In un libro che racconta gli anni di lavoro trascorsi presso una clinica veterinaria, l’autrice raccoglie storie di gatti affetti da un male incurabile che, durante la degenza, hanno intessuto con lei un rapporto intenso, d’amicizia e intimità: Clancy, un irrequieto micio tigrato irlandese, che rifiuta di essere messo in gabbia; il gentile Oliver Cromwell, che ama trascorrere l’estate nel Maine in compagnia dei gabbiani; Fledermaus, un tenerissimo gattino nero, che riesce ad infrangere il muro di impenetrabile tristezza che l’autrice ha eretto dinanzi a sé dopo la morte del padre e le mostra quali gioie e quali rischi nasconde amare di nuovo.
Talete cadde in un pozzo mentre passeggiava guardando la Luna. Tycho Brahe girava con un naso finto perché aveva perso quello vero in un duello. Keplero scoprì le leggi del moto dei pianeti ma faceva oroscopi per campare e salvare dal rogo la madre fattucchiera. Galileo frequentava case di piacere, ebbe tre figli da un’amante e, ormai vecchio, scoprì la bellezza di un amore intellettuale. Newton era invidioso e attaccabrighe, fu più alchimista e teologo che scienziato e come direttore della Zecca di Londra mandò alla forca decine di piccoli falsari. Einstein cancellò dalla sua vita una figlia avuta prima del matrimonio. Hubble, padre del Big Bang, da giovane era un pugile in corsa per il titolo mondiale dei medio-massimi… Con un rigore non privo di humour, Piero Bianucci racconta la meravigliosa avventura delle scoperte astronomiche legandola alle storie straordinarie di quanti, uomini e donne, l’hanno vissuta. Dallo sgomento dell’uomo primitivo nelle notti stellate alle grandi domande esistenziali dell’uomo moderno, il cielo continua a essere specchio dei sentimenti, della Ragione e della curiosità umana.
Giuliano Calore da sempre ha una grande passione: il ciclismo. E da sempre sente dentro di sé una voce che gli ripete: «Nulla è impossibile ». A quarant’anni si è scoperto un pioniere dello sport estremo salendo e scendendo lo Stelvio (icona della fatica ciclistica) senza usare il manubrio e i freni della sua bicicletta. Poi non si è più fermato. Dopo i primati a ripetizione (compresa la salita e la discesa dallo Stelvio suonando vari strumenti musicali mentre la bici sbandierava tra muretti e precipizi; la salita effettuata pedalando con una gamba sola, e la scalata con neve e ghiaccio…) ha indirizzato il suo contorsionismo ciclistico verso lo slalom, attraversando porte sempre più fitte e sempre più strette a una velocità impossibile persino sul ghiaccio vitreo. Non ancora soddisfatto, a 73 anni Giuliano Calore è sceso dallo Stelvio in piena notte senza manubrio, senza freni e senza pignone fisso. Ha sfidato l’impossibile e le leggi della fisica uscendone vincitore. ed entrando undici volte nel Guinness dei Primati.
Droga, liberalizziamola. Costi e danni del proibizionismo
Lingua: Italiano
La droga è in tutto il mondo, e in Italia, uno dei maggiori problemi sociali, psicologici e sanitari della modernità. Ma la dimensione più preoccupante è il suo risvolto economico: ormai la droga è il grande business della criminalità organizzata, in primis mafia camorra e ‘ndrangheta. La guerra alla droga, dichiarata quarant’anni fa da Nixon e condotta fino a oggi con l’impiego di enormi risorse pubbliche è fallita. Il proibizionismo, vigente in misura maggiore o minore nei paesi occidentali, non ha fatto altro che incrementare i profitti della criminalità, aumentare la diffusione degli stupefacenti, e provocare degrado sociale con la moltiplicazione soprattutto in Italia degli incarcerati per piccolo commercio e uso personale. L’unica ricetta per combattere davvero la droga è la legalizzazione. È proprio ciò che oggi sostengono apertamente perfino i grandi giornali conservatori come “The Economist” e “The Wall Street Journal”. Questo libro, scritto da Massimo Teodori che ha presentato come deputato radicale le proposte di legge antiproibizioniste, fornisce tutti gli elementi passati e presenti per comprendere la dimensione del problema droga, suggerendo di adottare in via sperimentale quelle misure che servono per ridurre il danno e per tagliare le unghie alla criminalità organizzata sottraendole la maggiore fonte dei profitti.
