Umani da sei milioni di anni. L’evoluzione della nostra specie
Lingua: Italiano
La storia della specie umana data da sei milioni di anni ed è stata ricostruita grazie ai numerosi fossili rinvenuti in tutto il mondo e alla traccia che ha lasciato nel nostro DNA. Le prime attestazioni della presenza umana si ritrovano in Africa; da qui l’uomo, in un processo di continua migrazione, ha occupato prima il Vecchio mondo e poi le Americhe. Il libro, nel ricostruire l’evoluzione della nostra specie, sottolinea anche la stretta parentela genetica con le scimmie antropomorfe africane – che molti studiosi ritengono di dover inserire nel nostro stesso genere Homo – e come l’essere umano sia da considerarsi solo una delle tante specie animali.
Stilli come rugiada il mio dire. Omelie per le Domeniche del Tempo Ordinario. Anno A
Lingua: Italiano
“Guai a me se non predicassi il Vangelo! (1 Cor 9,16), è un ammonimento dell’apostolo Paolo che ha sempre accompagnato il mio ministero apostolico della predicazione. Anzi si è fatto più intenso e pungente, a mano a mano che alla mia riflessione si chiariva come dato primario per la comprensione di questo ordine di provvidenza la sorprendente misericordia di Dio, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità (1 Tm 2,4). Proclamare la realtà di questo amore trascendente è stato il senso e lo scopo della mia esistenza e quindi anche della mia predicazione. In questo volume raccolgo le omelie che ho proposto nel corso del tempo ordinario dell’Anno liturgico. Sono il segno non appariscente, ma di grande rilievo apostolico del mio ministero. L’obiettivo costante è quello di annunciare un messaggio di gioia, perché evangelizzare significa primariamente annunciare la gioia di Gesù Cristo. Questo è un nucleo irrinunciabile: un Vangelo che si comunichi nella tristezza o porti alla tristezza è un perfetto controsenso. È una gioia che essenzialmente nasce dalla comunione con una salvezza avvenuta: imbattermi nel Vangelo significa che la mia salvezza c’è già, ed è già mia se solo accetto di arrendermi ad essa. È una gioia che ricava la sua sostanziale consistenza da un avvenimento, dalla concretezza di una persona: la persona di Gesù di Nazaret, Figlio di Dio, crocifisso, risorto, oggi vivo, unico Salvatore e Signore.” (dalla Prefazione)
La banda del Viminale. Passione e morte di Giacomo Matteotti nelle carte del processo
Lingua: Italiano
Ferragosto 1924: viene ritrovato il cadavere di Giacomo Matteotti. Un delitto che rimane ancora uno dei più tenaci misteri italiani. Chi ha armato la mano dei sicari? Mussolini, è la prima risposta. I sospetti si indirizzano anche sui suoi zelanti collaboratori che potrebbero aver ideato il delitto, sicuri di interpretare il pensiero del loro capo. Ma c’è odore di petrolio nell’aria, tra faccendieri senza scrupoli che bazzicano il Palazzo e massoni che lavorano nell’ombra. Uno spaccato impietoso e inquietante anche per le analogie con l’Italia di oggi.
Dai progetti per la grande Buenos Aires alle piccole case di vacanza sulle spiagge atlantiche, le architetture animate di Clorindo Testa rimandano a forme organiche primordiali e di fantasia, multiformi e coloratissime. Come se l’energia che pervade gli straordinari e imprevedibili spazi che ne derivano fosse attinta dalle più profonde e recondite origini della vita e della terra. Le figure dell’immaginario dell’architetto argentino prendono forma nell’architettura, nella pittura, nella scultura, narrando o evocando storie nel labirinto della città contemporanea.
Nel ghiaccio. Come ho trovato la mia strada sulle pareti verticali
Lingua: Italiano
Ines Papert è venuta a contatto con il mondo alpino solo casualmente: non avrebbe mai immaginato di conquistare un giorno pareti estremamente ripide, cascate ghiacciate e strapiombi di ghiaccio liscio. In questo libro, pagina dopo pagina, seguiamo la nascita di una grande passione che avrebbe portato questa bavarese d’adozione a percorrere vie spettacolari quali la “Symphonie de Liberté” sulla parete nord dell’Eiger e a vincere, superando difficoltà e incidenti gravi, le più importanti competizioni mondiali di arrampicata su ghiaccio.
Fannulloni. L’Italia che non lavora. Il paese dei furbi: tutti i privilegi dei dipendenti pubblici a spese dei contribuenti
Lingua: Italiano
La chiamano l’Italia di Brunetta, l’era della lotta ai fannulloni di Stato, i tanto odiati dipendenti pubblici e statali. “Colpirne uno per educarne cento” è lo slogan di questa battaglia, voluta dal ministro dell’Innovazione per la Pubblica amministrazione. Chi non produrrà, potrà pagare anche con il licenziamento. Ma a che punto è la guerra ai fannulloni? Al punto di partenza! Almeno a leggere i tantissimi privilegi che i dipendenti pubblici hanno acquisito e continuano ad acquisire alle spalle di noi contribuenti. Indennità speciali, premi produzione, generosi scatti pensionistici, benefit di lusso: questi sono solo alcuni dei “diritti” che impiegati, funzionari e soprattutto dirigenti sono riusciti a ottenere incrementando ogni anno la spesa pubblica. “Fannulloni” intende dimostrare come l’abuso e la deregolamentazione siano ormai diventati norma all’interno degli enti pubblici, esenti da qualsiasi controllo e sanzione disciplinare.
