Casa Agnelli. Storie e personaggi dell’ultima dinastia italiana
Lingua: Italiano
Gli Agnelli sono l’unica tra le dinastie storiche del capitalismo italiano ad aver conservato una posizione paragonabile a quella dei tempi d’oro, della nascita delle grandi industrie moderne tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, e sono un simbolo del capitalismo famigliare non solo in Italia. In questo libro si racconta chi sono gli eredi del senatore Giovanni Agnelli, il fondatore della Fiat, attraverso più di cento microritratti di fratelli, cugini, nipoti, zie. Sono bozzetti fatti di ritagli, notizie laterali, cenni personali, aneddoti, in cui vengono tratteggiati personaggi noti, ma anche meno conosciuti. Si raccontano le loro parentele, le professioni che svolgono, i luoghi dove vivono o hanno vissuto. La narrazione ruota intorno alle storie di cinque persone che non ci sono più: Virginia Bourbon del Monte, madre dei sette eredi Agnelli, i suoi tre figli maschi Gianni, Umberto e Giorgio (quasi espunto dalla storia famigliare perché malato, e qui descritto per la prima volta grazie alle testimonianze di chi l’ha conosciuto), e uno dei suoi nipoti, Edoardo, figlio di Gianni. Le vicende dell’economia e dell’industria italiana si intrecciano alla storia dei rami della famiglia, nel tentativo di definire lo spazio di questa dinastia nell’immaginario del nostro paese.
Il popolo licio, importante civiltà indoeuropea dalla cultura in profonda armonia con la natura, è oggi poco noto e ancora poco studiato. Questo libro è il frutto di uno studio fondamentale, appassionato e competente di questa straordinaria e fertile filosofia. Partendo dalla mitologia licia, Bachofen ci mette a contatto con una saggezza tanto attuale da apparire una rivelazione. La piena, intima dedizione alle forme immutevoli della vita naturale, un giudizio sull’esistenza umana in armonia con la natura e una gioiosa consapevolezza della mortalità di ogni vita, sono il dono prezioso e millenario del popolo licio.
Strutturato come ricchissimo registro di casi, questo libro non ha niente del classico saggio colmo di generalizzazioni. L’approccio estremamente concreto di Renik colpisce fin dalle prime pagine: importante è ciò che è utile, quel che non lo è non deve tenere in ostaggio l’analista, unico criterio è il beneficio terapeutico ottenuto dal paziente. In ogni momento Renik si chiede: “Sto aiutando il paziente?” e tutti i casi clinici illustrano un momento decisivo della terapia, mostrando come la flessibilità e l’intuito dell’analista siano decisivi per un buon esito del trattamento.
Può capitare di non riconoscersi allo specchio o di sentirsi come se si stessero guardando le sequenze del film della propria vita. Sono alcuni dei sintomi della dissociazione, uno stato di coscienza frammentato che implica amnesia, senso di irrealtà e la sensazione di essere distaccati da se stessi o dal proprio ambiente. Grazie alla SCID-D, l’intervista del DSM per i sintomi dissociativi di cui la Steinberg è l’autrice, questo libro propone un metodo per riconoscere i sintomi di una condizione che è diventata l’epidemia segreta di questo tempo.
Acqua fonte di democrazia. Riflessioni e percorsi di partecipazione a partire dall’acqua
Lingua: Italiano
Quello dell’acqua è un tema ecologico che ha risvolti etici, politici e sociali, e costituisce un buon punto di partenza per l’attivazione di percorsi territoriali di educazione alla cittadinanza attiva. Questo libro cerca di collegare il mondo della scuola, l’associazionismo, gli enti locali su progetti di educazione alla mondialità, allo sviluppo e alla cooperazione Nord/Sud. Nella prima parte, si fa il punto sul tema della responsabilità territoriale, riproponendo l’Agenda 21 e la cooperazione decentrata come strategie concrete di partecipazione Nord/Sud. Nella seconda e terza parte sono presentate delle riflessioni e delle esperienze che toccano in primo luogo l’ambito educativo.
