nostra popolazione ha ormai 65 anni o più. La maggior parte di esse è attivo, consapevole e dinamico. Tuttavia, un numero crescente di persone anziane non invecchiano secondo le consuete aspettative, soprattutto a causa dell’Alzheimer. Il “Gentlecare” è un sistema di cura della persona con demenza elaborato da una terapista canadese, Moyra Jones, che persegue l’obiettivo del benessere attraverso un approccio protesico. Il perseguimento di tale obiettivo rende necessaria la costruzione di un sistema di supporto alla vita della persona con demenza in grado di sostenere piuttosto che sfidare il malato, comprendendo la peculiarità della disabilità e al tempo stesso cogliendo competenze residue, preferenze e desideri del malato stesso.
Il volume è una raccolta di vignette con protagonista l’operaio metalmeccanico Cipputi, saggio, disincantato, caustico. Un personaggio creato dalla fantasia di Francesco Tullio Altan (Treviso, 1942) e divenuto emblematico: il suo nome è infatti entrato nel linguaggio comune per indicare l’operaio per antonomasia, ma anche un lavoratore dalla coscienza di classe e sindacale perfettamente formata.