Forme di vita forme di conoscenza. Un percorso fra psicoanalisi e cultura
Lingua: Italiano
Il filo conduttore di questa raccolta di contributi internazionali è una riflessione sugli aspetti umani e filosofici del mestiere di psicoanalista a partire dalla figura di Salomon Resnik. Cosmopolita, allievo di Anna Freud, Melanie Klein, Bion, Winnicott e amico dei surrealisti, Resnik non ha fondato una scuola, ma ha trasmesso in modo non dogmatico un particolare atteggiamento di ascolto, senza mai ostacolare l’autonomia di quanti si sono accostati a lui in veste di allievi o di amici. Il libro da voce alle diverse prospettive attraverso le quali si è espressa la sua ricerca, non solo nel campo della psicoanalisi, ma anche nell’arte e nella cultura.
Dizionario enciclopedico di architettura e urbanistica vol.4
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Si può affermare che una generazione di progettisti si è formata su queste pagine redatte da studiosi di fama internazionale come Arnaldo Bruschi, Enrico Costa, Antonio Quistelli, Christian Norberg-Schulz, Enrico Guidoni, Franco Borsi, Giulio Carlo Argan, Gaetano Miarelli Mariani, Italo Insolera, Ludovico Quaroni, Renato Nicolini, Manfredo Tafuri, Sandro Benedetti, Rosario Assunto, Umberco Eco. Come scriveva Portoghesi in occasione della pubblicazione dell’importante opera “a una rifondazione teorica della disciplina architettonica che, dopo aver preso coscienza dell’ampliamento dei suoi domini e del suo impegno civile, richiede ora un riconoscimento della sua specificità, ci sembra possa dare un significativo contributo un catalogo ragionato dei concetti e delle cose con cui l’architetto si trova a dover fare i conti con la sua attività”. Quelle considerazioni sono ancor più valide nei giorni in cui viviamo caratterizzati da dubbi e incertezze ed è per questo che da più parti – dall’università al mondo della professione – si è avvertita la necessità di ristampare uno strumento di sicuro valore culturale e scientifico.
Il grande libro dei misteri di Napoli e della Campania risolti e irrisolti
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Il testo racconta di fatti locali strani e insoliti, di fenomeni inverosimili e paranormali; descrive persone eccentriche, riporta cronache equivoche, riferisce di realtà bizzarre che antiche sapienze della tradizione campana o moderne leggende delle sue città metropolitane collocano in una sfera non sempre verificabile e oggettiva. E ancora, ne esamina notizie e vicende regionali oscure o sconosciute; informa della singolarità di certi racconti noir impastati oramai con i muri e la malta delle città; fa conoscere alcune “scienze” enigmatiche e senza luce diffuse a Napoli e in Campania. Il tema va nella direzione di una moda regionale vagheggiata in ogni tempo. “Noi li amiamo i fantasmi”, scrisse Matilde Serao, “noi viviamo con essi, noi sogniamo per essi e per essi noi moriremo […] col desiderio di vagolare anche noi sul mare, per le colline, sulle rocce, nelle chiesette tetre e umide, nei cimiteri fioriti, nelle fresche sale dove il Medioevo ha vissuto”. Il libro, insomma, vuole indagare le vecchie e le nuove memorie misteriose di Napoli e della Campania senza tesi da dimostrare, né assunti da smentire, e senza la presunzione di svolgere compiutamente un argomento che è, per definizione, inappagabile, interminabile, sconfinato.
Vieni con me. La vita e la spiritualità di Fratel Ettore
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Molti benpensanti lo chiamavano “il matto”. Per i vagabondi, i senzatetto, gli sbandati sporchi e maleodoranti della Stazione Centrale di Milano fratel Ettore fu un padre, un rifugio, un punto di riferimento. Non li accoglieva, non aspettava che andassero da lui, era lui stesso ad andare a cercarli. Se li portava a casa, e non si limitava a sfamarli, ma li lavava e li rivestiva di tessuto e dignità. Dava loro un letto, un posto a tavola, un pasto caldo. La sua testimonianza di straordinaria umanità – intrisa di quella fede che “sposta le montagne” – fu evidente a tutti, credenti e non credenti, e costrinse molte coscienze milanesi a interrogarsi sulla fredda indifferenza di una città ricca che fingeva di non vedere la condizione disumana di tanti emarginati. Presto fratel Ettore sarà proclamato esempio da seguire per tutta la cristianità: nel febbraio 2013 la Conferenza episcopale lombarda ha dato il via libera al processo di beatificazione.