Con Nicola Matteucci, morto nel novembre 2006, l’Italia ha perso il maggiore intellettuale liberale dopo Benedetto Croce. Filosofo politico e storico delle idee, Matteucci ha decisamente contribuito allo studio del costituzionalismo anglosassone come dottrina delle libertà e dei diritti in contrapposizione al giacobinismo di stampo francese. Nell’agile volumetto di circa 100 pagine rielaborazione di trasmissione tenute da Teodori a Radio-3 Rai – si ripercorrono gli aspetti essenziali della vita e dell’opera di un pensatore che, da autentico liberale, è stato considerato controcorrente rispetto all’egemonia dell’intellighenzia marxista, populista e conservatrice di destra e di sinistra. Lo testimoniano le brillanti interviste di L. Pedrazzi, G. Pansa, E. Berselli, A. Panebianco, L. Compagna, R. Pertici e T. Bonazzi. È una piccola ma intesa opera, indispensabile per chi voglia riscoprire le origini e il vigore del pensiero liberale nella stagione in cui sono tramontate le velleità palingenetiche.