Se viceversa. Trenta pezzi facili e meno facili di matematica
Lingua: Italiano
Troppo spesso la matematica è considerata uno sterile esercizio, nel quale è sufficiente applicare le formule stampate nel libro di scuola per risolvere il problema che l’insegnante ha dettato alla lavagna (e sperare così di ottenere almeno un 6). È un errore colossale, che condanna la matematica ad essere concepita esclusivamente come un defatigante lavoro automatico e noioso, complesso solo in quanto intricato. Non c’è da stupirsi che generazioni di studenti, formati in questo modo, la trovino ostica e antipatica. Ma la matematica non è questo. Basterebbe insegnare ai ragazzi a trovare la formula, col ragionamento, invece che semplicemente applicarla, dandola per scontata, e cambierebbe tutto. Una dimostrazione matematica non è mai una scorciatoia che qualcuno ha trovato (chissà come) per fare i calcoli più in fretta; semmai, come scrive Gabriele Lolli, “è più simile ad una passeggiata, senza fretta, con deviazioni e ritorni e visite su percorsi laterali, in un paesaggio abitato da pensieri e parole”. La matematica della scuola non abitua a pensare; è più simile allo studio della religione, nel quale si forniscono “verità” date per appurate, da mandare a memoria, senza badare al fatto che le si sia “capite” o meno e, soprattutto, negando agli studenti la gioia (e il brivido) di trovare da sé una propria verità, sulla quale poi discutere e argomentare. Che è poi quello che la matematica (quella vera) fa continuamente.
Il testo è un compendio di brevi racconti di suspense usciti nell’arco di circa vent’anni (1946-1967) dalla penna di Jim Thompson, e contiene alcuni dei suoi lavori più coraggiosi e forti. Alcuni racconti contengono elementi autobiografici, grazie ai quali è possibile ricostruire l’immagine dell’uomo che si cela dietro la narrazione; altri sono esempi di letteratura noir, in cui domina il senso di disperazione che scorre nel corpus delle sue opere e che rispecchia l’universo personale dell’autore, costellato di demoni e ossessioni.
Infant Research e trattamento degli adulti. Un modello sistemico-diadico delle interazioni
Lingua: Italiano
Frutto della collaborazione dei due autori per più di trent’anni, questo libro è uno dei contributi più validi e originali apparsi in ambito psicoanalitico negli ultimi dieci anni. Applicando le affascinanti scoperte delle osservazioni sulla coppia madre-bambino al trattamento dei pazienti adulti, Beebe e Lachmann aprono nuove strade per comprendere la miriade di comunicazioni fra paziente e analista che rappresentano il nucleo del processo analitico.
Ivo Saglietti. Dalla parte dell’ombra. Catalogo della mostra (Milano, 12 giugno-22 luglio 2007)
Lingua: Italiano
Ivo Saglietti non è un lanzichenecco della fotografia, come direbbe Ferdinando Scianna, non usa la macchina fotografica per sparare foto a raffica. Saglietti è uno di quei fotoreporter per i quali è importare partecipare emotivamente alla vicenda che racconta. Gli preme raccontare l’uomo e il suo destino e per questo, con gli uomini che ritrae, cerca un contatto, scambia sempre qualche parola, quasi per non voler essere considerato un intruso. Il volume racconta per immagini la poesia di questo fotoreporter attraverso 20 anni di attività, dal Cile di Pinochet alla Nigeria, dal Kosovo fino all’Uzbekistan contemporaneo.
La rana cinese. Come l’Italia può tornare a crescere
Lingua: Italiano
Quello del caffè llIy è uno dei marchi italiani più noti nel mondo, un esempio di “made in ltaly” di successo e di prestigio. Il presidente del gruppo industriale, Riccardo Illy, è anche presidente della regione Friuli Venezia Giulia. Con questo libro l’imprenditore triestino offre il suo punto di vista, sempre controcorrente, sull’attuale situazione italiana, sul ruolo che il Paese può svolgere nell’economia globale, contrassegnata, secondo lui, dalla conoscenza quale fattore competitivo fondamentale. E propone la sua esperienza economica sui mercati di tutto il mondo come motivo di ispirazione per un Paese alla ricerca di modelli positivi da cui ripartire. Come una rana che cade in una pentola di acqua bollente si salva perché ne salta fuori con grande velocità, così l’Italia, secondo llly, si salverà dalla “scottatura” dell’ingresso della Cina nell’economia internazionale per la semplice ragione che le sue conseguenze sono così immediate e violente che costringeranno tutti a reagire con rapidità.
Ruggeri raccoglie la sfida della parola narrata e cuce insieme una decina di apologhi su un’Italia “mostruosa” e patetica, l’Italia dello spettacolo a tutti i costi, del ridicolo e del paradosso sociale, dei sentimenti umiliati, dello sbando morale. Come la storia del tranquillo impiegato, sorprendentemente somigliante ad un importante uomo politico, che viene invitato a una trasmissione televisiva e dal quel giorno, da doppio senza identità, ripercorre il successo, l’ascesa e i trionfi del suo sosia. Quando la sorte del politico si capovolge, anche la povera maschera è bandita, insultata, sprofondata nella rovina.