Io ci credo. Perché con la fede non mi sono arreso mai
Lingua: Italiano
Ventisei dischi d’oro, otto di platino e un record imbattuto: nel 1982, quattro canzoni nello stesso mese nella hit parade italiana. Una carriera artistica, quella di Al Bano, costellata di premi e riconoscimenti internazionali. La passione per la musica nasce da bambino, suonando la chitarra all’ombra degli alberi della campagna pugliese nella tenuta del padre contadino. E proprio in terra di Puglia troverà radici anche quella fede religiosa che non lo abbandonerà mai. A 16 anni emigra da Cellino San Marco a Milano. Gli inizi sono tutti in salita: frequenta quella che lui stesso chiama “l’Università della vita”, facendo i lavori più umili per non rinunciare alle proprie ambizioni. Dopo i primi passi nel Clan Celentano arrivano gli album che lo impongono al grande pubblico. La carriera si consolida poi nel sodalizio affettivo e artistico con la moglie Romina Power, dalla quale avrà quattro figli. Tutto sembra sorridere al cantante, acclamato da milioni di fans, ma poi la vita lo mette alla prova. Nel 1994 scompare in circostanze misteriose la figlia Ylenia, all’epoca ventiquattrenne. Un dolore che incrinerà l’armonia di coppia fino alla separazione del 1999. Sono anni in cui Al Bano rivede la propria vita alla luce della fede; i giorni ritrovano luce anche grazie al sostegno di una nuova compagna, Loredana Lecciso, da cui avrà due bambini. Al Bano si racconta rivelando come il suo credo sia stato puntellato da incontri importanti: Padre Pio, Madre Teresa, Giovanni Paolo II.
Nel volume vengono riportate le dieci fondamentali regole grammaticali, utili per tutti coloro che si accingono a scrivere in dialetto napoletano, indispensabili per orientarsi tra l’esatta scrittura, l’ortografia, ed una precisa pronunzia, l’ortofonia. In definitiva ne deriva un lavoro semplice ma altamente utile ed essenziale nella sua doverosa scientificità, attraverso il quale si stagliano alcune fondamentali linee strutturali della ‘parlata” cara alla sirena Partenope.
Questa raccolta di fu preparata dall’autore nei primi mesi del 1991, al termine del ciclo di conferenze su tematiche di attualità promosso dal Coordinamento dei gruppi ecclesiali di Roma nel 1989-1990. In queste conferenze, tenute nel periodo che va dalla caduta del muro di Berlino alla repressione di piazza Tien An Men, Balducci affronta i punti nodali delle questioni con cui l’umanità del futuro dovrà misurarsi per cercare una via d’uscita alla crisi attuale della nostra civiltà. Tra i temi affrontati: la nuova soglia tra etica e politica, la crisi della città, i grandi flussi migratori e l’incontro tra diverse culture, i diritti dell’uomo come motore delle future rivoluzioni e la non violenza come loro caratteristica, il nuovo patto che l’uomo deve stabilire con tutte le cose viventi. A fronte di ciò che accadde nel 1989, l’implosione dell’impero sovietico, si può dire che questi scritti abbiano anticipato lo scenario mondiale che quegli avvenimenti avrebbero configurato di lì a poco a livello planetario, tanto da far affermare a qualcuno che quella data avrebbe segnato la fine della storia. Le immagini del futuro descritte da Balducci rappresentavano in effetti lo scenario globale dei problemi che avrebbe dovuto affrontare l’umanità del terzo millennio.
Sulla scia di un esplosivo articolo pubblicato dalla “London Review of Books” nel marzo del 2006, un libro che è destinato a scatenare polemiche incandescenti. La tesi di John J. Mearsheimer e Stephen M. Walt è che l’appoggio diplomatico, finanziario e politico che gli Stati Uniti hanno sempre assicurato a Israele non sempre è giustificabile in termini di razionalità strategica e nemmeno come una presa di posizione morale, ma è spesso motivato dall’influenza che un raggruppamento di persone e istituzioni, una vera e propria lobby pro Israele, ha – e ha sempre avuto – sul governo americano. Le loro conclusioni suonano sconvolgenti: dalla guerra in Iraq alla questione palestinese, dall’Iran alla Siria, al Libano, spesso gli interventi americani in Medio Oriente hanno ottenuto effetti contrari all’interesse nazionale degli USA, danneggiando anche le loro relazioni con i più importanti alleati, accrescendo così per tutti i paesi occidentali i pericoli del terrorismo islamico globale. Come funziona un simile gruppo di pressione? È davvero tanto potente? E perché è così difficile parlarne?
Parlare in pubblico. Farsi capire, farsi ascoltare, persuadere il gruppo
Lingua: Italiano
Parlare in pubblico è un’abilità indispensabile in qualsiasi azienda moderna. Un bravo relatore non è soltanto un abile oratore, ma è colui che sa trasmettere innovazione, dinamismo e ottimismo grazie alla sua forza di persuasione. Questo libro si rivolge a tutti i manager, i formatori, i docenti e, più in generale, a quanti nella vita privata come nel lavoro considerano indispensabile far arrivare agli altri il proprio messaggio.